Cultura & Società

Editoria. Danilo Scastiglia Mosaico Edizioni Simple 2010

Danilo Scastiglia

Mosaico

Edizioni Simple 2010

di Carina Spurio

Danilo Scastiglia torna a scrivere. Dopo “Alchimie”, una vera e propria testimonianza di come un sogno può tradursi in realtà,  torna a Natale con il romanzo dal titolo “Mosaico” Edizioni Simple, 2010.

Sul retro copertina di “Mosaico” si legge:“Metti una comitiva di ragazzini terribili, cresciuti a pane e ultras, ora adulti a capo della loro curva allo stadio, che irriverenti portano avanti le loro idee, membri di una crew… E quel giornalista, amante del prossimo,  che adora condividere le idee della minoranza fastidiosa, impegnato in un articolo che spiega il significato dei tatoo, di quello che c’è dietro, che viene a contatto con una famosa modella, che gli proporrà una cosa del tutto nuova per lui…Metti insieme tutti questi piccoli frammenti di vita come a voler disegnare una storia, quella nella quale tutti possiamo identificarci ed otterrai il tuo… MOSAICO!!!” Cos’altro è Mosaico…

Mosaico è… comporre la storia, o più storie diverse per far si di avere più visioni differenti sulla società, sui nostri amici, sui nostri parenti, sulle persone in generale…Mosaico siamo noi stessi e gli altri…

Il suo primo libro dal titolo“Alchimie” (Edizioni Simple, 2009) è composto da cinque racconti in cui descrivi la quotidianità priva di ipocrisie. Da quale esigenza nasce e qual è l’aspetto piu’interessante del testo?

“Alchimie” è nato dall’esigenza di descrivere situazioni della quotidianità, senza filtri e censure, in maniera asciutta e più veritiera possibile. Molto spesso determinati scrittori cercano di scrivere quello che vorrebbero che i lettori leggessero. Non si mettono in gioco descrivendo anche cose scomode che non condividono. Io ho cercato proprio questo, raccontare situazioni che nella vita di tutti i giorni accadono, in alcuni passi anche forti. Intendo in situazioni erotiche quando si descrive un approccio tra due esponenti dei due sessi o ciò che alle volte può accadere anche al primo appuntamento. Tutto ciò lo si può condividere o meno. L’obiettivo prioritario è far interrogare chi legge i miei racconti, scuotere le coscienze ed entrare nelle storie. Credo che questo sia riuscito visto i vari attestati che ho avuto il piacere di ricevere.

Ha avuto riconoscimenti al livello nazionale. Il 7 novembre 2009 uno dei racconti inseriti in Alchimie è stato premiato alla “1° Edizione del Concorso Internazionale di Poesia, Prosa ed Arti Figurative” organizzato dall’Associazione No-Profit La Finestra Eterea.

Aver partecipato al concorso internazionale organizzato dall’Associazione No-Profit La Finestra Eterea, mi ha permesso di poter far conoscere anche al di fuori dei confini locali i miei scritti. A Cinisello Balsamo (MI), ho intanto avuto l’occasione di conoscere tante altre persone motivate, che consumano con passione e amore quello che fanno, che scrivano poesia, prosa o che trattino la pittura o la scultura. Tutte persone che commentano la realtà o i sogni in modo genuino e competente. Da Trapani al Brennero. Essere stato uno tra i premiati e rappresentare Chieti e l’Abruzzo mi ha riempito di orgoglio. Ti cito le motivazioni per cui hanno premiato il racconto “I fantastici quattro”.

“ L’autore descrive come scorre la vita quotidiana dei nostri giorni dove incomprensioni, speranze, innamoramenti si consumano e quando sembrano esaurirsi si ripropongono di nuovo. E fortunatamente alla fine non tutto ritorna noiosamente da capo ma qualcosa di positivo germoglia e vive…”

Per lei scrivere è una  passione o qualcosa da cui non può prescindere?

E’ stato un sogno che cullavo da tanti anni. Poi ho deciso assecondare quella passione che non si è mai sopita. E devo dire che visti i buoni risultati devono essere fiero di me stesso. Lo scrivere alle volte ti fa da terapia, ti permette di esprimere concetti o modi di vedere la vita che molto spesso determinate persone non hanno desiderio ma soprattutto fegato di stare ad ascoltare…

Crede che il mondo dell’editoria sia aperto a nuovi talenti?

Mi fai una domanda che mi sta particolarmente a cuore. Molti non sanno che per i nuovi talenti o scrittori emergenti la strada è ardua e totalmente in salita. Molti non sanno che le case editrici, una volta letti i manoscritti se danno parere favorevole alla pubblicazione ti chiedono poi dei compensi anche molto onerosi. Non ritengo che se si ha la stoffa per scrivere bisogna al tempo stesso pagare un compenso che il più delle volte stronca la voglia di scrivere di tanti nuovi talenti. Come ben sai anche io mi sono trovato ad un bivio ed ho deciso di intraprendere la strada più ardua, difficile, ma che mi sta dando innumerevoli soddisfazioni. Infatti, mi sono autofinanziato e mi autodistribuisco in proprio  “Alchimie”. E considerando che il libro è possibile acquistarlo tramite il sottoscritto ed in un’unica libreria, aver raggiunto quasi 250 copie vendute ha dell’incredibile. Ci tengo a sottolineare anche che per mia scelta il libro lo vendo a 9 euro perché reputo che la lettura, di qualsiasi genere si tratti non debba avere costi insostenibili per chi divora libri.

Quali sono i suoi generi letterari preferiti, quelli che sente piu’ vicini al suo modo di essere?

Diciamo che adorando la narrativa, leggo diversi autori, posso citarti Coelho, Brizzi, Irvin Welsh, Fabio Volo, adoro Nick Hornby, Bukowsky oppure Zàfon o Sheakspeare…

Attualmente…

Da poco ho terminato di tradurre “Alchimie” in spagnolo, perché credo che la lingua iberica sia molto più idonea ad accogliere il mio libro.

Che rapporto ha con Chieti la città in cui risiede?

Come credo tutti gli scrittori che non risiedono in una grossa città metropolitana. Ho avuto modo di sentirne la mancanza e di assaporarne tutti i pregi solo quando l’ho dovuta abbandonare per ben cinque anni per un lavoro in Piemonte. Tra pregi e difetti non cambierei mai Chieti con un’altra città. Chieti mi ha permesso di vivere e fruire di quella cultura e quella storia intrinseca di fascino che emana passeggiando per le vie storiche o ascoltando il misere il venerdì santo ad esempio….

Un sogno….

Riuscire ad avere un seguito più ampio grazie a ciò che scrivo, senza dover barattare nulla …

Una dedica…

La dedica, forse a me stesso. Tantissimi non avrebbero mai creduto in ciò che sono riuscito a fare, ma diciamo che la dedica può andare anche a chi mi ha dato fiducia.

Danilo Scastiglia vive a Chieti. Ha scritto “Alchimie” Edizioni Simple, 2009 un romanzo composto da cinque racconti e “Mosaico” Edizioni Simple, 2010.

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