L’Usarci, unione dei Sindacati degli Agenti di commercio esprime ufficialmente il proprio forte dissenso nei confronti della manovra finanziaria scritta dal Ministro Tremonti ed approvata con la fiducia lo scorso 6 luglio per voce del proprio Vice Presidente Vicario Nazionale Franco Damiani.
Questa manovra finanziaria tocca noi agenti di commercio più di altre categorie di autonomi –tuona Damiani, che è anche il Presidente del sindacato teramano del’Usarci – perché oltre a tutti gli altri provvedimenti che danno un forte giro di vite alle tasche di tutti gli italiani, introduce per noi una antipatica “tassa” sui nostri “licenziamenti”, e questa – aggiunge Damiani – è davvero una vergogna.
Infatti – sottolinea il Presidente Damiani – chi opera nel mondo dell’intermediazione commerciale sa bene con quale velocità le aziende sono sempre più solite assumerci, spremerci di tutte le nostre conoscenze del mercato e poi disdirci i contratti senza nemmeno spiegarci il perché lasciandoci a “piedi”.
Questo comportamento, accentuato ancor più dalla concomitanza di due fattori assai negativi quali la pesantissima crisi economica che sta decimando il mercato ed i consumi e il mancato rinnovo da ormai cinque anni dell’Accordo Economico Collettivo con l’Industria genera un altissimo livello di contenzioso tra agenti ed aziende; contenzioso – spiega Damiani – che proprio a causa della mancanza di norme collettive certe e semplicemente applicabili finisce in troppi casi in contenzioso.
E proprio sul contenzioso la manovra finanziaria 2011 introduce una sgradevole tassa: il contributo unificato.
L’Usarci a questo non ci sta, sottolinea Damiani, lo Stato dovrebbe tutelare i deboli e chi è messo nelle condizioni di promuovere azioni legali per vedersi pagare, da chi non lo fa infrangendo le leggi, i frutti del proprio lavoro e delle proprie fatiche, ed invece che ha pensato di fare il nostro Super Ministro Tremonti? Di introdurre, per ogni controversia di lavoro un “contributo unificato”, ovvero una tassa sui soldi persi!
Questo “pedaggio d´ingresso” scatta sin dal primo grado e cambia sulla base di due elementi: a seconda del reddito dell’agente, ma soprattutto del valore della causa.
Il nostro sindacato, continua Damiani, garantisce una adeguata tutela giuridica alla categoria e svolge un importante ruolo di proposizione e di recupero del credito, viene coordinato dal nostro legale fiduciario Avv. Marco Gasparroni, ma questa modifica rilevante e certamente di impatto negativo per gli Agenti di commercio, soprattutto per quelli in difficoltà economiche, perché disdettati, magari senza preavviso, e/o in attesa di ricevere provvigioni arretrate, quindi potrebbero rinunciare ad avviare la vertenza, con evidente doppio vantaggio per quei furbi che invece di pagare preferiranno non farlo.
Nella nostra provincia il numero dei fallimenti censiti nel 2010 sono aumentati del 15% (dati di Unioncamere) e la prima udienza di un ricorso di lavoro presentato al Giudice del Tribunale di Teramo avviene dopo circa 11 mesi.
Anche per questo l’Usarci dice NO a questo provvedimento legislativo che sembra fatto apposta per aumentare le ricadute negative sull’economia- non può un sindacato come l’Usarci – prosegue Damiani – sempre attento alle esigenze della categoria accettare provvedimenti come questo.
Si annuncia quindi battaglia tra il Governo e gli Agenti di Commercio che affronteranno, tra gli altri, anche questo problema nella riunione del Consiglio Direttivo Nazionale dell’Usarci, già convocato a Roma il 26 luglio prossimo.
Credo sia opportuno impugnare le nostre bandiere sulle quali campeggiano le ali di Mercurio, nostro simbolo dell’Usarci per farle sventolare davanti a Montecitorio conclude Damiani.