L’eco delle Donne d’Abruzzo
Le donne d’Abruzzo, si sa, sono di tempra …lontane o in loco, poco importa, non si dimenticano mai dell’odore della propria terra, che diventa profumo dell’anima quando dovessero emigrare.
E così, le nostre conterranee Gabriella Seraffini e Donata Rotondo, seppure nella diversità delle loro opere,( Le desolate estive, quei giorni a Silvi Marina; Il sole all’improvviso, entrambi di Rupe Mutevole Edizioni), hanno in comune, un denominatore d’amore per le proprie origini che le unirà a dispetto delle vicissitudini della propria vita.
Tradizioni e paesaggi diventano un tutt’uno con la penna che acquisisce il gravoso compito di riportare il più fedelmente possibile i pensieri, trasformati ora in parole d’autore.
Le ammiriamo nella capacità di cogliere il senso di un percorso, così diverso l’uno dall’altro, ma così estremamente tangibile.
Le Desolate Estive, quei giorni a Silvi Marina,(Gabriella Seraffini), si presenta infatti come una raccolta di storie vere, “solo un po’ ritoccate, legate tra loro da un filo che vede un gruppo di amici che si incontrano durante le vacanze a Silvi Marina e si abbandonano ai ricordi d’infanzia, alla voglia di far conoscere le usanze dell’Abruzzo a chi abruzzese non è…quel filo, quel pretesto per raccontarsi e raccontare di fatti che pescano nella memoria di cose accadute in periodi in cui dalle nostre parti non c’era poi tanto benessere, o meglio il benessere era ancora solo dei ricchi…la rivisitazione delle desolate che si facevano a Penne quando la processione del Venerdì Santo era già terminata, intorno alle ore 21, dopo che i ragazzi per le ruette avevano assordato tutti con le raganelle e con le grida: “alle ore nove ….la desolata a San Commizio!…”
Il sole all’improvviso( Donata Rotondo),“è un momento di riflessione che individua l’emigrante come un conservatore delle proprie abitudini sempre legato alla terra d’origine. Un libro di memoria, una testimonianza d’amore che rappresenta il diario di bordo di una breve navigazione della vita con l’amore al posto della stella polare. L’amore per il marito scomparso è l’essenza stessa della vita, il riflusso di un’onda che continuamente torna a permeare ogni attimo dell’esistenza, la forza vitale che è nel contempo stimolo e motore per ogni azione..una testimonianza d’amore e, insieme, il tentativo di contenere l’immensità del dolore e dell’angoscia che attanagliano l’animo e la mente quando viene a mancare l’Amore con la A maiuscola”.
Le nostre autrici sono Abruzzesi, Forti e gentili: Abruzzesi che vi ho voluto segnalare a dimostrazione di una voglia di urlare al mondo, ed in particolar modo alla Rete, un sentire fatto di Emozioni: le quali vengono espresse nell’etere grazie ad una forza ed un coraggio che ci aiuta a dipingere la cultura abruzzese nel ricordo di un tempo che fu, ma il cui eco, specie dal momento che si è fatto virtuale, non potrà più essere dimenticato.
Grazie Federica per avermi regalato questa emozione.
Donata
Un amore che va oltre la vita.
Un’emozione che ti prende per mano e piano piano ti accompagna lungo i sentieri del cuore.
Una storia che fa bene all’anima.
Un gesto d’amore meraviglioso: mettere per iscritto, in un romanzo, l’amore per il proprio marito e compagno. Descrivere con intensità e tenerezza la vita vissuta accanto a lui nel bene e nel male; nella gioia e nel dolore, fino alla fine. Rendere immortale quest’uomo proprio attraverso il romanzo, attraverso le parole, che resteranno per sempre. Una storia commovente, uno sfogo dell’anima e un tentativo di catarsi dal dolore.
Complimenti all’autrice Donata Rotondo.