Abruzzo, In rilievo

Università degli Studi “G. D’Annunzio” di Chieti-Pescara: alla Scoperta della Montagna: Uno Sguardo alla Conferenza del 9 maggio 2024.

Il 9 maggio 2024, l’Università degli Studi “G. D’Annunzio” di Chieti-Pescara ospiterà un evento di rilievo per gli appassionati di montagna e i professionisti del settore medico-scientifico: il convegno “La Montagna: Stato dell’Arte tra Esplorazione, Popolazioni e Ricerca Scientifica”. Questo incontro è supportato dal patrocinio di prestigiose istituzioni come l’Associazione Riconosciuta Ev-K2-CNR, la Società Italiana di Medicina di Montagna e il Centro abruzzese dell’Accademia di Storia dell’Arte Sanitaria. Grazie alla collaborazione delle Università degli studi di Cagliari e di Milano e dell’Ateneo teatino ed al supporto economico del Dipartimento di Scienze Psicologiche, della Salute e del Territorio e del Dipartimento di Neuroscienze, Imaging e Scienze Cliniche, l’evento offrirà una occasione unica di discussione sulla vita e sulla ricerca in ambienti d’alta quota.

La giornata del convegno, prevista per il 9 maggio 2024, prenderà avvio alle 8:40 con l’introduzione a cura di Vittore Verratti. Subito dopo, il palco sarà affidato all’attore Icks Borea, che darà voce a “La Montagna” di Cesare De Titta. Seguiranno i saluti istituzionali da parte di figure chiave dell’evento: il Magnifico Rettore dell’Università degli Studi “G. D’Annunzio”, Prof. Liborio Stuppia; la Presidente della Scuola di Medicina e Scienze della Salute, Prof.ssa Raffaella Muraro e la Segretaria della Società Italiana di Medicina di Montagna, Dott.ssa Simona Mrakic Sposta. Conclusi i saluti, il convegno entrerà nel vivo con una sequenza di interventi di alto profilo, che promettono di arricchire la comprensione della vita e della ricerca in alta quota.

La prima sessione di interventi sarà moderata da Maria Addolorata Mariggiò e Marco Catani. Agostino Da Polenza aprirà la serie di relazioni parlando della Piramide di Ev-K2-CNR, un simbolo di collaborazione internazionale nelle ricerche di alta quota. Seguiranno interventi come quello di Maria Teresa Melis, che discuterà l’importanza della geomatica nei parchi dell’Hindu Kush-Karakorum-Himalaya, e quello di Simona Mrakic-Sposta, che illustrerà la visione pionieristica dell’esploratore e geologo Ardito Desio. Altri relatori includono Ferdinando Di Orio, che illustrerà la vita di Salvatore Tommasi, un medico dalle montagne abruzzesi alla frontiera della riforma medica italiana e Camillo Di Giulio, che esplorerà i limiti dell’esposizione ipossica attraverso le ricerche di Angelo Mosso. La prima sessione del congresso si concluderà con un intervento di Davide Fugazza sul ruolo dell’Università degli Studi di Milano nelle ricerche in Karakorum e Himalaya.

Nel corso della mattinata, la seconda sessione del congresso verrà avviata sotto la guida dei moderatori Giorgio Fanò-Illic e Stefano Sensi. Durante questa parte del programma, verranno affrontati temi di straordinaria rilevanza e attualità. Annalisa Cogo presenterà “Breathing Himalaya: La ricerca a favore delle popolazioni locali tra Pakistan e Nepal”, una panoramica sulle ricerche condotte per migliorare la qualità della vita nelle regioni himalayane. Seguirà l’intervento di Lucia Marinangeli, che esplorerà le similitudini tra gli ambienti estremi di mare, terra e spazio, offrendo uno sguardo comparativo su come queste frontiere, “straordinarie” si influenzino reciprocamente nelle sfide e nelle strategie di adattamento. Questa parte del convegno offrirà approfondimenti interdisciplinari che spaziano dalle scienze marine alla climatologia in alta quota.  Piero Di Carlo esporrà le ultime ricerche sul monitoraggio atmosferico, una componente cruciale per comprendere gli effetti del cambiamento climatico in luoghi impervi e poco accessibili come le alte montagne. L’intervento di Gian Pietro Verza “in contatto con la più piccola Piramide del Khumbu” includerà un collegamento in diretta. Gian Pietro Verza discuterà l’importanza di queste stazioni di ricerca remote per il monitoraggio ambientale e geologico.Vittore Verratti chiuderà la serie di interventi con una relazione sui limiti umani in ambienti estremi, evidenziando come le ricerche condotte in alta quota possano avere influenza sulle diverse discipline scientifiche e mediche.

Questo convegno offre anche una piattaforma per un dialogo interdisciplinare tra scienziati, ricercatori, medici, esploratori e appassionati. L’evento è aperto a tutti ma soprattutto a chiunque sia interessato a comprendere come la montagna influenzi la nostra salute, il nostro ambiente e le nostre società.

Per ulteriori informazioni e per iscrizioni, è possibile contattare la segreteria organizzativa a questo numero +39 3395359831 oinviare una email a vittore.verratti@unich.it.

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