Presso il Caffè Grande Italia a Teramo, si è svolta la presentazione del libro “Come un arancio amaro” (Demian Edizioni, 2009) di Salvatore D’Antona, imprenditore di origini napoletane ma residente da tempo in Abruzzo. L’incontro ha visto la presenza – oltre che di un folto pubblico – dell’autore, del giornalista e critico letterario Simone Gambacorta e dell’editore Nicola De Fabritiis. Il romanzo racconta l’amore clandestino tra un giornalista borghese detto Lupo e la bella Alma, moglie del leader dei senzatetto di Scampia, nella Napoli corrotta e degradata dei primi anni ’90. Ma la storia raccontata è solo un pretesto: i protagonisti attuano, infatti, una ricerca interiore che li porta a scoprire qualcosa in più su loro stessi e sul loro passato. La struttura del romanzo, da cui deriva il finale a sorpresa, è circolare: si parte dalla conclusione della vicenda e poi, attraverso una lunga analessi, si torna ai capitoli iniziali. La scrittura di D’Antona è fluida e densa insieme, e conferisce alla trama narrata lo spessore di una verit
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