Abruzzo

Abruzzo. Il WWF contrario al Disegno di Legge Regionale denominato “Estensione della durata delle concessioni demaniali per uso turistico-ricreativo”. Provvedimento illeggittimo: le amministrazioni perderanno la facoltà di pianificare sul proprio territorio demaniale

Il WWF contrario al Disegno di Legge Regionale denominato  “Estensione della durata delle concessioni demaniali per uso turistico-ricreativo”. Provvedimento illeggittimo: le amministrazioni perderanno la facoltà di pianificare sul proprio territorio demaniale

 

Il WWF Abruzzo, ieri pomeriggio,  è stato  ascoltato dalla IV commissione  consiliare presieduta da Nicola Argirò  in merito al  Disegno di Legge in esame che estende la durata delle concessioni demaniali fino a 20 anni.

Loredana Di Paola delegata in audizione spiega la posizione dell’Associazione: “Si comprende  come il recepimento della direttiva europea da parte dello Stato Italiano, (che elimina l’automatismo nel rinnovo delle concessioni e alla scadenza  impone una gara pubblica),   stia creando forte preoccupazione per gl’imprenditori del mare che,  nell’arco di vari decenni  in cui la deregulation ha regnato sovrana su tutto il litorale,  hanno  investito nelle loro attività (spesso in modo discutibile) ;  ma la proposta di legge così formulata è, a nostro parere, pericolosa sia dal punto di vista urbanistico che della pubblica fruibilità del demanio marittimo .

A tale riguardo   la prima forma di regolamentazione del settore si è avuta con la Legge Regionale 141/97 con la quale è stata approntata una regolamentazione urbanistica speciale (indicazione delle superfici massime, dei volumi, previsione di liberi accessi al mare etc..). Ma la sua applicazione, il Piano Demaniale Marittimo, ha visto la luce solo nel 2004, consentendo nel frattempo la prosecuzione dell’occupazione selvaggia del demanio.  Poi i Comuni sono stati chiamati a redigere i loro Piani Spiaggia comunali ( tanti non lo hanno ancora fatto).

Ne consegue che ad oggi l’adeguamento dal punto di vista urbanistico è stato irrilevante in quanto le prescrizioni contenute nei Piani Spiaggia comunali possono valere per le realizzazioni già compiute solamente  al rinnovo della scadenza del titolo concessorio  (come ha stabilito anche il Consiglio di Stato nella sentenza della Sez. VI del 17.12.2007 n. 6468).

In questo contesto, l’approvazione di una norma regionale così come proposta comprometterebbe la realizzazione delle finalità dettate dai Piani, in quanto, una volta assicurato ai concessionari un permesso di durata anche ventennale, le Amministrazioni si priveranno di qualsiasi strumento per assicurarsi l’adeguamento delle strutture alle nuove norme. 

tra l’altro le  strutture ultradimensionate rispetto alle stesse previsioni della  citata legge regionale, rischierebbero di permanere senza alcun vantaggio per la collettività e per la promozione turistica stessa del territorio. 

Trattandosi di una materia complessa e che deve necessariamente tener conto  soprattutto degli interessi della collettività  ci auguriamo,  nel momento in cui verranno stabiliti criteri e modalità dell’estensione, di essere chiamati a partecipare al tavolo di lavoro assieme agli operatori del settore”. 

                                                                                                  WWF Abruzzo

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