Abruzzo. WWF : Sul Monte Genzana in arrivo 28 torri eoliche. Non si tratta di un “Parco” bensì di una vera e propria “Centrale” eolica

 


Il WWF Abruzzo esprime forte contrarietà a questo ennesimo progetto per l’energia eolica. Non si tratta di un piccolo “Parco” come riportato dai proponenti, ma di una vera e propria “Centrale” (28 torri ) che interessa un ‘area di enorme interesse naturalistico situata a cavallo tra due Riserve naturali e tra due Parchi nazionali.

La Lettera:

                                                                                                        Direzione Urbanistica e Parchi

Regione Abruzzo

67100 L’Aquila

p. c. Corpo Forestale dello Stato

Ispettorato Distrettuale

         67039 Sulmona

 

         Riserva Naturale Monte Genzana

         67034 Pettorano sul Gizio (AQ)

        

         Riserva Naturale Gole del Sagittario

         67030 Anversa degli Abruzzi (AQ)

 

ANTICIPATA VIA FAX                                                         

Pescara, 17 febbraio 2010

Prot. n. 26

Oggetto: Osservazioni progetto Centrale Eolica Monte Genzana ( Bugnara e Introdacqua )

 

Spett.le Direzione,

in merito al progetto sopra ricordato, ad integrazione della nostra nota informativa inoltrata in una fase preliminare il   07/03/2009, si trasmette la seguente relazione chiedendo che  codesta Direzione provveda per quanto di competenza al fine di impedire la realizzazione del progetto in questione.

Al Corpo Forestale dello Stato si chiede inoltre di verificare la fattibilità del progetto stesso in particolare per quanto relativo alla realizzazione e adeguamento della relativa rete viaria.

Premessa

Monte Genzana

Contro la istallazione di 16 torri eoliche sulla montagna di Introdacqua sono state raccolte firme e petizioni per evitare un vero e proprio scempio ambientale ma la gravità del problema è ancora più grande di quanto apparso sulla stampa locale poiché il progetto del cosiddetto “Parco” eolico proposto dalla Società Nordest s.p.a. , con sede legale a S.Agnello (NA), interessa l’intero crinale del Monte Genzana a cavallo tra il territori di Bugnara ed Introdacqua per un totale di 28 torri eoliche. E’ pertanto indispensabile analizzare contestualmente ambedue i progetti distinti solo per motivi di competenza amministrativa ma di fatto relativi ad n unico grande progetto per quella che è è più corretto definire Centrale e non “Parco”. L’ associazione scrivente dopo aver preso visione degli elaborati progettuali e degli atti depositati presso i comuni ritiene di esprimere la propria incondizionata contrarietà per le motivazioni esposte nella presente relazione nella quale vengono dettagliatamente analizzate e commentate le diverse caratteristiche progettuali nonché le azioni intraprese al riguardo dalle due amministrazioni comunali interessate.

 

Il Monte Genzana: breve descrizione delle caratteristiche ambientali.

Il massiccio del Monte Genzana con le sue vallate ricoperte da estese faggete e le sue cime che raggiungono i 2.170 ms.l.m. è uno dei gruppi montuosi naturalisticamente più importanti d’Abruzzo vera e propria “cerniera” naturale tra la Valle del Sagittario ed il Parco Nazionale d’ Abruzzo, altopiano delle 5 miglia ed il Parco Nazionale della Majella.

L’importanza floro-faunistica del massiccio è dimostrata dalla presenza sullo stesso di 3 diversi S.I.C. ( Siti di Importanza Comunitaria ) due Riserve Naturali Regionali ( Monte Genzana e Gole del Sagittario) ed un’ Area Prioritaria per l’Orso Bruno marsicano individuata dal P.A.T.O.M. ( Piano d’ Azione per la Tutela dell’ Orso Marsicano ) sottoscritto da Ministeri, Regioni, Corpo Forestale, Università, INSPRA ecc. ed oggetto di studio e monitoraggio nell’ ambito del progetto Life 99/NAT/IT006244 “Conservazione dell’ Orso bruno nell’ Appennino centrale” gestito dal Corpo Forestale dello Stato.

Oltre alla regolare presenza dell’ Orso,  nelle vallate del massiccio, e comunque in aree distanti al massimo 1-5 km. in linea d’ aria dalle ipotetiche Torri eoliche, sono localizzati i nidi di: due coppie di Aquila reale, 4 coppie di Falco pellegrino, oltre 50 coppie di Gracchio corallino, numerose coppie di Coturnice ed alcune coppie di Astore, Lodolaio, Falco pecchiaiolo ed altre specie tutelate dalla Dir. 79/409 CE. Inoltre il Monte Genzana è stato oggetto di un importante tentativo, ancora non ultimato, di reintroduzione del raro Grifone da parte del Corpo Forestale che gestisce a tal fine delle enormi voliere localizzate nei pressi di Frattura a meno di 1,5 Km. n linea d’ aria dall’ ultima pala eolica prevista sul Monte Genzana.

Tutta l’area interessata dal progetto della Centrale Eolica  è inoltre regolarmente abitata dal Lupo appenninico, dall’ Istrice, e da tante altre specie animali alcune delle quali come il Cervo ed il Capriolo in costante aumento negli ultimi anni grazie alla tranquillità dei luoghi garantita dalla mancanza di facili accesi stradali.

Impatto Ambientale e Linee Guida della Regione Abruzzo per la istallazione di Aereogeneratori.

La Ditta proponente nelle proposte inoltrate ai due comuni dichiara << verificate le possibilità previste dalle linee guida della Regione Abruzzo per la realizzazione delle opere in oggetto…>>.

 

I due progetti sono del tutto carenti rispetto alla individuazione ed analisi degli impatti ambientali che vengono praticamente negati anche di fronte all’ evidenza, in particolare: si afferma che << il progetto tenuto conto dei vincoli territoriali e paesaggistici…>> in realtà non si menziona alcuno di tali vincoli ( Piano Paesistico Regionale, Vincolo Idrogeologico anche i relazione agli imponenti sbancamenti necessari per le nove strade, SIC, area PATOM, contiguità con la Riserva Naturale del Genzana) e si dichiara che il progetto sarebbe compatibile con le Linee Guida Regionali sull’ Eolico, cosa non vera ( vedasi copia mappa allegata alle Linee guida estratta dal sito web della Regione Abruzzo) ed in una sola riga si sostiene semplicemente che la zona è esterna ad are protette e ZPS ignorando che ai sensi del DPR.120/2003 e della DGR n.119/2002), che applicano nel nostro Paese e in Abruzzo la Direttiva Europea 43/92/CE “Habitat” e la Direttiva Europea 79/409/CE anche gli interventi esterni alle ZPS e SIC che possono determinare conseguenze negative per le specie ed Habitat dalle stesse tutelate vanno sottoposti a VIncA.

Si raggiunge inoltre quasi il ridicolo quando per minimizzare l’impatto ambientale si assicura che ci si riferirà a << precise indicazioni del protocollo ANEV – Legambiente per la verniciatura degli aereogeneratori con apposite soluzioni cromatiche >> e che << l’impatto precettivo delle turbine è ammorbidito dal design piacevole >>.

Per quanto riguarda la fauna locale non si menziona alcuna specie e ci si limita in poche righe a sostenere che << la basa velocità di rotazione elimina qualsiasi problema con l’avifauna >> e in tal senso si menzionano riferimenti bibliografici del tutto sorpassati e smentiti da decine di pubblicazioni scientifiche di livello internazionale. Basterebbe comunque cercare su You tube per osservare il video amatoriale relativo ad un Grifone abbattuto da una simile pala eolica sull’ isola di Creta…in realtà quelle previste per il Monte Genzana sono ben più grandi con torri da 80 metri di altezza dotate di pale da 46 metri di lunghezza , in totale le turbine arriverebbero a ben 126 metri, più o meno come un grattacielo da 43 piani ! Il tutto installato su platee di cemento armato di circa 400 metri quadrati e profonde almeno 2 metri.

Nuove strade fino a 2.075 metri di quota.

Per quanto relativo alle modalità di  accesso all’ area della centrale il progetto, a firma dell’ Arch. Luigi Esposito di Napoli, è alquanto carente, superficiale e contraddittorio.

L’ ubicazione delle torri è individuata su allegati cartografici in scala ridotta o catastale ma nessuna risulta raggiunta da alcuna strada o pista, ci si riferisce al trasporto delle pale con elicotteri ma contestualmente si prevede, come si evince anche dall’esame della corografia allegata, la creazione di una serie di strade di servizio fino all’ ultima pala a 2.075 metri di quota.

L’ atterraggio degli elicotteri sarebbe previsto in una radura di meno di ½ ettaro a 1582 m. e nello stesso punto verrebbe anche eretta la torre n° 7 !

Sempre nel progetto si propone l’ accesso solo attraverso la pista forestale che sale attualmente dall’ abitato di Bugnara fino circa  quota 1.350 alle pendici di Serra Rufigno.

In realtà tale pista è una semplice sterrata percorribile con difficoltà anche da un mezzo fuoristrada al di sopra dei 900 m.s.l.m., ( per rendersi conto del tipo di accesso esistente  è sufficiente osservare le foto allegate  tratte dalle pagine 22, 25 e 28 del progetto stesso !)  non a caso anche se si afferma dell’ esistenza del collegamento per l’ area di intervento si prevedono << strade di collegamento con una larghezza stabile di 6, in alcuni casi 8, metri e pendenza < 10 %…con adeguamenti er il trasporto delle sezioni delle torri, gru e pale >> altro che trasporto con elicotteri !

Di fatto e con un semplice esame cartografico e delle foto aeree della zona si evince che la viabilità esistente per quanto insufficiente si avvicina solo alle torri n° 4 e n° 8.

Per raggiungere e collegare le 12 + 16 pale sarà indispensabile realizzare ex novo non meno di 20 Km. di strade di cui oltre la metà completamente all’ interno di faggete e pinete di rimboschimento e la parte restante sul crinale fino alla cima del Monte Genzana.

 

Per le autorizzazioni relative a tale impatto sulla vegetazione forestale e sul paesaggio di alta quota non viene fatto alcun riferimento.

La localizzazione delle Torri.

Analizzando con attenzione gli elaborati progettuali si nota come la stragrande maggioranza delle torri verrebbe istallata sul crinale tra la Valle di S. Antonio e la Serra Rufigno fino quasi alla cima del Monte Genzana a pochi metri in linea d’ aria dal confine del territorio comunale di Pettorano sul Gizio e della Riserva Naturale che ne tutela l’ area montana.

Da una analisi più attenta , purtroppo difficile in quanto nel progetto, se così tale si può definire, per << l’esatta ubicazione di ogni turbina>>  si rimanda a successive << considerazioni di ordine anemologico e logistico >>, è evidente il forte impatto ambientale delle diverse torri per i motivi riassunti nella tabella seguente:

Comune di Introdacqua

 
Torre Localizzazione  
1,2,3,5 Da 1.025 m.s.l.m. , interne a foreste non raggiunte da strade  
   7 – 9 Interne a foreste non raggiunte da strade ed in zona prioritaria per l’ Orso bruno  
11 – 16 Da Colle Nevera 1858 m.s.l.m. a 2.050 m.s.l.m. interne al S.I.C. Monte Genzana  

Comune di Bugnara

 

1,2

In area contigua o interna al S.I.C. Monte Genzana

 

3 – 7

Interne ad aree forestali al 50-80%

 

9 – 12

Interne a foreste ed in zona prioritaria per l’ Orso bruno

 

 

La Convenzione tra i comuni e la Società Nordest s.p.a.

Tra i due comuni esiste una differenza sostanziale mentre il Comune di Bugnara si è limitato ad individuare direttamente la Società affidataria accettando la Convenzione proposta dalla stessa per la progettazione, realizzazione e gestione della centrale eolica ,sottoscritta in data 02 Febbraio 2008 , il Comune di Introdacqua ha predisposto in data 07/06/08 apposito Avviso pubblico per la presentazione di offerte per i medesimi scopi che dovranno contenere << specifiche tecniche che dovranno essere rispettate al fine di garantire la salvaguardia dell’ ambiente…>> e  gli elementi per una << valutazione della solidità finanziaria della Società >>.

Esaminando la Convenzione sottoscritta dal Comune di Bugnara e quella, identica, proposta al Comune di Introdacqua si evidenzia:

Obblighi della Società

 

Si impegna molto genericamente ad << agevolare l’ imprenditoria locale per i lavori con caratteristiche compatibili >> ed a << in caso di subappalto privilegiare imprese del Comune a parità di condizioni tecniche ed economiche…>>.

<< Al termine della Convenzione ( trentennale ) l’area dovrà essere restituita al Comune ( si tratta di Demanio Comunale gravato da uso civico )…..nello stesso stato in cui risulta consegnata ad eccezione delle opere non rimovibili>>. In pratica strade e piazzole di cemento rimarranno sul posto.

Obblighi del Comune

 

Il Comune << Consente fin d’ ora alla Società Nordest di trasferire ogni diritto derivante dalla presente convezione ad altra Società appaltante individuata dalla Società Nordest >>. In pratica con tale clausola si aggira la normativa e le procedure che hanno determinato la scelta della Società che potrebbe subappaltare lavori e gestione a Società senza le caratteristiche e solidità finanziarie richieste !

E’ da evidenziare infine che all’a Avviso Pubblico del Comune di Introdacqua, noto a ben pochi in quanto esposto solo all’ Albo Pretorio comunale, hanno risposto solo due ditte di cui una scartata in quanto con proposta del tutto carente ( sarà un caso ?).

La scelta della Società Nordest da parte del Servizio Tecnico del Comune è contenuta in una Determina del 05/07/08 a firma del Responsabile del Servizio di meno di una pagina dalla lettura della quale non si desume quali siano stati i documenti consegnati ed  esaminati, gli elementi di valutazione della solidità finanziaria e gli elementi progettuali coerenti con le richieste dell’ Avviso Pubblico.

Arch. Camilla Crisante

Presidente WWF Abruzzo