Abruzzo

Giulianova. Apprendiamo con attenzione l’assunzione ad incarico di Assessore alla Pianificazione urbanistica ed Edilizia privata dell’ Avv. Nadia Ranalli, e intendiamo farle i migliori auguri di un buon lavoro al servizio esclusivo della comunità giuliese.

Da IL  Popolo della Libertà di Giulianova.

Apprendiamo con attenzione  l’assunzione ad incarico di Assessore alla Pianificazione urbanistica ed Edilizia privata dell’ Avv. Nadia Ranalli, e intendiamo farle i migliori auguri di un buon lavoro al servizio esclusivo della comunità giuliese.

Nello stesso tempo però non possiamo sottrarci dal fare alcune considerazioni su ciò che ha caratterizzato gli ultimi periodi  della vita politico-amministrativa di Giulianova.

Una prima analisi deve partire dalla vacatio diventata patologica di una donna in giunta.

Un periodo che è andato ben oltre i tempi fisiologici di una crisi di maggioranza, quale quella che ha colpito la nostra amministrazione appena insediatasi, e che ci ha visto più volte sottolinearne l’anomalia, fino ad arrivare qualche giorno fa, dopo oltre tre mesi di disattese rassicurazioni del Sindaco a riguardo, a chiedere  una pronuncia ufficiale da parte di Sua eccellenza il prefetto di Teramo. (richiesta formale che siamo convinti  abbia suscitato un accelerazione nel senso del ripristino della legittimità).

In ciò si è appalesata una scarsa attenzione e sensibilità verso tutto il mondo femminile, e verso il fondamentale apporto che le donne sanno dare alla politica nel ruolo sociale che si sono conquistate negli anni nella nostra società.

Una seconda analisi è volta a cogliere l’aspetto più propriamente politico-amministrativo,laddove si deve registrare  la difficoltà nel trovare la quadratura del cerchio all’interno della sconquassata maggioranza di pseudo sinistra.

Il giochino di palazzo a cui tutti (cittadini e forze politiche di opposizione) abbiamo dovuto assistere, praticato da giocatori professionisti , che sa di stantio, di vecchia politica, in barba all’essere i portatori e garanti degli interessi collettivi.

In un contesto storico ben preciso, fatto vivere alla nostra  Città, ovvero la prima fase dell’iter di approvazione della variante al prg, orfano di un assessore di riferimento che sarebbe dovuto essere di controllo e  garanzia, si è accentrato tutto su chi se l’è tranquillamente potuta  suonare e cantare da solo, riassegnando solo oggi quel ruolo in giunta.

Atteggiamento, questo, avallato da una forza politica, l’IDV, che quotidianamente predica la democraticità e il rigore, poi però capace di soffocare la volontà popolare del proprio elettorato, che chiaramente si è espressa in termini di preferenze su chi dovesse rappresentare il partito sul territorio e nell’assise civica, mettendo fuori gioco chi non ci vuole stare, e raggiungendo accordi in sede di trattative private;

Il paradosso creatosi all’interno dell’Italia dei  Valori giuliese, ci fa sobbalzare chiedendoci a questo punto cosa si intenda per valori nel partito del “Tonino il censore nazionale”.

Ci rivolgiamo ai cittadini affinché leggano bene questi passaggi e capiscano con cognizione di causa cosa sta avvenendo  all’interno della  maggioranza politica che sta governando la nostra città, impegnata in queste pratiche piuttosto che nel risolvere i tanti, troppi problemi che si soffrono a Giulianova.

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