Abruzzo

Giulianova. PER IL RILANCIO DEL CENTRO STORICO

PER IL RILANCIO DEL CENTRO STORICO

Due anni or sono, proprio temendo quello che sarebbe potuto accadere, scrivevamo:

“Per far compiere il salto di qualità a Piazza Buozzi, il suo restauro dovrebbe restituirle la bellezza originaria e conferirle la fruibilità ottimale, imprescindibile da una sua pedonalizzazione. Innanzitutto, quindi, occorre realizzare parcheggi alternativi al fine di procedere, poi, in maniera logica e senza problemi. Successivamente andrebbe posta molta attenzione alla qualità dell’intervento. Si tratta, infatti, del restauro della piazza da cui ha avuto origine il Centro Storico.”

Purtroppo, puntualmente, quanto previsto è accaduto:

  1. La piazza è stata pessimamente pavimentata e arredata: un ignominioso affronto del cattivo gusto al cuore rinascimentale della città storica.
  2. Distruzione del sottosuolo a valenza archeologica.
  3. Morte e taglio dello storico tiglio vicino al Duomo.
  4. Grave carenza di parcheggi senza, tra l’altro, aver nemmeno pedonalizzato integralmente Piazza Buozzi.
  5. Assurdo e offensivo parcheggio sotto il Belvedere rendendo impresentabile e inaccessibile (col senso unico a scendere) uno dei principali ingressi al centro storico.
  6. Sperpero di denaro pubblico per un inutile quanto incoerente anfiteatro retrostante il Comune – un’area che, data la sua pendenza, avrebbe potuto ospitare, invece, un parcheggio a raso ed uno interrato – e per nuove pavimentazioni di Corso Garibaldi e Piazza Buozzi poi riadibite ad aree carrabili.
  7. Disagi per i cittadini residenti con gravi ripercussioni sulle residue attività commerciali a rischio di collasso definitivo.

Che fare ora?

Rilanciare il Centro Storico significa farlo vivere. Esso si rivitalizzerà, però, solamente se torneranno a viverci molte persone. Occorre puntare, quindi, al pieno e contestuale utilizzo di tutte le abitazioni esistenti. A tal fine è necessario un incisivo piano urbanistico, economico, culturale e finanziario, coordinato dal Comune, con forti incentivi (contributi, mutui a tassi bassi, eliminazione dell’ICI e di altri tributi etc.) alla corretta ristrutturazione per favorire, prioritariamente rispetto ad altre zone limitrofe, in un breve arco temporale, un cospicuo arrivo di nuovi residenti (anche universitari) e la contestuale, conseguente riapertura di botteghe artigiane, d’arte e di  negozi in grado di realizzare un “centro commerciale naturale” del Paese. E poi: individuazione di strategici  parcheggi limitrofi per liberare il centro storico dal traffico; elaborazione di un organico e meditato piano delle opere pubbliche necessarie, rispettoso delle sue caratteristiche storico-architettoniche; completamento delle ristrutturazioni di tutti gli edifici per la cultura ridando, contemporaneamente, nuovo smalto a tutti i beni culturali in esso esistenti; programmazione di iniziative culturali e dello spettacolo di grande qualità da ospitare nel suo scenario di piazze, in grado di esercitare forte richiamo turistico.

Proponiamo di cominciare con:

    1. Azzeramento di tutti i recenti provvedimenti a partire dal ripristino del parcheggio in piazza Buozzi, prevedendo al momento solo una piccola isola pedonale, di rispetto, sul lato del Duomo; nel contempo, lavorare, razionalmente, ad una prospettiva di pedonalizzazione senza contraccolpi (e quindi accettato da tutti) dell’intera Piazza Buozzi e di Corso Garibaldi.
    2. Rimozione di tutti i paletti intorno al Duomo, delle sfere con catarifrangenti, delle panchine e di tutti gli altri orpelli di arredo urbano compresa l’”arlecchinata” degli inserti colorati nella pavimentazione.
    3. Ripiantumazione dell’albero fatto morire.
    4. Azione diplomatica nei confronti dei proprietari di locali a piano terra della piazza per promuovere l’apertura di altre attività che possano far vivere maggiormente la piazza stessa.
    5. Istituzione di una nuova linea di trasporto pubblico, con frequenti navette elettriche (passaggi ogni 5-10 min), che colleghi rapidamente il centro del Lido col centro del Paese (stazione, via XXIV maggio, via Vittorio Veneto, via Gramsci, Belvedere, via Bindi, via Piave, via Matteotti).
    6. Costruzione di due parcheggi: uno a 2 piani a sud dello stadio (di cui uno a raso e uno interrato) e l’altro ad ovest di viale dello Splendore, riproponendo, magari rivisitandolo, il già approvato progetto del ’98.
    7. Riapertura, al più presto, di  Palazzo Bindi (Biblioteca e Pinacoteca)
    8. Sistemazione nella ristrutturata caserma De Rossi (accanto a Palazzo Cerulli) delle sculture di Pagliaccetti e Tentarelli
    9. Completamento del Sottobelvedere
    10. Realizzazione del nuovo Belvedere alla fine di viale dello Splendore
    11. Acquisizione del Torrione di Porta Napoli

Questi come tanti altri obiettivi devono, però, discendere dall’aver chiaro un piano unitario (qualcuno ricorda il Piano del Colore e i bei frutti che ha dato?) che leghi coerentemente gli aspetti urbanistici, le opere pubbliche, le funzioni, le scelte strategiche, le attività e ne programmi la sequenza logica nelle varie fasi di attuazione. Naturalmente sono decisive, da una parte, l’attivazione di tutte le competenze necessarie, dall’altra la partecipazione di tutti gli abitanti e i titolari di attività commerciali del Centro Storico stesso.

Giulianova 4.02.10

Il Cittadino Governante – associazione di cultura politica

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