Giulianova. PER IL RILANCIO DEL CENTRO STORICO
PER IL RILANCIO DEL CENTRO STORICO
Due anni or sono, proprio temendo quello che sarebbe potuto accadere, scrivevamo:
“Per far compiere il salto di qualità a Piazza Buozzi, il suo restauro dovrebbe restituirle la bellezza originaria e conferirle la fruibilità ottimale, imprescindibile da una sua pedonalizzazione. Innanzitutto, quindi, occorre realizzare parcheggi alternativi al fine di procedere, poi, in maniera logica e senza problemi. Successivamente andrebbe posta molta attenzione alla qualità dell’intervento. Si tratta, infatti, del restauro della piazza da cui ha avuto origine il Centro Storico.”
Purtroppo, puntualmente, quanto previsto è accaduto:
- La piazza è stata pessimamente pavimentata e arredata: un ignominioso affronto del cattivo gusto al cuore rinascimentale della città storica.
- Distruzione del sottosuolo a valenza archeologica.
- Morte e taglio dello storico tiglio vicino al Duomo.
- Grave carenza di parcheggi senza, tra l’altro, aver nemmeno pedonalizzato integralmente Piazza Buozzi.
- Assurdo e offensivo parcheggio sotto il Belvedere rendendo impresentabile e inaccessibile (col senso unico a scendere) uno dei principali ingressi al centro storico.
- Sperpero di denaro pubblico per un inutile quanto incoerente anfiteatro retrostante il Comune – un’area che, data la sua pendenza, avrebbe potuto ospitare, invece, un parcheggio a raso ed uno interrato – e per nuove pavimentazioni di Corso Garibaldi e Piazza Buozzi poi riadibite ad aree carrabili.
- Disagi per i cittadini residenti con gravi ripercussioni sulle residue attività commerciali a rischio di collasso definitivo.
Che fare ora?
Rilanciare il Centro Storico significa farlo vivere. Esso si rivitalizzerà, però, solamente se torneranno a viverci molte persone. Occorre puntare, quindi, al pieno e contestuale utilizzo di tutte le abitazioni esistenti. A tal fine è necessario un incisivo piano urbanistico, economico, culturale e finanziario, coordinato dal Comune, con forti incentivi (contributi, mutui a tassi bassi, eliminazione dell’ICI e di altri tributi etc.) alla corretta ristrutturazione per favorire, prioritariamente rispetto ad altre zone limitrofe, in un breve arco temporale, un cospicuo arrivo di nuovi residenti (anche universitari) e la contestuale, conseguente riapertura di botteghe artigiane, d’arte e di negozi in grado di realizzare un “centro commerciale naturale” del Paese. E poi: individuazione di strategici parcheggi limitrofi per liberare il centro storico dal traffico; elaborazione di un organico e meditato piano delle opere pubbliche necessarie, rispettoso delle sue caratteristiche storico-architettoniche; completamento delle ristrutturazioni di tutti gli edifici per la cultura ridando, contemporaneamente, nuovo smalto a tutti i beni culturali in esso esistenti; programmazione di iniziative culturali e dello spettacolo di grande qualità da ospitare nel suo scenario di piazze, in grado di esercitare forte richiamo turistico.
Proponiamo di cominciare con:
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- Azzeramento di tutti i recenti provvedimenti a partire dal ripristino del parcheggio in piazza Buozzi, prevedendo al momento solo una piccola isola pedonale, di rispetto, sul lato del Duomo; nel contempo, lavorare, razionalmente, ad una prospettiva di pedonalizzazione senza contraccolpi (e quindi accettato da tutti) dell’intera Piazza Buozzi e di Corso Garibaldi.
- Rimozione di tutti i paletti intorno al Duomo, delle sfere con catarifrangenti, delle panchine e di tutti gli altri orpelli di arredo urbano compresa l’”arlecchinata” degli inserti colorati nella pavimentazione.
- Ripiantumazione dell’albero fatto morire.
- Azione diplomatica nei confronti dei proprietari di locali a piano terra della piazza per promuovere l’apertura di altre attività che possano far vivere maggiormente la piazza stessa.
- Istituzione di una nuova linea di trasporto pubblico, con frequenti navette elettriche (passaggi ogni 5-10 min), che colleghi rapidamente il centro del Lido col centro del Paese (stazione, via XXIV maggio, via Vittorio Veneto, via Gramsci, Belvedere, via Bindi, via Piave, via Matteotti).
- Costruzione di due parcheggi: uno a 2 piani a sud dello stadio (di cui uno a raso e uno interrato) e l’altro ad ovest di viale dello Splendore, riproponendo, magari rivisitandolo, il già approvato progetto del ’98.
- Riapertura, al più presto, di Palazzo Bindi (Biblioteca e Pinacoteca)
- Sistemazione nella ristrutturata caserma De Rossi (accanto a Palazzo Cerulli) delle sculture di Pagliaccetti e Tentarelli
- Completamento del Sottobelvedere
- Realizzazione del nuovo Belvedere alla fine di viale dello Splendore
- Acquisizione del Torrione di Porta Napoli
Questi come tanti altri obiettivi devono, però, discendere dall’aver chiaro un piano unitario (qualcuno ricorda il Piano del Colore e i bei frutti che ha dato?) che leghi coerentemente gli aspetti urbanistici, le opere pubbliche, le funzioni, le scelte strategiche, le attività e ne programmi la sequenza logica nelle varie fasi di attuazione. Naturalmente sono decisive, da una parte, l’attivazione di tutte le competenze necessarie, dall’altra la partecipazione di tutti gli abitanti e i titolari di attività commerciali del Centro Storico stesso.
Giulianova 4.02.10
Il Cittadino Governante – associazione di cultura politica