Teramo e Provincia

Teramo. Obiettivi per l’anno 2010 in materia di Urbanistica e Pianificazione d’area vasta

Obiettivi per l’anno 2010 in materia di Urbanistica e Pianificazione d’area vasta

Il Servizio Urbanistico Provinciale, nel corso dell’anno 2010, finalizzerà la sua azione su alcuni obiettivi che appaiono essere centrali nel dibattito urbanistico e della pianificazione oggi in atto. La lettura delle condizioni territoriali e la consapevolezza che proprio da una forte programmazione d’area vasta portano ad individuare alcune azioni progettuali che più di altre appaiono essere vitali per ridare la giusta collocazione alla Provincia quale Ente deputato a programmare lo sviluppo del territorio (in sinergia con i Comuni) e a proporsi quale Ente in grado di indirizzare e portare a sintesi le scelte e le azioni sulle problematiche che coinvolgono l’azione coordinata di più Comuni.

REVISIONE ED AGGIORNAMENTO DEL PIANO TERRITORIALE PROVINCIALE

Sulla scorta delle analisi e delle conclusioni contenute nel “Rapporto sullo stato di attuazione delle previsioni del P.T.P.” elaborato dal Servizio Urbanistico Provinciale nell’anno si ritiene ormai necessario procedere ad una revisione e ad un aggiornamento delle previsioni contenute nel vigente Piano Territoriale Provinciale. Lo strumento è stato definitivamente approvato nell’anno 2001 ma gli studi propedeutici alla sua redazione risalgono ormai a circa 20 anni fa: questa situazione sconta una lettura del territorio provinciale e delle sue dinamiche insediative non aggiornata e non più rispondente alle esigenze che il territorio esprime. Inoltre, la legislazione nazionale ha introdotto, soprattutto nelle tematiche della sostenibilità ambientale e della difesa del territorio, alcune novità che devono far parte del corredo normativo di uno strumento di pianificazione di area vasta come è il P.T.P. Anche la Regione Abruzzo ha redatto alcuni strumenti di pianificazione (per tutti, il Piano di Assetto Idrogeologico) che devono essere trasfusi entro il P.T.P.; inoltre, la stessa Regione Abruzzo sta per concludere l’approvazione della nuova legge urbanistica regionale che introduce, oltre a nuove modalità di lettura dei territori e delle sue trasformazioni, anche una classificazione degli strumenti di pianificazione che si fonda sulla tripartizione degli stessi in strategici, strutturali e attuativi. Alla luce di quanto sopra detto, si ritiene necessario procedere ad una rivisitazione di alcune previsioni del P.T.P. che lo rendano più al passo con i tempi e con le tematiche urbanistiche che si sono imposte all’attenzione negli ultimi anni. Le finalità a cui sarà ispirata la revisione del P.T.P. riguarderanno la promozione dello sviluppo sostenibile assumendo come principi fondamentali il contenimento del consumo dei suoli, la efficeinza energetica, la tutela delle aree agricole e di rilevanza ambientale e la qualità degli spazi urbani. Si provvederà a redarre il Documento preliminare quale atto di pianificazione strategica che definirà gli obiettivi e le strategie dello sviluppo provinciale basandosi su: Bilanci Urbanistici ed Ambientali; Schema di assetto dell’armatura urbana e territoriale;  verifica di coerenza e di compatibilità; Carta dei luoghi e dei paesaggi.

PIANO D’AREA DELLA MEDIA E BASSA VALLE DEL TORDINO .

Durante l’anno 2010 si procederà alla sua approvazione definitiva (dopo l’esame delle osservazioni pervenute) e a dare attuazione alle previsioni ivi contenute. Per alcune di esse, in verità, il Servizio Urbanistico ha già provveduto a intraprendere i primi passi per la loro realizzazione: si tratta della pista ciclo-pedonale del Fiume Tordino mentre per la viabilità nella zona di Villa Pavone di Teramo e per la realizzazione di aree produttive ecologicamente attrezzate (A.P.E.A.) si sono presi i primi contatti con gli Uffici del Comune di Teramo e del Consorzio per lo Sviluppo Industriale della Provincia di Teramo. Un’altra attività da intraprendere riguarda lo studio di sistemazione di una delle centralità urbane individuate dal Piano d’Area (Piano d’Accio o Colleranesco) al fine di sperimentare soluzioni possibili e riproponibili in altri ambiti del Tordino per queste aree che assumono un ruolo importante nella strutturazione dell’ambito vallivo e nella dotazione dei servizi alla popolazione.

PROGETTO BORGHI

L’annualità 2010 vedrà la conclusione della 2° fase del progetto denominato “Progetto strategico di recupero e valorizzazione dei borghi montani teramani per lo sviluppo sostenibile del sistema economico locale” che porterà all’approfondimento delle tematiche individuate nella prima fase. Si arriverà al “progetto campione del piano strategico di sviluppo locale” quale progetto dimostrativo della praticabilità dell’idea di sviluppo dell’area montana a fini turistici, insediativi e produttivi. Il progetto verificherà il quadro delle potenzialità (accessibilità, disponibilità di aree pubbliche, capacità prestazionali dei manufatti esistenti, esposizione e localizzazione del borgo) espresse dai borghi montani in un’ottica di sistema, individuerà le “cellule di sviluppo locale integrato” e ne studierà le singole identità. Tutto questa fase di conoscenza critica e di verifica dell’attuale stato di fatto porterà alla definizione dei fattori di innesco dello sviluppo che faranno leva sui “poli di eccellenza” individuati all’interno del territorio montano. Il punto di arrivo sarà la redazione di un “Piano strategico unitario intercomunale di sviluppo locale” quale vero e proprio strumento di pianificazione locale concertato di area vasta capace di disciplinare le trasformazioni del territorio; trasformazioni che non possono avvenire per singoli interventi tutti indipendenti ed autoreferenti, ma che saranno vincenti solo se inserite in una visione complessiva di sviluppo del sistema locale montano ed ispirati a modelli di sostenibilità e valorizzazione del patrimonio ambientale e storico. A tale strumento si uniformeranno i Piani Regolatori dei Comuni interessati ed esso sarà il Piano, al tempo stesso con valenza urbanistica ed economica, che regolerà lo sviluppo dell’intero territorio.

PROGRAMMA ESPON – PROGETTO COMETS (Contenimento della diffusione urbana) In collaborazione con le municipalità di Maratona (Grecia), la Deputazione di Cadice (Spagna) e la Regione di Nova Gorica (Slovenia). Lo studio si propone di studiare e di comprendere le dinamiche e le cause che determinano i fenomeni della diffusione insediativa, della saturazione dei territori intermedi tra centri urbani consolidati o aree metropolitane, della nascita di polarità molto specializzate (commerciali, direzionali, logistiche), della struttura policentrica del territorio insediato, della richiesta di vaste aree per localizzare funzioni non urbane. Ma, oltre alla comprensione delle cause che determinano tali fenomeni, lo studio individuerà le più idonee politiche di intervento per controllare/indirizzare/ridurre i fenomeni in atto, definirà le politiche e gli strumenti di pianificazione urbanistica e territoriale finalizzati al conseguimento di uno sviluppo equilibrato e sostenibile, rafforzando la coesione sociale ed economica delle popolazioni. Si porrà anche una mirata attenzione alla valutazione delle ricadute sociali ed economiche dei territori ad insediamento diffuso in quanto oggi non sono più sostenibili così alti costi per mantenere e promuovere tale modello di sviluppo. Lo studio interesserà la parte del territorio teramano dove sono più riconoscibili gli effetti dei fenomeni sopra descritti, vale a dire la prima fascia collinare posta a ridosso dei sistemi urbani costieri; un territorio sottoposto a profonde e continue trasformazioni con conseguente perdita dei valori naturali e paesaggistici oltre che con problemi di peggioramento della vivibilità degli spazi urbani e perdita di ambienti rurali con elevati valori di produttività dei suoli. Un ulteriore aspetto dello studio riguarderà l’istituzione di una struttura tecnica con il compito di monitorare i fenomeni insediativi sia nella fase attuale (con la raccolta dei dati), sia nella sua evoluzione nel tempo, attraverso la costruzione di un data-base che utilizzerà ed implementerà un set di indicatori individuati nel corso della ricerca.

PROGRAMMA EUROPEO LIFE+ – PROGETTO EGIPLA (Governance ambientale nell’Amministrazione Pubblica locale)

Il problema che il Progetto affronta riguarda la scarsa integrazione e lo scarso coordinamento delle politiche ambientali e di sostenibilità nei piani territoriali provinciali, comunali e degli enti di settore. L’ambito territoriale di riferimento per i temi ambientali e di sostenibilità spesso coinvolge contesti ampi, che oltrepassano i confini amministrativi comunali, e talvolta anche quelli provinciali a regionali. Da qui deriva la necessità di affrontare i temi ambientali in una logica di area vasta, rafforzando il coordinamento e la collaborazione interistituzionale tra gli enti locali che, sul tema, stanno da anni sviluppando politiche di intervento che, però, scontano la mancanza di raccordo, di visione unitaria e di sistematicità. Il progetto si concentra sull’elaborazione di un metodo pilota innovativo e efficace di gestione delle varie fasi di pianificazione territoriale (sviluppo del piano, approvazione, attuazione, gestione e monitoraggio) per una maggiore integrazione delle politiche comunitarie ambientali e di sostenibilità. I risultati del progetto in termini di maggiore efficacia e miglioramento del processo, e di maggiore sostenibilità ed integrazione dei temi ambientali, saranno evidenti per gradi e diverranno via via più evidenti con l’entrata a regime del metodo di governance proposto dal progetto. I progetti-pilota individuati, finalizzati a sperimentare le linee di azione in materia di governance ambientale nella pianificazione di area vasta e comunale, sono: inserimento delle infrastrutture esistenti e programmate nel contesto naturalistico ed applicazione di politiche compensative per gli impatti residui non mitigabili; valutazione degli impatti dei nuovi insediamenti proposti dai piani comunali sulla mobilità urbana e previsione di indicazioni ed accorgimenti per contenere il conseguente incremento di congestione ed emissioni; miglioramento delle condizioni di compatibilità relative alle aree produttive, razionalizzazione degli impianti esistenti, contenimento degli impatti sulle aree residenziali e sui ricettori sensibili (scuole, ospedali, ecc.), contenimento della dispersione degli insediamenti produttivi e accorpamento in più ampie “aree produttive ecologicamente attrezzate” (APEA); definizione di strategie di incentivazione da applicare nella pianificazione comunale al fine di contenere il consumo energetico promuovendo la realizzazione di manufatti edilizi energeticamente più efficienti e l’utilizzo di fonti energetiche rinnovabili; elaborazione di modalità per l’attuazione attraverso la pianificazione comunale delle reti ecologiche provinciali e regionali e per lo sviluppo degli aspetti naturalistici alla scala locale.

Progetto Campo Aperto

Nella prima fase è stata portata a termine l’individuazione dei tipi edilizi rurali tradizionali del nostro territorio provinciale, la classificazione degli elementi edilizi costitutivi dei fabbricati, l’individuazione delle modalità di intervento per la conservazione del patrimonio e la predisposizione di una scheda per il rilievo dei fabbricati rurali esistenti da far utilizzare ai Comuni. La seconda fase avrà, invece, quale obiettivi: lo studio approfondito delle relazione esistenti tra i manufatti edilizi e l’intorno che ne costituisce parte integrante; la predisposizione di indirizzi per l’individuazione di ambiti di possibile trasformabilità urbanistica a fini turistici; l’individuazione di indicatori capaci di misurare la compatibilità degli interventi di trasformazione in rapporto al territorio interessato; la mappatura dei territori a maggior vocazione agricola che devono mantenere tale destinazione.

Progettazione di un sistema ciclo-pedonale Teramo-Giulianova Nell’ambito dell’attuazione delle previsioni insediative dettate dall’adottato Piano d’Area della Media e Bassa Valle del Tordino assume un ruolo centrale, per la strutturazione di tutto il sistema insediativo vallivo, il tracciato della viabilità alternativa che fa capo alla pista ciclabile lungo il Fiume Tordino dal territorio di Teramo fino a Giulianova, che si raccorda con l’esistente sistema ciclabile costiero denominato “Corridoio Verde”. E’ prioritario giungere alla definitiva realizzazione di questo sistema ciclo-pedonale dal momento che su di esso si appoggiano e con esso si relazionano una serie di altri interventi qualificanti il Piano d’Area (ad esempio, le polarità urbane e le attrezzature di servizio per le aree urbane esistenti). Si dovrà, quindi, concludere l’iter di progettazione esecutiva dell’opera al fine di poter disporre di un progetto cantierabile da finanziare, con fondi in parte propri ed in larga parte regionali, per costruire il “sistema complesso ed integrato” del Fiume Tordino che vede al suo interno la presenza di aree residenziali e produttive, di aree verdi urbane ed extraurbane, di emergenze paesaggistiche, di aree sportive, di infrastrutture e servizi, tutte collegate dalla pista e tutte fruibili da essa.

OSSERVATORIO SUL CONSUMO DI SUOLO

Il Servizio Urbanistico Provinciale istituirà all’interno della struttura del Sistema Informativo Territoriale (S.I.T.) un laboratorio finalizzato alla catalogazione ed elaborazione dei dati riguardanti il fenomeno del “consumo di suolo”. Il laboratorio raccoglierà la serie di informazioni che provengono dalla attività urbanistica dei Comuni (Piani Regolatori, varianti ai P.R.G., piani attuativi), le elaborerà in base a degli indicatori che saranno riconosciuti significativi per la comprensione del fenomeno, ne analizzerà gli effetti e le ricadute sul sistema insediativo ed ambientale, elaborerà politiche di intervento e di contenimento del fenomeno e proporrà, con cadenze temporali da definire, dei rapporti sullo stato di avanzamento e sull’efficacia delle politiche intraprese. L’istituzione di tale servizio appare importante per monitorare con costanza lo stato di pervasività che tale fenomeno assume nel nostro territorio e per studiare e mettere in atto le giuste politiche per controllarne/indirizzarne/ridurne gli effetti negativi.

ISTITUZIONE DI UN “URBAN CENTER” DELLA PIANIFICAZIONE

Il dibattito pubblico, aperto ai tecnici, alle associazione di categoria e ai semplici cittadini, sembra essere un aspetto molto importante nel far tornare la materia della pianificazione al centro dell’interesse. Sempre più, oggi, la materia della pianificazione territoriale ed urbanistica, appare relegata ad un ruolo del tutto secondario ed incapace di indirizzare la trasformazione del territorio verso forme insediative accettate dalla popolazione. Ed allora, l’istituzione di un luogo permanente di incontro e dibattito sui temi dell’urbanistica, dell’ambiente, della qualità della vita, della coesione sociale, dello sviluppo dei centri urbani, della concezione dei nuovi spazi urbani, è senz’altro una scelta che si muove nella direzione di risvegliare l’interesse per la disciplina e di informare tutti, addetti al settore, cittadini ed associazioni varie, sulla attività di pianificazione che la Provincia ed i Comuni stanno portando avanti.

NUOVA SEZIONE URBANISTICA PROVINCIALE

La nuova S.U.P., oltre a svolgere il ruolo di consulenza sull’esame delle pratiche urbanistiche, sarà interessata da una attività di consulenza permanente rivolta alle Amministrazioni Comunali ed ai tecnici che fungerà da supporto per la loro attività.

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