Teramo. Personale ausiliario scuole, il Presidente Catarra scrive al Ministro Gelmini

Il Sindaco di Teramo e Valter Catarra

Personale ausiliario scuole, il Presidente Catarra scrive al Ministro Gelmini

 
Il Presidente, Valter Catarra, ha scritto al Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Mariastella Gelmini, in merito al problema dei dipendenti della società Eporlux, impegnata nelle scuole della provincia di Teramo e dell’Abruzzo nella gestione delle attività di pulizia e vigilanza (cosiddetti “appalti storici”).
 
Una direttiva del Miur, infatti, ha stabilito una riduzione del 25% delle spese per i servizi ausiliari a livello nazionale. Da ciò deriva che tutti i lavoratori degli appalti storici rischiano di vedere ridotto il loro orario di lavoro, che ora oscilla fra le 13 e le 23 ore settimanali, anche fino a 8-9 ore nell’arco dei sette giorni, con una forte riduzione anche dello stipendio.
 
Un problema di livello nazionale che è stato posto da sindacati e associazioni datoriali all’attenzione delle singole Regioni e che è destinato ad essere affrontato anche dalla Conferenza Stato-Regioni.
 
In Abruzzo i lavoratori impegnati in queste attività sono 320, di cui 120 in provincia di Teramo dove a gestire questi servizi, in passato, era la Teramo Ambiente. Una delegazione teramana composta da lavoratori e sindacati è stata ricevuta due giorni fa in Provincia dal Presidente Catarra che oggi, di concerto con l’assessore regionale al Lavoro, alla Formazione e all’Istruzione, Paolo Gatti, ha deciso di scrivere al Ministro Gelmini rappresentando i problemi posti durante l’incontro e sollecitando soluzioni. La lettera fa seguito ad una analoga comunicazione inviata dall’assessore regionale Gatti al Ministro il 18 gennaio.
 
“Abbiamo chiesto al Ministro – spiega il Presidente Catarra – di interessarsi dei problemi vissuti dai lavoratori e sollecitato una soluzione che riesca a contemperare le esigenze della spesa pubblica con quelle del sistema scolastico, dell’occupazione e, per altro verso, anche sociali. Non possiamo che auspicare una soluzione positiva a questo problema, che coinvolge purtroppo un numero elevato di lavoratori”.
 
Teramo, 10 febbraio 2010