PESCA SOTTO COSTA, VERBALI E SEQUESTRI DELLA GUARDIA COSTIERA.
Volevano approfittare delle prime ore dell’alba per pescare in una zona interdetta. Così, nel corso di una battuta di pesca, quattro pescherecci dediti alla pesca con il sistema “volante” si sono avvicinati alla costa, sperando di poter pescare in tutta tranquillità.
Sfortunatamente per loro, però, nelle vicinanze della costa era in navigazione, impegnata in attività di controllo e prevenzione, anche la motovedetta CP 884 dell’Ufficio Circondariale Marittimo di Giulianova che ha colto in flagrante i quattro pescherecci che pescavano ad una distanza dalla costa inferiore a quella stabilita dalle norme che disciplinano tale materia.
Fermati i motopesca, i militari della Guardia Costiera hanno contestato ai rispettivi comandanti la pesca in zona vietata, infliggendo, a ciascuno di essi, una sanzione amministrativa pecuniaria di duemila euro e ponendo sotto sequestro l’attrezzatura da pesca utilizzata. A bordo dei pescherecci, i militari non hanno rinvenuto pescato in quanto l’attività di pesca era stata appena iniziata.
E’ il caso di evidenziare che la pesca nelle immediate vicinanze della costa produce seri danni alla fauna ittica in quanto molte specie ittiche vanno a riprodursi proprio sottoscosta.
Inoltre, la pesca sottoscosta da parte dei pescherecci che pescano a “strascico” e a “volante” danneggia anche gli operatori della cosiddetta “piccola pesca” ai quali la legge, proprio in virtù dei sistemi utilizzati, poco impattanti, consente di pescare a distanza ravvicinata dalla costa.