Teramo e Provincia

Sant’Omero. La Sanità Privata arriva all’Ospedale di S.Omero? Nota del PD provinciale

La Sanità Privata arriva all’Ospedale di S.Omero?

Una conferenza stampa, oggi, per dar modo al PD teramano di dire la propria su quello che sta accadendo alla Sanità teramana. Riuniti all’Ospedale di S.Omero, i vertici del Partito hanno espresso i propri dubbi e lanciato qualche proposta all’Assessore Regionale Venturoni e al Commissario ad acta Chiodi.

La scelta di incontrarsi a S.Omero, ovviamente, non è stata casuale perché è proprio da qui che il volto della Sanità provinciale cambierà, sembra, completamente. Sino ad oggi, infatti, nel territorio teramano non sono mai state presenti Strutture Ospedaliere Private. Ragione di vanto, questa, per la ASL di Teramo che, anche in funzione di ciò, è riuscita a tenere i propri conti più a posto di quelli delle altre Asl abruzzesi. Invece, l’ultimo “Piano Industriale” dell’Azienda Sanitaria Locale teramana, approvato dalla Regione nello scorso mese di agosto, prevede che l’Ospedale di S.Omero possa essere affidato ad una gestione mista pubblico/privata, senza peraltro minimamente specificare quali attività saranno svolte all’interno del Presidio. Intanto, Venturoni ha già dato mandato a Mario Molinari, Direttore Generale Aziendale, di predisporre un Bando di gara Europeo che consentirà ad imprenditori privati di acquisire il 49% della proprietà dell’Ospedale Val Vibrata. Tutto questo, senza nessun confronto istituzionale e senza tenere in minimo conto la richiesta di apertura di un tavolo politico da parte del Consiglio dell’Unione dei Comuni Vibratiani.

Quello che preoccupa il PD, oltre all’arroganza politica di chi ritiene di non dover dare spiegazioni, è proprio questa mancanza di informazioni che non permettono né ai cittadini, né agli operatori sanitari del nosocomio in questione, di capire quale sarà la riorganizzazione dell’Ospedale. Resteranno tutti i Reparti? Si faranno solo prestazioni diurne di Ambulatorio, Day-Hospital e Day-Surgery?

Finora, nessuna risposta! L’Assessore si limita a dire che l’unico modo per “salvare” l’ Ospedale di S.Omero è questo. Ma perché poi, il “Val Vibrata” è stato messo in discussione? Troppa mobilità passiva, dice Venturoni. Ma anche in questo caso, nessuno ha mai potuto vedere i dati disaggregati della mobilità passiva (cioè del numero dei pazienti che vanno a curarsi fuori Regione o in altre ASL diverse da quella teramana) della ASL di Teramo, per confrontare quelli dell’Ospedale di S.Omero con quelli degli altri tre Presìdi Ospedalieri. Certo il “Val Vibrata” è un ospedale di confine, ed è facile per i pazienti “emigrare” nelle Marche; ma proprio per questo il Piano Sanitario Regionale,approvato dalla precedente Giunta di centro-sinistra, prevedeva il potenziamento delle strutture sanitarie poste al confine, investendo su personale qualificato e tecnologie! Perché il Piano, tuttora vigente, non viene dunque rispettato?

Il problema del personale, poi, è quello più acuto in tutta la ASL di Teramo. Venturoni continua a lamentarsi di come, l’impossibilità di assumere nuovi operatori, sia dovuta ad un piano di rientro dal debito approvato dalla precedente Giunta. Se, dunque, questo piano di rientro è così malvagio, perché l’Assessore non si è ancora attivato per ricontrattarlo con il Ministero della Salute?

Temiamo, in realtà che l’Assessore Regionale alla Sanità non abbia, a riguardo, una seria progettualità complessiva, ma che navighi a vista, in attesa di un approdo qualsiasi.

Il Partito Democratico teramano CHIEDE, pertanto,

  • che si discuta di S.Omero solo dopo aver varato un Nuovo Piano Sanitario regionale che indichi con chiarezza il modello di Sanità Pubblica per l’intero Abruzzo e le vocazioni dei singoli Presìdi;
  • che venga chiarito se il Piano Industriale della ASL di Teramo, che indica 2 opzioni per il Presidio di S.Omero, una interamente pubblica e una in parte privata, sia oggetto di un confronto Istituzionale, soprattutto con gli Enti del territorio della Val Vibrata;
  • che nelle more di tali decisioni si facciano tutti gli sforzi per non lasciar morire l’Ospedale.

S.Omero, 06.03.2010

Segreteria Provinciale PD

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