Sciopero Generale della CGIL del 12 marzo. Sit-in di protesta contro la privatizzazione dell’ospedale di Sant’Omero
In occasione dello sciopero generale della CGIL del 12 marzo proclamato per un fisco più equo, per estendere il diritto di cittadinanza agli immigrati, per la difesa e il rinnovo dei contratti collettivi nazionali e per la tutela dell’art. 18 dello Statuto dei Lavoratori, la FP CGIL di Teramo organizza la protesta contro la scelta di privatizzare l’ospedale “Val Vibrata”.
Il sit-in di protesta è previsto davanti all’ospedale di Sant’Omero dalle ore 9 alle ore 13.
Non solo le lavoratrici e i lavoratori sono chiamati a presenziare il sit-in, ma l’invito è esteso anche alla cittadinanza per impedire la realizzazione di un’idea che si reputa incapace di migliorare le condizioni della sanità teramana.
Razionalizzando e specializzando l’offerta dei servizi sanitari erogati dalla struttura vibratiana si avrebbe un recupero di personale e si potrebbero così assumere nuovi primari utili a contrastare i dati negativi della mobilità passiva e dare nuovo vigore all’ospedale, al territorio e agli operatori della sanità.
L’idea della privatizzazione della struttura affiderebbe il 49% ai privati che vuol dire l’aumento delle tariffe delle prestazioni e, vista l’esperienza del gruppo Villa Pini, non fa ben sperare.
Alla mancanza di una visione generale della sanità abruzzese e di quella teramana si sopperisce facendo il balletto, da un lato, del numero delle ASL e, dall’altro, della costruzione di nuovi ospedali senza specificare cosa si vuole tenere in vita e cosa si elimina.
Infine, una domanda. Se l’obiettivo è quello di assumere nuovo personale non gravando sulle casse della ASL, come pensa l’Assessore Venturoni di “aggirare” la legge del Ministro Ronchi (L. 102/09) e quella del Ministro Brunetta (L. 133/08) che prevedono il contrario?