Cinghiali: “azioni di disturbo” per disperdere i branchi
Dopo una valutazione dei dati riguardanti i danni alle colture causati dai cinghiali, in netta diminuizione (- 25%), l’Assessorato all’attività venatoria proporrà alle associazioni di riferimento e ai cacciatori di procedere al contenimento della specie non attraverso l’abbattimento selettivo, come si è fatto negli ultimi anni, ma organizzando delle “battute” di disturbo con i cani appositamente addestrati.
“Siamo fortemente orientati verso questa soluzione – afferma l’assessore Giuseppe Antonio Di Michele – che sarà assunta solo dopo aver consultato cacciatori e agricoltori. Le domande di rimborso dei danni da parte degli agricoltori sono in netta diminuzione e i veri problemi si registrano solo nelle zone di ripopolamento e cattura dove la concentrazione dei cinghiali ha superato il livello di guardia. In queste aree, in collaborazione con i cacciatori, andremmo ad organizzare delle vere e proprie battute ma senza armi, solo con i cani addestrati, in maniera da disperdere i branchi di cinghiali”.
Le zone di ripopolamento e catture interessate sono quelle di Rapino, Torricella e a Campli.
Teramo 24 marzo 2010