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Giulianova. NEGARE LA PAROLA AGLI OPPOSITORI E’ SEGNO DI DEBOLEZZA E DI PAURA

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Giulianova 10 aprile 2010
Comunicato Stampa
NEGARE LA PAROLA  AGLI OPPOSITORI E’ SEGNO DI DEBOLEZZA E DI PAURA

Il presidente del consiglio comunale, con l’assenso del segretario generale del comune, non ha consentito al consigliere Arboretti (e a tutti gli altri consiglieri) di replicare al sindaco nel dibattito sul piano per la ex SADAM.
L’art. 59 del  regolamento del consiglio comunale, invocato dal presidente del consiglio comunale a difesa del suo operato (e di quello del segretario generale del comune)  in verità, all’inizio, recita testualmente,:
“ Nella trattazione di uno stesso affare ciascun consigliere capogruppo può parlare due volte, la prima per non più di 20 minuti (40 nei piani urbanistici e loro varianti) e la seconda per non più di 10 minuti (20 nei piani urbanistici e loro varianti) e solo per rispondere all’intervento di  replica del sindaco o del relatore”.
Successivamente, nel penultimo comma, dice: “Il sindaco e gli assessori possono intervenire in qualunque momento della discussione per non più di 20 minuti ciascuno” .
Il sindaco Mastromauro ha chiesto la parola subito dopo il documentato intervento del consigliere Arboretti e, con il suo intervento (dai toni  comizieschi e mistificatori, non degni di un consiglio comunale) di ben 55 minuti (non 20), calibrato sull’intervento precedente,  ha cercato di rintuzzare i ficcanti affondi, precisi e circostanziati, dell’esponente del Cittadino Governante.
Un intervento, quindi, con tutte le caratteristiche della replica per cercare di togliere l’amministrazione comunale dal grave imbarazzo in cui si trovava in quel momento. La conferma, poi, che si trattava della replica dell’amministrazione è stata data dal fatto che l’assessore Ranalli (relatrice del punto), alla conclusione del giro dei primi interventi di tutti i gruppi consiliari, ha scelto di non parlare. Affermare, pertanto, da parte del presidente del consiglio comunale “Non trattandosi di replica al consigliere Arboretti, quest’ultimo non aveva diritto di replica” significa  avere un’improntitudine fuori dal comune o un’insipienza inaccettabile dal rango di un consesso civico quale è il consiglio comunale.
Questo sotto il profilo tecnico.
Sotto il profilo politico aggiungiamo:
Chi per togliere la parola agli oppositori si rifugia nei cavilli da azzeccagarbugli e nell’autoritarismo dei numeri usati come una clava, mostra di sé una cosa molto chiara: ha paura di quello che può dire chi viene messo a tacere.
Giacché, poi, siamo stati tirati per i capelli in questa misera vicenda, vorremmo sommessamente ricordare al presidente del consiglio che egli ha altresì commesso, in questa circostanza, un’altra violazione del regolamento: quella di non aver rispettato – istigato dal sindaco – il pronunciamento democratico della commissione consiliare di urbanistica che, a maggioranza, aveva chiesto la canonica settimana prevista per esprimere il parere sul nuovo PRUSST dell’ex SADAM.
Da tempo siamo costretti a constatare che nel consiglio comunale c’è un deficit di democrazia. La cosa non può più essere tollerata. Invitiamo, pertanto, il presidente del consiglio comunale ed il segretario generale del comune a riacquisire pienamente il loro ruolo di arbitri imparziali nello svolgimento della vita democratica della massima istituzione cittadina.
Quanto al sindaco, non si illuda: la vena autoritaria, che sempre più sta mostrando, non gli gioverà molto ai fini della considerazione che di lui avrà la comunità giuliese. Nel frattempo non è più sufficiente nemmeno a garantire la compattezza della sua coalizione e del suo partito; sempre che il PD sia il suo partito, visto che, comunque, è titolare di una lista civica, fortemente interessata al potere come dimostrano tutti gli incarichi dispensati agli uomini di quella lista.

Giulianova 10 aprile 2010

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2 Comments

  1. Io dico che questi fanno la fine che ha fatto l’amministrazione di spoltore,e speriamo che la magistratura faccia in fretta prima che questi facciano danni irreparabili a questa bella cittadina.

  2. concordo!!!

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