Messico. Roberto Spinelli, di Lanciano ambasciatore in Messico per tutte le stagioni di Lino Manocchia. Riceviamo e pubblichiamo

Roberto Spinelli, di Lanciano ambasciatore in Messico per tutte le stagioni di Lino Manocchia. Riceviamo e pubblichiamo

MESSICO CITY, 21 Aprile ’10 – Nelle vene ell’Ambasciatore Roberto Spinelli scorre sangue abruzzese, forte e gentile come la sua terra. Chioma brizzolata, ha lo stile compunto e distaccato. cortese, metaforico, allusivo. Dinamico, passa con disinvoltu-ra da un incontro con Felipe Calderon, Presidente del Messico, ad un Convegno d’indole internazionale e niente sembra scomporlo. Non c’è interlocutore più amabile.

Ambasciatore, come considera i rapporti commerciali e politici tra l’Italia ed il Messico?

«Italia e Messico sono uniti da stretti legami di amicizia e collaborazione, non solo per quanto riguarda le relazioni politiche ed economiche bilaterali, ma anche a livello multilaterale. Il Messico è un partner strategico per l’Italia ed i loro rapporti sono eccellenti, come è stato confermato dagli incontri tra i Presidenti Berlusconi e Calderon ed i Ministri degli Affari Esteri Frattini ed Espinoza, svoltisi a margine del Vertice G8 dell’Aquila del luglio scorso – al cui successo il contributo del Messico è stato rilevante – e durante la visita, nel novembre 2008, del Ministro degli Affari Esteri, On. Franco Frattini, in occasione dell’inaugurazione della Fiera internazionale del libro di Guadalajara, alla quale l’Italia era ospite d’onore.»

Il nostro Paese è un forte fornitore di tecnologia italiana nel settore della ceramica, della meccanica e automobilistica…

«Oltre tali settori, la tecnologia italiana à presente in Messico in tanti altri campi quali, ad esempio, i prodotti metallurgici, chimici, plastici, apparati elettrici, prodotti petroliferi, opere infrastrutturali, ecc. Arrivando in Messico ho avuto la fortuna di trovare un’atmosfera di grandissima collaborazione tra tutti gli organismi che formano il Sistema Italia in Messico, tra i quali un posto preminente hanno l’Ufficio dell’Istituto per il Commercio Estero e la Camera di Commercio.

«Numerose ed importantissime sono le iniziative organizzate dall’ICE e dalla Camera di Commercio in coordinamento con l’Ambasciata. A titolo di esempio posso citare: l’organizzazione di missioni imprenditoriali in Messico ed in Italia anche a livello di Regioni, la creazione di Centri Tecnologici, la partecipazione a fiere ed altri tipi di eventi, campagne promozionali, corsi di formazione per tecnici e managers messicani, attività di promozione e formazione nel settore dei distretti industriali e consorzi per l’esportazione italiani, sviluppo di attività di collaborazione in materia ambientale, realizzazione di un “Festival italiano” in tutto il Messico.”» (foto, con il Presidente del Messico)


La Sua destinazione di Ambasciatore in questa Nazione è stata accolta con vivo piacere dagli italiani residenti in Messico. Penso che il Suo contatto con essi sia senz’altro positivo.

«Tra gli obiettivi che mi sono posto, come Ambasciatore d’Italia in Messico, un posto prioritario l’ho riservato alla comunità italiana a cui l’Ambasciata e tutto il “Sistema Italia” devono prestare particolare attenzione. Infatti, oltre che nell’Ambasciata, i connazionali in Messico hanno validissimi punti di

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riferimento anche nel Comitato degli Italiani in Messico, nel Consiglio Generale degli Italiani all’Estero, nell’Associazione italiana di Assistenza, nella Dante Alighieri nell’Istituto Italiano di Cultura, nell’Istituto per il Commercio Estero, negli Uffici consolari onorari, nella Camera di Commercio e in tante altre Associazioni. In questi primi mesi della mia permanenza in Messico ho già effettuato varie visite negli Stati della Federazione, con particolare riferimento a quelli dove più forte è la presenza delle nostre comunità e degli interessi economici italiani, ma anche per conoscere di persona tale splendida realtà. Mi sono recato a Monterrey, Guadalajara, Queretaro, Leon ed Aguascalientes, accompagnato sempre da rappresentanti del Sistema Italia. In tutte le occasioni, i miei contatti con i connazionali residenti sul territorio messicano sono sempre stati estremamente positivi.»

Negli ultimi mesi c’è stato  un vivo interesse da parte di alcune ditte italiane nell’investire i capitali nel territorio messicano…

«Indubbiamente, nonostante la crisi economico-finanziaria, sussiste sempre un forte interesse dell’imprenditoria italiana per il Messico. Le imprese italiane operanti nel Paese sono circa 1.160, ed in crescita. Molto interessante è la dinamica degli investimenti italiani. Da un lato, si assiste ad un nuovo forte interesse da parte della grande impresa, mentre dall’altra, continuano a crescere gli investimenti della media e piccola impresa, che arriva in Messico al seguito di multinazionali o che punta su questo Paese come piattaforma logistica ideale per il mercato NAFTA.»

A Monterrey  vive il nostro  corregionale Paolo De Francesco, Presidente di una delle varie “Dante Alighieri” in Messico. Lei come percepisce il lavoro di promozione della lingua e cultura italiana da parte di questo pregiato istituto su diverse città del territorio Azteco.

«Il lavoro svolto dalla Dante Alighieri e dai suoi Presidenti, non solo a Monterrey ma anche in altre città, è encomiabile. Infatti, insieme all’Istituto Italiano di Cultura di Città del Messico, svolgono un’eccellente attività di promozione della lingua e della cultura italiana in una buona parte del territorio messicano. La diffusione della lingua e della cultura italiana in Messico ha anche altre articolazioni. Vorrei ricordare al riguardo la presenza dell’On. Ministro all’inaugurazione della Fiera Internazionale del Libro di Guadalajara, che ha visto l’Italia ospite d’onore, primo Paese non ispanofono e non americano ad esser invitato a questo prestigioso evento, per la realizzazione del quale da parte italiana si è sviluppato un forte impegno. Si è trattato di un grande evento promozionale a carattere integrato – culturale ma con una valenza anche economica – dell’Italia in Messico, che ha riscosso un notevole successo. Numerosi, inoltre, sono gli accordi stipulati tra Università italiane e messicane, ed importante è la presenza di lettori e professori italiani presso quest’ultime. Da citare infine, quale evento culturale di grande rilievo, la mostra “Pompei e una villa romana: arte e cultura intorno alla baia di Napoli”, ospitata dal novembre 2009 al febbraio 2010 nella prestigiosa cornice del Museo Nazionale di Antropologia di Città del Messico, il più importante del paese. La mostra su Pompei si inserisce, attraverso un’accordo tra Ministero per i Beni e le Attività Culturali italiano ed il CONACULTA messicano nell’ambito di uno scambio di esposizioni ad altissimo livello, che rientrano anche nel quadro delle celebrazioni, nel 2010, del Bicentenario dell’indipendenza del Messico e, nel 2011, dei 150 anni dell’unita’ d’Italia.»

Ambasciatore, manca da molto da Lanciano?


«L’ultima volta che mi sono recato in tale bellissima città e stato nel giugno del 2007, quando il Comune ha organizzato due eventi celebrativi in memoria di mio padre, l’Ambasciatore Pier Pasquale Spinelli. Si è tratta-to dell’apposizione di una Targa commemorativa nella sede del Comune e di un Convegno di studi, intitolato “Un uomo al servizio della pace” presso il Palazzo degli Studi, celebrativo della sua opera a favore della pace, soprattutto nel periodo in cui ha ricoperto l’incarico di Sottosegretario Generale delle Nazioni Unite e di Direttore dell’Ufficio dell’ONU a Ginevra. Si è trattato di due eventi inattesi, straordinari ed indimenticabili, che hanno commosso profondamente sia me che mia sorella

e che hanno senza dubbio rafforzato i legami ed il nostro amore per la meravigliosa Lanciano e per l’Abruzzo. »

L’Ambasciatore Spinelli pensa spesso all’Abruzzo?

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«Si, molto spesso. Proprio recentemente, a Natale, con mia moglie abbiamo avuto il piacere di passare alcuni giorni a casa di amici a Rocca di Mezzo. Durante il soggiorno, oltre a visitare il bellissimo centro storico della cittadina ed il Castello Piccolomini di Celano, con le sue splendide mostre artistiche ed archeologiche, abbiamo potuto ammirare i paesaggi appenninici abruzzesi che ogni volta incantano il visitatore. Il mio pensiero è andato all’Abruzzo anche per le terribili conseguenze del terremoto dell’Aquila. Fra l’altro quando sono arrivato in Messico ho saputo che l’importante pubblicazione della capitale “Mundo Internacional” intendeva dedicare un numero all’Italia. Ci siamo assicurati che la copertina dell’edizione fosse dedicata alla Basilica di Santa Maria di Collemaggio dell’Aquila. Inoltre un intero articolo riguardava il Vertice G8-G5, svoltosi nella stessa

città abruzzese, che ho ricordato anche nel mio messaggio di saluto. In tale occasione, ma anche in altre non mi stanco di ricordare la bellezza dell’Abruzzo e delle sue città, ossia di una Regione forse non sufficientemente conosciuta all’estero ma che merita indubbiamente una visita, per i suoi tesori artistici, storici e culturali, per la magnifica natura, paesaggi e stazioni turistiche, per la sua eccellente eno-gastronomia ma anche per la simpatia dei suoi abitanti e per le grandi capacità dei suoi imprenditori.»

LINO MANOCCHIA

New York:                                                               Londra:                                                                      Milano:

Lino Manocchia, Linoman98@aol.com      Emiliana Marcuccilli, emilianamarcuccilli@libero.it Alessandra Nigro alessandra.nigro@gmail.com

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