“linee programmatiche”, presentate dal Prefetto Soldà in occasione della riunione della Conferenza Provinciale Permanente che si è svolta sul tema il 30 marzo scorso, delle iniziative in atto o da attuarsi nel prossimo futuro per implementare la sicurezza stradale e ridurre il numero degli incidenti.LINEE PROGRAMMATICHE SULLA SICUREZZA STRADALE
La giornata del 30 marzo scorso dedicata ad una sessione della conferenza provinciale permanente sulla sicurezza stradale è stata l’occasione per fare insieme alle altre Istituzioni il punto sulla situazione generale di questa problematica, delle iniziative in atto, del loro stato di concertazione, al fine di tentare d’intesa il rafforzamento delle azioni comuni per migliorare sempre più la sicurezza della circolazione stradale.
Più sicurezza della circolazione stradale, infatti, vuol dire più vita, meno sofferenza e, da ultimo, meno costi sociali. Ed una vita salvata, un sinistro stradale in meno valgono senza dubbio ogni sforzo.
La conoscenza della situazione è fondamentale per intervenire. Il dato dell’incidentalità stradale con riferimento ai soli sinistri con feriti dà atto di una significativa tendenza alla riduzione degli incidenti mortali e con feriti.
Ciò fa ritenere che quanto sinora fatto va nel senso giusto – quello peraltro auspicato dal Trattato di Lisbona – questo, tuttavia, non può farci ritenere soddisfatti perché abbiamo il dovere di fare il massimo per salvare altre vite e ridurre altre sofferenze.
Per questo occorre migliorare le nostre conoscenze sulle cause degli incidenti stradali in provincia, perché un attento monitoraggio può sicuramente consentire un’ azione più efficace.
Ho invitato recentemente con una nota prefettizia le polizie locali a fornire mensilmente, su un apposito modello, i dati rilevati. Questi saranno poi aggregati con quelli dei Corpi di Polizia dello Stato per creare una banca dati dei sinistri stradali della provincia. Uno strumento, voluto dal Ministro dell’ Interno con circolare del 14 agosto scorso, che potrà essere strumento decisivo per le azioni positive che ci prefiggiamo.
Quanto alle direttrici, che, con il monitoraggio, potremo affinare per aumentare la sicurezza della circolazione stradale, ritengo che queste debbano prevedere una implementazione delle azioni coordinate di controllo, l’azione classica di polizia, affinata con un efficace coordinamento. Abbiamo già un gruppo tecnico, emanazione della Conferenza provinciale permanente che vi lavora e, al momento, com’è noto sono pubblici ogni quindici giorni, i controlli sulla velocità dei veicoli in circolazione, programmati e coordinati con le polizie locali e conoscibili – come forma deterrente – attraverso il sito della Prefettura e la stampa. Ritengo che tale positiva iniziativa vada – d’intesa – implementata-. Già per il Comune di Teramo, nell’ambito dell’iniziativa “Drug on street” stiamo concertando una estensione delle forme coordinate di controllo in atto e di cui si è detto, facendo cenno ai controlli sulla velocità, anche ad altre fenomenologie di illecito come quelle di guida sotto l’effetto di sostanze alcoliche e/o stupefacenti. Tale azione, come d’intesa, sarà concordata nel Gruppo Tecnico già citato, in Prefettura, con modalità analoghe a quelle osservate per il controllo della velocità. Propongo, pertanto, al sig. Presidente della Provincia e ai sig. Sindaci di valutare la possibilità di offrire la disponibilità ad una intesa formale analoga a quella raggiunta con il Comune di Teramo per sperimentare sin da questa prossima stagione estiva una azione coordinata di controllo tra Polizia Stradale e Polizie locali, in aggiunta a quella già in essere, pure diretta a contrastare queste pericolosissime condotte.
Detto questo sul fronte dei controlli e della vigilanza, io ritengo che sia dovere di tutte le Istituzioni programmare e concertare anche altri interventi. Uno è sicuramente quello di registrare un rinnovato e concreto impegno dei gestori della viabilità a valutare e ad intervenire sulle criticità strutturali delle strade e penso sia alla progettazione di lungo periodo degli interventi necessari, che nel breve periodo a quella indispensabile attenzione per i piccoli interventi, quasi di gestione ordinaria che possono risultare preziosi per gli obiettivi che ci prefiggiamo.
In questo senso l’esortazione anche ad un più attento utilizzo per queste finalità dei proventi derivanti delle attività sanzionatorie, come disposto dall’art. 208 del Codice della Strada.
Una ulteriore azione deterrente è quella già attuata sulla rete autostradale diretta a dare informazione in alcuni punti ad elevata criticità del livello di rischio e di pericolosità, tramite l’installazione di una specifica cartellonistica contenente informazioni di servizio per l’utente della strada.
Nel prossimo autunno, in una sessione della conferenza provinciale permanente si potrà valutare un’implementazione della iniziativa già in atto in questo senso nel mondo della scuola: l’Ufficio Scolastico provinciale in quest’ottica potrà valutare sin d’ora l’opportunità di fornire, nel rispetto dell’autonomia delle istituzioni scolastiche, indicazioni perchè le stesse valutino di prevedere tali iniziative nei p.o.f. (piani di offerta formativa).
Da ultimo la necessità di implementare l’effettività dell’azione di controllo ha portato il Ministero dell’ Interno a creare il San.a., un sistema informatizzato interattivo tra le polizie per migliorare l’efficienza e la trasparenza dei procedimenti informativi gestionali delle sanzioni amministrative comminate dalle polizie.
Su questa iniziativa ho emanato un’apposita circolare e si sono già riuniti qui in prefettura funzionari del Ministero dell’Interno e i comandanti delle polizie locali della provincia per valutare, l’avvio di questo sistema informatizzato in provincia di Teramo, tra le prime province in Italia ad adottarlo.
Eugenio Soldà