Teramo e Provincia

Teramo. Su richiesta delle OO.SS. l’Assessore regionale alle politiche del lavoro ha convocato per il 22 aprile u.s. i sindacati, l’Amministratore della Casa di Riposo “De Benedictis” di Teramo e il presidente del Consorzio Futura al fine di trovare soluzioni soddisfacenti per le lavoratrici a seguito della proclamazione dello stato di agitazione.

Su richiesta delle OO.SS. l’Assessore regionale alle politiche del lavoro ha convocato per il 22 aprile u.s. i sindacati, l’Amministratore della Casa di Riposo “De Benedictis” di Teramo e il presidente del Consorzio Futura al fine di trovare soluzioni soddisfacenti per le lavoratrici a seguito della proclamazione dello stato di agitazione.

La trattativa è stata lunga e complessa, grazie all’intervento dell’Assessore Gatti che ha di fatto appoggiato le istanze delle lavoratrici, il muro di intransigenza finora riscontrato è stato infranto determinando il sostanziale riavvicinamento delle parti.

Alle lavoratrici sono state garantite le ore di lavoro previste dal capitolato così come richiesto dalle OO.SS. reintegrando così lo stipendio di almeno € 200.

Per assicurare alle lavoratrici uno stipendio più dignitoso, inoltre, le OO.SS. hanno chiesto alla Casa di Riposo di aumentare il valore del bando di gara nel limite del 5% previsto dalla normativa di riferimento.

A tal fine, i sindacati hanno chiesto ed ottenuto dall’Assessore l’intervento per agevolare un incontro con il Commissario alla Sanità, la dottoressa Baraldi, per verificare la possibilità di rimuovere la decurtazione del 5%  – pari a 100mila euro – delle risorse destinate alla Casa di Riposo per il tasso di occupazione del posti letto accreditati dalla Regione Abruzzo.

Non si è raggiunto l’accordo, invece, sulla possibilità che le ore aggiuntive vengano svolte prioritariamente dalle n. 52 lavoratrici occupate al momento dell’indizione della gara.

Per tale ragione, è confermato lo stato di agitazione e ancor di più le OO.SS. vigileranno sul rispetto dell’accordo siglato.

Le parti si sono impegnate, pertanto, a rivedersi fra 10 giorni per sciogliere gli ultimi nodi e a tornare al tavolo regionale in caso di mancato accordo.

FP CGIL

CISL FISASCAT

UIL FPL

UGL

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