Notaresco (TE). Come mai Grasciano 2 (discarica pubblica) viene “REGALATA” per META’ ad un’AZIENDA PRIVATA? Nota di S.E.L.

Sinistra Ecologia Libertà

Come mai Grasciano 2 (discarica pubblica) viene “REGALATA” per  META’ ad un’AZIENDA PRIVATA?

La titolarità della discarica di GRASCIANO 2 deve restare al CIRSU!

In queste settimane abbiamo appreso dalla stampa che all’impianto del CIRSU si realizzerà una discarica da 500 mila tonnellate (sviluppabile del doppio) meglio conosciuta come Grasciano 2. Ma il punto non è questo ( perché una discarica a servizio del territorio serve da tempo) bensì è che  la proprietà della discarica anziché rimanere al CIRSU (società pubblica) si voglia “REGALARE” a SOGESA (49% privata).  Con questa operazione, presentata come vantaggiosa per i Comuni (tariffa bloccata per i prossimi cinque anni,  ndr),  si realizza in realtà un danno per la parte pubblica (CIRSU) a vantaggio di una società mista (SOGESA  il 49% delle quote è controllato dal gruppo DI ZIO).

Due  domande vengono spontanee :

1.  Perché i Comuni dovrebbero cedere ad una società mista (di cui detengono solo il 51% delle azioni) una discarica il cui valore di mercato è  di circa 60 milioni di euro lordi (con lo sviluppo dell’invaso fino ad 1 milione di tonnellate la cifra è di circa 120 milioni di euro lordi) ?

2.  E, nel caso si facesse ciò, dov’ è  la  quota corrispettiva che dovrebbe conferire il  socio privato che detiene il  49% di Sogesa ?

Riavere la disponibilità di una discarica può essere un vantaggio per tutti :

  • al CIRSU permetterebbe di risolvere i problemi economici (causati proprio dalla necessità di servirsi di impianti esterni molto onerosi) e tornare, come in passato, a concentrarsi sul miglioramento continuo dei servizi resi ai Comuni;
  • a Sogesa e ai suoi dipendenti, di lavorare serenamente e meglio con la garanzia di un CIRSU solido;
  • ai cittadini di pagare una TARSU equa non determinata dalle politiche speculative del mercato.

Tutto questo è realizzabile solo a condizione che del “valore” della discarica ne disponga il CIRSU. Ecco perché i Comuni hanno, nell’immediato, il DOVERE di mettere il CIRSU nelle condizioni economiche e finanziarie di poter gestire in proprio la realizzazione del progetto. Come? Intanto i comuni debitori (Roseto degli Abruzzi  e Giulianova, ndr) provvedendo al pagamento dei debiti che hanno verso il CIRSU e, se necessario, assistendo il CIRSU nelle eventuali garanzie richieste dalle banche per finanziare un progetto che, per la verità, si garantisce da solo.

Semplificando al massimo tre sono le proposte di fondo:

1.  Il Cirsu deve avere la titolarità del progetto della discarica Grasciano 2, a garanzia di eventuali speculazioni e soprattutto a tutela di una corretta e sana gestione della discarica, e per evitare aumenti sproporzionati di 4-5 volte  i costi di conferimento in discarica, che poi si traducono in aumenti della TARSU.

2.  Avviare subito la raccolta differenziata porta a porta.

3.  La politica e le amministrazioni locali devono riacquistare autorevolezza e capacità di assumersi le responsabilità (e non solo per il problema rifiuti) di scelte difficili ma obbligatorie, in quanto secondo noi, in questo caso, gli interessi della parte privata in SOGESA (DI ZIO, ndr), sono andati a prevaricare molto su quelli della parte pubblica.

Sinistra Ecologia e Libertà – Federazione di Teramo

Sinistra Ecologia e Libertà – Coordinamento Provinciale Teramo