Abruzzo

Abruzzo. “Crisi finanziaria e questione morale: anche in Abruzzo occorre che Politica e Istituzioni diano segnali significativi e strutturali di rigore e moralità”.

“Crisi finanziaria e questione morale: anche in Abruzzo occorre che Politica e Istituzioni diano segnali significativi e strutturali di rigore e moralità”.

Mauro Angelucci, Presidente di Confindustria Abruzzo, interviene così nel dibattito che in questi giorni si è acceso con maggior vigore a seguito della crisi finanziaria che ha colpito l’Europa e la zona  euro e che è andata ad aggiungersi alla fase di recessione che ha colpito nei mesi scorsi l’economia a livello globale.

“E’ importante che nel momento in cui – nel pericolo che la situazione greca possa allargarsi ad altri paesi europei- si richiedono manovre finanziarie di rigore che andranno ad incidere negativamente  sui redditi di imprese e cittadini,  anche  i nostri politici regionali e locali diano esempio di rigore e di sobrietà, tanto più in funzione delle prossime riforme in senso federalista e in una regione come l’Abruzzo, già fortemente interessata da propri gravi dissesti finanziari e di deficit di bilancio e, nel recente passato, da situazioni di scarsa  trasparenza morale.

In Abruzzo più che altrove, le imprese, già con la terribile crisi economica globale dei mesi scorsi sono state costrette ad adottare strategie improntate al risparmio e al massimo contenimento dei costi, oltre che a essere gravate dell’aumento delle aliquote fiscali (+1% IRAP) per sostenere la spesa sanitaria regionale .

Allo stesso  modo famiglie e cittadini hanno pagato duramente tale crisi con serie situazioni di disagio sociale e occupazionale, oltre che di aumento del carico fiscale, sempre pro spesa sanitaria.

Il tutto, in termini macro economici e con reazione a catena, con una drastica riduzione di PIL, tasso di occupazione, capacità reddituale, disponibilità finanziaria, livello dei consumi.

Non è pensabile, quindi, che anche politica e istituzioni in tutte le loro ampie articolazioni  non diano chiari segnali di rigore e di contenimento della spesa attraverso iniziative significative e responsabili.

Tale necessità, peraltro, non è richiesta solo quale risposta occasionale legata al particolare momento storico, ma va intesa quale vera strategia politica orientata al risanamento finanziario e morale.

In tal senso, al di la di segnali simbolici ma pur sempre importanti che la politica potrebbe dare rispetto alle situazioni di sofferenza sociale in essere,  Confindustria Abruzzo, da tempo, richiede con forza interventi strutturali volti a contenere i costi della politica e a razionalizzare e migliorare la macchina amministrativa a beneficio di imprese e cittadini: riforma strutturale del sistema sanitario, drastica riduzione degli enti strumentali e dell’apparato amministrativo, sarebbero importanti riforme che in Abruzzo darebbero risposte concrete alle richieste ormai non più rinviabili di riduzione della spesa pubblica oltre che alle richieste di investimenti delle risorse liberate, necessari per far ripartire l’economia così da tenere sotto controllo e in equilibrio, a livello regionale,  il rapporto PIL/debito pubblico.”

“La politica -conclude Mauro Angelucci- deve essere capace di rinunciare ai suoi costosi centri di potere a beneficio della collettività e del rigore istituzionale: lo impone la situazione di drammatica crisi finanziaria e il rischio che venga meno la coesione sociale nel territorio. E’ necessario che tutti, imprese, lavoratori e istituzioni facciano fronte comune alla crisi con comportamenti rigorosi e eticamente irreprensibili: non è più pensabile che mentre cittadini e imprese sono costrette a stringere la cinghia la politica non adotti i comportamenti conseguenti e i necessari provvedimenti da tempo attesi.“

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