Teramo e Provincia

Teramo. allarme abusivismo nei settori dell’acconciatura e dell’estetica. La Cna di Teramo lancia una campagna di sensibilizzazione e attiva un numero verde per contrastare il lavoro nero.

allarme abusivismo nei settori dell’acconciatura e dell’estetica. La Cna di Teramo lancia una campagna di sensibilizzazione e attiva un numero verde per contrastare il lavoro nero.

Allarme in provincia di Teramo per la preoccupante crescita di abusivi nei settori dell’acconciatura e dell’estetica. Il dilagare del fenomeno, è segnalato dal settore Cna Benessere e Sanità. «Il nostro comparto- afferma Elvira Di Giuseppe, Presidente di CNA Benessere e Sanità- è continuamente minato dalla presenza di abusivi che lavorano in casa propria o a domicilio. Abbiamo deciso di intervenire, non solo per tutelare coloro che operano nel pieno rispetto delle regole, ma anche gli stessi consumatori». I professionisti Cna intendono infatti informare sui rischi che si incorrono rivolgendosi agli abusivi. «Chi sceglie gli abusivi- continua Elvira Di Giuseppe- può andare incontro a rischi per la propria salute. Molti trattamenti vengono eseguiti con prodotti di scarsa qualità che causano spesso malattie della pelle . In tal caso, i consumatori non potrebbero neanche ottenere garanzie o rimborsi per i danni subiti». Per tentare di arginare il problema, Cna lancia una forte campagna di sensibilizzazione con l’obiettivo di porre all’attenzione dei consumatori l’importanza di rivolgersi a professionisti capaci e in regola. Tra le iniziative mirate ad arginare il preoccupante fenomeno, l’attivazione, a partire dal 3 maggio, del numero verde 800.589676, numero a cui si potranno segnalare lavoratori abusivi o danni subiti dagli stessi. Oltre al numero verde, la CNA ha realizzato una campagna di comunicazione integrata, coinvolgendo anche l’Università degli Studi di Teramo. Un gruppo di studenti della Facoltà di Scienze della Comunicazione guidato dal Prof. Stefano Traini, ha infatti progettato e realizzato degli spot televisivi contro l’abusivismo. Il miglior lavoro andrà in onda su emittenti televisive locali e sarà premiato dai vertici CNA con una borsa di studio, all’interno del convegno “Non aiutare il lavoro sommerso: Scegli di stare alla luce”, che si svolgerà lunedì 3 maggio alle ore 15.00 presso la sala convegni della CNA di Teramo. Lo spot televisivo farà anche da apertura e da chiusura ad un altro progetto Cna rivolto al piccolo schermo. Si tratta di una trasmissione televisiva dal titolo: “CNA Benessere e Sanità. I professionisti”, che andrà in onda sull’emittente televisiva locale Teleponte a partire dal mese di maggio. La trasmissione, ideata da Ketty Ferrante e da Mariarita Piersanti e realizzata dall’Agenzia di comunicazione “Prodeo”, farà da vetrina ai professionisti Cna del settore estetica e benessere, i quali avranno modo di mostrare la propria attività svolta nel pieno rispetto delle regole, nonché la professionalità, il talento e la passione per il proprio lavoro . «Chi decide di aprire un’attività in questo settore –interviene il direttore provinciale CNA, Gloriano Lanciotti- ricorre a costi elevati sia per l’apertura di un negozio, sia per tenersi al passo con la formazione necessaria. Formazione che per le nostre imprese è una costante e che sempre più spesso vede collaborazioni anche con medici. Con il lavoro irregolare, invece, gli abusivi non pagano i tributi dovuti, non rispettano le norme igienico-sanitarie previste dalla legge a tutela del consumatore, ed è chiaro che se si riuscisse a ridurre la concorrenza sleale provocata dal fenomeno del lavoro nero, anche grazie alle segnalazioni degli operatori e dei cittadini, le imprese avrebbero maggiori possibilità di ridurre le tariffe e di assumere giovani e apprendisti». E’ importante ricordare ai cittadini i rischi che corrono sul piano igienico-sanitario quando si rivolgono a strutture non autorizzate che non hanno i requisiti fondamentali per garantire la sicurezza e la salute dei loro clienti”. Spesso per risparmiare qualche euro si sottovalutano infatti i rischi che si corrono affidandosi ad operatori improvvisati e non qualificati. Le strutture estetiche abilitate devono rispettare severissimi criteri imposti dalle leggi sanitarie, finalizzati ad evitare i rischi di contagio infettivo o l’utilizzo di prodotti cosmetici o apparecchiature non idonei che possono causare pericolose conseguenze. “Come associazione – termina Lanciotti- riteniamo che questa concorrenza sleale sia insostenibile per le aziende in regola e invitiamo quindi le autorità competenti ad un maggiore controllo per estirpare definitivamente questo fenomeno”.


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