Teramo e Provincia

Teramo. CON UN SEMINARIO SULL’AGRICOLTURA BLU SI CONCLUDONO LE INIZIATIVE SULLA BIODIVERSITÀ

CON UN SEMINARIO SULL’AGRICOLTURA BLU SI CONCLUDONO LE INIZIATIVE SULLA BIODIVERSITÀ

Teramo, 26 maggio 2010 Giovedì 27 maggio, alle ore 9.00, nell’Aula B della Facoltà di Agraria a Mosciano Sant’Angelo, si terrà un seminario dal titolo Agricoltura Blu, la via italiana dell’Agricoltura Conservativa, argomento di cui il Centro di ricerca in Agronomia e produzioni vegetali dell’Università di Teramo è leader scientifico, in Italia e nel mondo, insieme alla FAO.

Organizzata dal gruppo studentesco Saturno e dall’associazione culturale MIU dell’Università di Teramo, in collaborazione con i docenti della Facoltà di Agraria, l’iniziativa conclude un ciclo di tre seminari dedicati ai valori culturali e scientifici della biodiversità.

Dopo i saluti del rettore Rita Tranquilli Leali e del preside della Facoltà di Agraria Dino Mastrocola, il prorettore alla Ricerca Michele Pisante introdurrà i lavori illustrando il rapporto tra agricoltura e cambiamenti climatici, con i rischi, le sfide e le opportunità connesse.

Seguiranno gli interventi di Giuseppe Elias, presidente dell’Associazione Italiana per la Gestione Agronomica e Conservativa del Suolo (AIGACoS); di Barbara Lazzaro, dirigente del Servizio politiche agroambientali della Regione Veneto; di Rodolfo Santilocchi, preside della Facoltà di Agraria dell’Università Politecnica delle Marche; di Fabio Stagnari, ricercatore dell’Università degli Studi di Teramo. Concluderà i lavori Mauro Febbo, componente la Giunta Regionale d’Abruzzo con delega alle Politiche agroalimentari.

«Agricoltura Blu ha spiegato Michele Pisante significa incorporare carbonio organico nel suolo agrario e ridurre le emissioni di CO2 nell`atmosfera; significa salvaguardia delle risorse naturali, riduzione del fabbisogno irriguo per le colture e, nel tempo, incremento della sostanza organica nel terreno, quindi fertilità agronomica, riduzione di fertilizzanti e agrofarmaci».

«Coltivare per il mercato producendo ambiente – ha sottoloineato Michele Pisante, prorettore alla ricerca dell’Università di Teramo – rappresenta oggi l`agricoltura più evoluta. Già alla fine degli anni Novanta l’ Associazione Italiana per la Gestione Agronomica e Conservativa del Suolo, per favorire una migliore e conforme percezione del sistema di produzione, ha promosso la diffusione e l’adozione del nuovo modello di gestione produttiva introducendo anche una nuova terminologia: Agricoltura Blu, per sottolineare l’importanza particolare dell’acqua sul delicato equilibrio che l’agricoltura riveste nei riguardi dell’ambiente e contrassegnare un marchio di produzione riconoscibile nella complessa filiera agro-alimentare».

I principi propri e la terminologia appropriata dell’Agricoltura Blu sono ampiamente riportati, spiegati, illustrati e documentati da Michele Pisante nel volume edito nel 2007 dal Gruppo editoriale Il Sole24 Ore dal titolo Agricoltura Blu. La via italiana dell’agricoltura conservativa. Principi, tecnologie e metodi per una produzione sostenibile.

«I principi tracciati nel volume – ha aggiunto Pisante – sono stati riconosciuti a livello comunitario (Comunità Europee, 2009) e ora si tratta di renderli applicabili a livello nazionale, regionale e locale, attraverso misure dedicate a queste nuove opportunità che si generano a livello globale».

image_pdfimage_print
Condividi:

Leave a Comment

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

*

Controllo anti spam: * Time limit is exhausted. Please reload CAPTCHA.