Teramo e Provincia

Teramo. QUALI PROSPETTIVE PER I DIPENDENTI E PER I PRECARI?

Teramo, 12 maggio 2010

Agli organi di stampa

e, p.c.     Al Prefetto di Teramo

Al Presidente Provincia

Alla Giunta provinciale

Ai capigruppo consiglio provinciale

COMUNICATO STAMPA

QUALI PROSPETTIVE PER I DIPENDENTI E PER I PRECARI?

Le dichiarazioni rilasciate a mezzo stampa dal Presidente della Provincia di Teramo e dall’Assessore al Personale sono offensive e irriverenti per i lavoratori e appare del tutto evidente che non abbiano affatto le idee chiare sulla società in house.

Il balletto di numeri apparso sulla stampa rivela poca conoscenza della realtà dei fatti ed è inaccettabile che certe decisioni vengano apprese solo dagli organismi di stampa denotando la profonda mancanza di rispetto per i lavoratori e  per le OO.SS.

È vergognoso, poi, che l’Assessore al Personale ironizzi su una questione così importante per i lavoratori.

Le scriventi OO.SS. ritengono che la società in house non sia la soluzione per i precari perché i servizi da esternalizzare rappresentano una funzione essenziale che non può essere privatizzata – così stabiliscono i numerosi pareri dell’Unione Province Italiane e del segretario generale del Ministero della Funzione Pubblica – specie nell’ottica del Governo di potenziare i Centri per l’Impiego addirittura affidando loro la gestione degli ammortizzatori sociali (Patto Scaiola-Brunetta).

Si legge che la società venga costituita per risolvere il problema dei precari attuali e per migliorare l’efficacia e l’efficienza dei servizi.

Stabilizzare i precari significa risparmiare in termini economici e di competenze già maturate e strutturate. Riguardo all’efficienza e all’efficacia, si ricorda, a titolo di esempio, all’Amministrazione che l’eccellenza dei Centri per l’Impiego di Teramo è stata riconosciuta anche a livello nazionale.

La società non produce nessun risparmio. Maggiori costi graveranno sulla collettività perché è necessario pagare l’IVA sui servizi affidati e perché si applicherebbe un Contratto Collettivo più costoso.

Vale la pena mettere in campo questa nuova società per non risolvere i problemi che sostengono di avere?

Riguardo al numero elevato dei precari, certamente non imputabile a questa Amministrazione, la risposta che però è stata data da quella attuale è la creazione di una nuova schiera fatta di stagisti e tirocinanti. Si ricorda, a tal proposito che già dal giorno successivo all’insediamento, la Provincia ha stipulato un tempo determinato a 36 mesi quando a quelli storici “concesse” la proroga di soli 6 mesi.

E il personale dipendente dell’Ente? Che succederebbe se i servizi venissero esternalizzati? Verrebbero comandati in una società privata?

Le scriventi OO.SS., infine, denunciando la mancata attivazione degli strumenti partecipativi (informazione preventiva), la mancanza di risposte alle proposte formulate dalle scriventi e il tentativo di scavalcarle, comunicano l’intenzione di valutare l’avvio della pratica per la denuncia per comportamento antisindacale.

Le OO.SS. comunicano che, contestualmente, metteranno in campo tutte le azioni di contrasto e tutte le forme eclatanti di manifestazioni per evitare la perdita del posto di lavoro dei precari, lo svilimento delle funzioni pubbliche e il detrimento della dignità dei dipendenti.

FP CGIL FP CISL UIL FPL
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