Abruzzo. Intervista al neo-presidente Marcello Zaccagnini del Confidi Abruzzo

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Intervista al neo-presidente Marcello Zaccagnini del Confidi Abruzzo

di Gianluigi Mucciaccio

PESCARA, 25 giugno ’10 – A tu per tu con Marcello Zaccagnini, (foto, al centro) neo-presidente del

Consorzio Fidi (Confidi Abruzzo) che, a partire dallo scorso mese di maggio, ha il compito, certamente impegnativo, di tracciare, come un capitano di lungo corso, la rotta della Cooperativa di Garanzia nel mare magnum di Basilea 3 e del nuovo sistema di intermediazione finanziario dettato dall’art. 107 TUB che si sta, gradualmente, delineando.

Quali sono, attualmente, i vantaggi che il “Confidi Abruzzo” consente ai Soci?

«Il “Confidi Abruzzo” è una società Cooperativa di Garanzia


basata sui principi di mutualità e senza fine di lucro. Realizza un’attività di supporto alle PMI (Piccole e Medie industrie) nella gestione dei loro rapporti col sistema bancario alle migliori condizioni di mercato ed assistendole anche nella ricerca del giusto finanziamento. Nel Confidi il socio trova un partner qualificato e disponibile. I fondi consortili testimoniano la nostra sensibilità e ci permettono di operare con l’autonomia necessaria, rappresentando l’interesse di più di settecento imprese.»

Per le imprese della nostra Regione saranno più facili l’accesso al credito a tassi più competitivi?

«Non credo. Sono dell’avviso che, in questo particolare frangente economico, il territorio abruzzese sia caratterizzato da alcuni comparti che stanno pagando uno scotto molto pesante.»

Qual è la situazione per le imprese e i Confidi in Abruzzo?

«Negli ultimi mesi l’attività del nostro Comitato esecutivo ha registrato una contrazione del credito unitariamente a una maggiore selettività delle domande da parte delle banche, soprattutto per quanto riguarda la gestione di rischio. A una riduzione del credito si sono affiancate verifiche più stringenti per le imprese abruzzesi.»

Che funzione ha l’art. 107 del Tub (Testo Unico Bancario)?

«La Banca d’Italia ha emanato la normativa secondaria che obbliga i Confidi più importanti che rispettano determinati requisiti patrimoniali e di volume di attività finanziaria.»

Che cosa ci si aspetta da parte delle istituzioni, in primis dalla Regione Abruzzo, per quanto concerne la valorizzazione del ruolo dei Confidi?

«La novità legislativa regionale, in itinere, stabilisce una soglia minima di valori ed efficienza, che noi, tuttavia, già possediamo. La Legge dell’Assessore regionale Alfredo Castiglione è sicuramente necessaria, tuttavia, deve consentire il rispetto dei tempi necessari per i processi di razionalizzazione, consentendo soluzioni organizzative che, con collaborazioni a livello di sistema, pubblico e privato, consentano l’arrivo a modelli, procedure e competenze accessibili a costi auspicabilmente ragionevoli. In tal senso, mi aspetto misure di sostegno, magari anche a scadenza volti a rafforzare, temporaneamente, il patrimonio dei Confidi in presenza di percorsi di razionalizzazione, riorganizzazione ed efficienza della propria attività consentendo, nel contempo, un indifferibile rilancio del nostro settore imprenditoriale.»

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