L’Aquila. L’UNICO CHE SPARA E’ BERLUSCONI. Nota di Maurizio Acerbo

Maurizio Acerbo

L’UNICO CHE SPARA E’ BERLUSCONI

Gli aquilani hanno manifestato in questi mesi con le carriole non con
i fucili.

All’Aquila non si sente in giro odore di polvere da sparo, ma in
compenso sono ancor ben visibili i cumuli di macerie che non pare si
siano accorte dei proclami del ministro Prestigiacomo.

L’unico che spara è il Presidente del Consiglio e lo fa offendendo
in primo luogo le famiglie delle vittime e una comunità intera.

La battuta di Berlusconi rientra nell’ormai abituale e sistematica
azione di delegittimazione della magistratura e suona
offensiva e derisoria nei confronti di chi ha perso i propri
cari e ha tutto il diritto di chiedere verità e giustizia.

E’ evidente che Berlusconi e Bertolaso giocano la carta del
vittimismo e del polverone mediatico per occultare l’impatto
sull’opinione pubblica delle indagini sulla “cricca” e per
giustificare le magagne sempre più evidenti della gestione
del post-terremoto.

Tra poco ci diranno che la ricostruzione non parte per colpa
dei giudici comunisti!

Maurizio Acerbo, consigliere regionale PRC