Sulla mancata partecipazione di molti direttori di televisioni all’Aquila
Vergognosa la mancata presenza all’Aquila di molti direttori di televisioni delle reti pubbliche, Tg1 e Tg2, e private Mediaset, in occasione della visita nella “zona rossa” all’Aquila.
Eppure nei mesi scorsi le suddette televisioni erano puntualmente e ossessivamente presenti durante le passerelle mediatiche che Berlusconi e i suoi ministri facevano in preparazione, a fini propagandistici, delle elezioni amministrative.
Non è che una conferma del conflitto grave di interessi tra Berlusconi e lo Stato italiano; ma quello che più preoccupa è l’ulteriore segnale che è stato imboccata in un’ulteriore pericolosa deriva antidemocratica e liberticida, che rischia di instaurare nel nostro paese un regime autoritario, dalle forme nuove e dalle sembianze mistificanti e ingannatrici, tali da consentire a Berlusconi di usare la parola libertà per il suo movimento politico i cui atti concreti si ispirano alle peggiori tradizioni reazionarie e autoritarie.
Il Presidente del Gruppo dei Comunisti Italiani
Antonio Saia