Abruzzo

L’Aquila. Terremoto all’Aquila e riunione commissione grandi rischi

Terremoto all’Aquila e riunione commissione grandi rischi

I vertici della Protezione Civile ed i componenti della Commissione Grandi rischi, che il 31 marzo del 2009, qualche giorno prima del tragico terremoto del 6 aprile a L’Aquila, si sono riuniti a L’Aquila per valutare la portata dello sciame sismico che da mesi stava colpendo la città e angosciando gli aquilani, sono indagati dalla Procura della Repubblica de L’Aquila per omicidio colposo.

Nonostante le continue e forti scosse e la crescente preoccupazione degli studenti e degli aquilani, la Commissione liquidò lo sciame sismico come un evento ordinario che non avrebbe comportato rischi per la popolazione.

Concluse la riunione tranquillizzando tutti! Pochi giorni dopo, la tragedia! Ora, la Procura della repubblica ipotizza che ci fu mancato allarme. “In quella riunione poteva essere dato un allarme che almeno lasciasse la libertà ai cittadini di decidere cosa fare”.

I Comunisti Italiani, in una conferenza stampa a L’Aquila con il segretario nazionale Oliviero Diliberto, furono i primi, nell’immediatezza del devastante sisma, a denunciare lo spaventoso comportamento della Commissione Grandi rischi “come si è potuto liquidare con stupefacente ed inquietante superficialità quanto stava accadendo da mesi a L’Aquila?

Quante vite si sarebbero salvate se la Commissione avesse fatto semplicemente i suo dovere: valutare con serietà la gravità dello sciame sismico ed allertare la città sui possibili rischi?”.

Una dimostrazione di cinica incuria a cui si è accompagnata nei mesi successivi lo spettacolo disgustoso di un presidente del Consiglio che utilizzava strumentalmente il terremoto per finalità biecamente propagandistiche”.

Partito dei Comunisti Italiani

Il segretario regionale

Antonio Macera
Pescara 4 giugno 2010

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