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Mondiali. Mondiali di calcio, oggi il fischio d’inizio. Parliamo di Sudafrica, ma “in bianco e nero”

Mondiali di calcio, oggi il fischio d’inizio. Parliamo di Sudafrica, ma “in bianco e nero”

11/06/2010. Fischio d’inizio, oggi pomeriggio alle 16,00, dei Mondiali di calcio sudafricani.

Si comincia con Sudafrica-Messico.

Abbiamo parlato del Paese africano con Marco Buemi, autore del libro (foto e testi) SUDAFRICA IN BIANCO E NERO.

La bibliografia in italiano sul Sudafrica è decisamente limitata e Sudafrica in bianco e nero arriva a colmare un grande vuoto, in una fase storica centrale per il Paese africano, due decenni dopo la fine dell’apartheid e alla vigilia dei mondiali di calcio mai organizzati in Africa. Come descrivere questo progetto e come è nato?

Il progetto è nato dopo aver percorso 7.000 chilometri lungo il Paese da nord a sud e da est a ovest, ma soprattutto dopo aver passato diversi giorni nella township di Soweto, acronimo per South West Township, la più grande township del Sudafrica, popolata da circa quattro milioni di abitanti, sorta come ghetto dormitorio per i sudafricani neri chiamati a lavorare per i bianchi a Johannesburg nelle miniere d’oro. Questa città-quartiere ha rappresentato la separazione tra bianchi e neri imposta dall’apartheid, ed è ancora oggi il luogo simbolo della segregazione razziale. Quest’anno, in occasione dei mondiali di calcio, il Sudafrica tornerà sotto gli occhi dei media e questo potrà essere un momento positivo in cui tornare a sensibilizzare l’opinione pubblica su tutte le questioni sociali ancora aperte che rimarranno offuscate rispetto al rumore che accompagnerà il campionato.

Perché la scelta di un libro parte testi e parte fotografico?

Sudafrica in bianco e nero nasce dall’idea di voler descrivere un Paese ricco di contraddizioni attraverso un percorso scritto fatto di testi asciutti ma essenziali, che riporta tutte le questioni nazionali di rilevante attualità quali sicurezza, apartheid, convivenza,calcio e rugby, cultura,salute, economia, lavoro, diritti umani, e un percorso fotografico monocromatico di contrasto tra bianco e nero che richiama il periodo buio dell’apartheid.

Vent’anni dopo la fine dell’apartheid, che cosa è cambiato oggi in Sudafrica e cosa, invece, si ostina a non cambiare?

Oggi in Sudafrica i princìpi di uguaglianza sono ben sanciti sulla carta e tutte le leggi si richiamano alle pari opportunità, garantendo tutti i diritti fondamentali. Ma dal 1994, data in cui ci furono le prime elezioni democratiche, a oggi, possiamo dire che sedici anni sono pochi per cambiare un Paese e i meccanismi che lo hanno governato per più di quarant’anni.

Il testo completo dell’intervista è disponibile sul portale e può essere ripreso liberamente citando la fonte ©Infinito edizioni 2010

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