In riferimento alla notizia apparsa sulla stampa in data odierna riguardo l’attivazione dell’”accordo anti-incidenti” sottoscritto dal Prefetto di Teramo, il Procuratore della Repubblica di Teramo e il Direttore Generale della ASL di Teramo, le scriventi leggono che si prevede che l’accertamento sanitario verrà affidato al servizio di emergenza del 118 della ASL di Teramo.
Qualche Amministratore ha fatto i conti senza l’oste!
Proprio nella mattinata di martedì scorso, il Responsabile del Dipartimento delle Assistenza Territoriale della ASL di Teramo in occasione di una riunione con le scriventi OO.SS. ha illustrato a grandi linee il progetto che i sindacati hanno giudicato non realizzabile in quanto i presidi non sono dotati di locali sanitari idonei agli accertamenti, non sono compiti rientranti nel profilo professionale e che, comunque, sarebbe stato opportuno e necessario convocare gli operatori del 118 per concordare tempi e modi di intervento.
Il tutto non senza aver risolto prima le problematiche operative e le pendenze economiche e legali con i medici del 118.
Oggi si chiede la collaborazione di coloro che sono stati costretti, attraverso le scriventi OO.SS. ad inoltrare un esposto alla Procura della Repubblica di Teramo e a promuovere ricorsi in Tribunale – dopo che per mesi l’azienda ha disertato tutti i tentativi di conciliazione – perché da luglio del 2009, a seguito di una decisione ingiustificata e unilaterale, non percepiscono l’indennità di rischio pari a più di € 800.
A ciò si aggiunge e si ricorda il mancato pagamento degli straordinari da novembre 2008.
La ASL di Teramo si è venduta un progetto prima di condividerlo, sapendo che chi lo deve fare non è obbligato a farlo. Gli viene così imposto al di fuori delle regole e per fare beneficenza con gli stipendi dei medici del 118.
A dimostrazione della volontà di continuare a collaborare per il bene dei cittadini, le scriventi sono disponibili a incontrare il Direttore Generale della ASL di Teramo e il Responsabile dell’AST per concordare le modalità operative e contrattuali del progetto.
Non si accetteranno richieste di collaborazione prima di tale incontro e tanto meno si accetteranno imposizioni su prestazioni che non attengono il rapporto di lavoro.
