Abruzzo. Agli abruzzesi primo posto per consumo cibo

Agli abruzzesi primo posto per consumo cibo

Ciampoli: segno di tradizione alimentare e bisogno di sicurezza

“Ricoprire il primo posto tra le regioni italiane per l’acquisto di prodotti alimentari è un segno evidente dell’importanza che il popolo abruzzese dà all’alimentazione”. E’ il commento di Simone Ciampoli, direttore Coldiretti Abruzzo, in riferimento all’analisi sui consumi 2009 effettuata dalla Confederazione nazionale sulla base dei dati Istat sui consumi 009. L’analisi attribuisce alle famiglie abruzzesi una spesa per la tavola del 40% in più di quelle trentine per posizionarsi al top della classifica italiana con 530 euro al mese per il solo acquisto di alimenti e bevande. “Segno che le difficoltà economiche e la crisi in corso non frenano il bisogno di una alimentazione corretta” sottolinea Ciampoli, che ricorda che la spesa media mensile per famiglia italiana è stata stimata di 461 euro al mese “inoltre, la Coldiretti sta promuovendo in Abruzzo una solida opera di sensibilizzazione, soprattutto a partire dalle scuole dove abbiamo intrapreso numerosi progetti di educazione alimentare”.

In merito ai risultati generali dell’ analisi sui consumi, la Coldiretti sottolinea che in Italia la tavola è una componente importante della spesa familiare della quale assorbe in media ben il 18,9 per cento delle risorse ed è la prima voce di spesa nelle regioni del sud (Campania, Calabria, Basilicata e Puglia) e seconda dopo l’abitazione in tutte le altre. La situazione – precisa l’organizzazione – varia tuttavia notevolmente da Nord a Sud nelle diverse regioni, dall’importo minimo di 381 euro al mese in Trentino Alto Adige, 394 in Valle d’Aosta, 398 in Friuli Venezia Giulia, 412 in Basilicata, 420 in Sicilia, 426 in Sardegna, 440 in Calabria, 442 in Emilia Romagna, 445 in Toscana, 446 in Veneto, 470 in Liguria e Lombardia, 476 in Piemonte, 478 in Puglia, 479 in Molise, 482 nelle Marche, 485 nel Lazio, 502 in Umbria e Campania e, come si diceva, 530 in Abruzzo. In media la maggiore percentuale della spesa è destinata all’acquisto nell’ordine di carne, frutta e ortaggi, pane e pasta, latte e formaggi, bevande, pesce, zucche e caffè.

Nonostante le difficoltà economiche quasi nove italiani su dieci (87 per cento) non rinunciano alla qualità della spesa alimentare secondo l’analisi della Coldiretti sui dati Istat sui consumi dei cittadini nel 2009. La percentuale di famiglie – rileva la Coldiretti – che ha dichiarato di aver diminuito nel 2009 la quantita’ e/o la qualita’ dei prodotti alimentari acquistati rispetto all’anno precedente e’ pari al 35,6% e, tra questi, il 63% ha dichiarato di aver diminuito solo la quantita’, mentre solo il 15% di aver ridotto, oltre alla quantita’, anche la qualita’. La ricerca della qualità dei prodotti alimentari rimane una priorità anche in periodi di crisi, per effetto della necessità di garantirsi cibi sicuri di fronte al ripetersi degli scandali alimentari. L’ultimo esempio è quello della mozzarella blu contaminata prodotta in Germania e venduta in tutta Europa con nomi italiani a prezzi bassi nei discount alimentari.

“Solo la settimana scorsa, 150 imprenditori agricoli abruzzesi si sono recati a presidiare il valico del Brennero e il porto anconitano nella mobilitazione nazionale Coldiretti per garantire a tutti il diritto all’informazione sui cibi che si acquistano ed impedire che venga spacciato come Made in Italy” conclude Ciampoli “si deve evitare che dall’estero arrivino, anche in Abruzzo, prodotti di bassa qualità con marchi che richiamano realtà regionali e italiane a danno della nostra agricoltura e dei nostri consumatori”.

SPESA A TAVOLA DELLE FAMIGLIE PER REGIONE EURO/MESE

Regione Euro
Abruzzo 530
Campania 502
Umbria 502
Lazio 485
Marche 482
Molise 479
Puglia 478
Piemonte 476
Lombardia 470
Liguria 470
Italia 461
Veneto 446
Toscana 445
Emilia-Romagna 442
Calabria 440
Sardegna 426
Sicilia 420
Basilicata 412
Friuli-Venezia Giulia 398
Val d’Aosta 394
Trentino-Alto Adige 381

Fonte: Elaborazione Coldiretti su dai Istat 2009