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Abruzzo. ARRESTO CASALESI SMENTISCE ATTEGGIAMENTO PDL

ARRESTO CASALESI SMENTISCE ATTEGGIAMENTO PDL

Nel congratularmi con la Guardia di Finanza non posso evitare di ricordare che quanto scoperto dagli inquirenti costituisce la migliore risposta alle corbellerie del senatore Pastore.

L’autorevole esponente del PDL abruzzese, membro tra l’altro della commissione antimafia, dichiarava lo scorso 12 giugno dopo che erano già emerse da tempo tutte le vicende della “cricca” che sulle infiltrazioni mafiose si stava creando “un gran polverone”.

Preannunciava una sua lettera al presidente della commissione antimafia  Pisanu per chiedere che si ponesse fine a queste voci.

Dall’alto della poltrona su cui sonnecchia in attesa degli ordini di Berlusconi il senatore sentenziava che “Certamente non è così, non c’è nessun elemento”.

Credo che il senatore Pastore debba delle scuse agli abruzzesi e agli aquilani e dovrebbe esaminare seriamente l’ipotesi di sue dimissioni da componente della commissione antimafia considerata la manifesta incompetenza di cui ha dato prova.

Sottolineo questo episodio, ma l’elenco delle dichiarazioni di esponenti locali e nazionali del PDL potrebbe essere interminabile, perché l’ atteggiamento di servilismo della classe dirigente del PDL abruzzese costituisce il principale ostacolo alla rinascita dell’Aquila e dell’Abruzzo.

Questo esercito di cooptati dall’alto diffonde cloroformio e rassicurazioni da mesi su qualsiasi tema che possa risultare scomodo ai vertici del loro partito-governo, mentre avrebbero il dovere di porsi alla testa della cittadinanza aquilana nella difesa del diritto alla ricostruzione.

Maurizio Acerbo, consigliere regionale PRC

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