Abruzzo

Abruzzo. il V.P. Di Pangrazio, i Consiglieri Ruffini e Caramanico su “Norme sull’attività edilizia nella Regione Abruzzo”.

il V.P. Di Pangrazio, i Consiglieri Ruffini e Caramanico su “Norme sull’attività edilizia nella Regione Abruzzo”.

Dopo aver richiesto le audizioni dei Comuni, Province e Associazioni  che si terranno nel corso della prossima II° Commissione consiliare Enti Locali, fissata per il 2 agosto 2010, il Vicepresidente Di Pangrazio, Ruffini e Caramanico, ritengono utile apportare alcune modifiche alla proposta di Legge Regionale sull’attività edilizia attualmente in discussione .Tali modifiche tendono ad evitare che si costruisca fuori dai criteri che salvano la bellezza del nostro territorio regionale.

La parte riguardante la “Tutela e trasformazione dei suoli agricoli” deve essere modificata specificando e prevedendo la pianificazione di queste zone in base alla carta di uso del suolo, destinando esclusivamente ai coltivatori del fondo la possibilità di utilizzo di tali zone ai fini residenziali, permettendo a loro il recupero di fabbricati esistenti per l’ammodernamento e miglioramento energetico degli stessi.

Sempre nei suoli agricoli vanno individuate zone rurali e semirurali dove, con indici di bassa edificabilità, possono essere consentiti interventi specifici ed occasionali solo su parti di territori che hanno perso la vocazione agricola.

Nel Titolo VIII “Utilizzo ai fini abitativi dei sottotetti”la denominazione deve essere modificata in “Recupero ai fini abitativi”, allo scopo di stabilire il concetto di riuso e consentire così di riconvertire una parte del fabbricato. Le parti del fabbricato recuperate e riutilizzate devono garantire il rispetto delle norme sulla sicurezza sismica e gli standards urbanistici.

I commi dell’articolo di riferimento del Titolo VIII vanno totalmente modificati assicurando la presenza degli strumenti urbanistici, dei parcheggi e soprattutto la garanzia tecnico-scientifica di stabilità dell’edificio rispetto al nuovo utilizzo del sottotetto.

Devono altresì essere garantiti i requisiti minimi indispensabili relativi alla illuminazione, altezza del solaio, contenimento energetico e solubilità dell’ambiente abitativo.

Il vicepresidente Di Pangrazio, Ruffini e Caramanico ribadiscono inoltre che la normativa sull’attività edilizia deve necessariamente essere condivisa da Comuni, Province ed Associazioni, al fine di giungere alla stesura di un testo definitivo che migliori razionalmente l’uso del territorio non permettendo a nessuno l’uso indiscriminato del suolo e garantendo la qualità dell’abitazioni.

“Il Pd -continua DI Pangrazio- vigilirà affinchè si eviti la cementificazione dell’Abruzzo e si pervenga ad una normativa che disciplini in maniera razionale ed equilibrata l’utilizzo del territorio”

L’Aquila, sabato 31 luglio 2010

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