Abruzzo

L’Aquila. Terremoto, Berlusconi: ricostruzione dell’Aquila alla Protezione Civile

Terremoto, Berlusconi: ricostruzione dell’Aquila alla Protezione Civile

Legambiente:

“Decisione grave e fuorviante. Necessari finanziamenti non procedure d’emergenza.

Agli aquilani è stata consegnata una macchina senza benzina”

Una decisione grave e fuorviante. Così il presidente di Legambiente, Vittorio Cogliati Dezza, definisce l’annuncio del presidente del Consiglio sulla ricostruzione de L’Aquila, che Berlusconi avrebbe deciso di riaffidare alla Protezione Civile.

«L’Abruzzo ha bisogno di finanziamenti e di normalità, non di commissari e di procedure straordinarie – commenta Cogliati Dezza -. E’ stato già ampiamente dimostrato come le procedure d’emergenza, protratte troppo a lungo o applicate in contesti che non sono di competenza della Protezione Civile, bypassando le leggi normalmente in vigore, rappresentano soltanto un male per il Paese. Il modello da seguire è quello applicato per la gestione del post terremoto umbro-marchigiano. Il ruolo degli enti locali e la condivisione dei progetti da parte della popolazione è assolutamente fondamentale nella ricostruzione. Più i centri decisionali si allontanano dal territorio, più spiragli si aprono per il malaffare».

«Abbiamo già denunciato nei mesi scorsi, i pesanti ritardi nell’opera di ricostruzione – aggiunge Angelo Di Matteo, presidente di Legambiente Abruzzo -. E’ scandaloso che il centro dell’Aquila sia off-limits, con migliaia di cittadini ancora costretti a rimanere lontani dalle proprie abitazioni. La ricostruzione finora è stata un bluff perché sono mancati i fondi. E’ stata messa in mano agli aquilani una macchina senza benzina. Non è il caso di cambiare pilota ma di riempire il serbatoio».

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