Roseto degli Abruzzi. Russicum: la riscoperta di un tesoro

Russicum: la riscoperta di un tesoro

Dal 1 al 15 agosto apre al pubblico la Cappella di rito ortodosso dell’antico Collegio Pontificio

Roseto, 27 luglio 2010 –   Dopo un attento lavoro di restauro conservativo la Ditta Cingoli, in collaborazione con l’Amministrazione Comunale, apre alla Città la Cappella Russicum.

Il prezioso lavoro è stato presentato questa mattina nel corso di una conferenza stampa dal  Sindaco Franco Di Bonaventura e dai rappresentanti della ditta Cingoli, gli Architetti Andrea Cingoli e  Maria Lucrezia Di Bonaventura.

<Quando l’impresa Cingoli ha acquisito questo antico complesso, le condizioni della Cappella erano davvero pessime – ha spiegato il Sindaco – oggi la possiamo ammirare in tutto il suo splendore. La sua apertura libera dal 1 al 15 agosto rappresenta il dono dei proprietari per i 150 anni di fondazione di Roseto. Per questo mi sento di ringraziare la Ditta Cingoli oltre che per lo straordinario lavoro con cui hanno rigenerato questo angolo di storia della nostra Città conservandone intatta la memoria del tempo>.

Fino agli anni 40, la Cappella Russicum di Roseto rappresentava l’unico insediamento di rito ortodosso e di stile bizantino in Abruzzo assieme a quello di Villa Badessa.   Fu costruita nel 1936, quando la residenza estiva del Collegio Vaticano “Russicum” si trasferì dall’Isola d’Elba a Roseto degli Abruzzi, che, da poco meno di un decennio, aveva mutato la denominazione di Rosburgo.

Vi lavorò il pittore e decoratore russo Gregorio Maltzeff (1881-1953), nato e cresciuto sul Volga, allievo dell’Accademia d’arte di Pietroburgo, vissuto a Roma per quarant’anni, dal 1913 alla morte (1953).

Artista di buona mano, venne chiamato a Roseto dal Seminario Pontificio del “Russicum” per realizzare una iconostasi, parete divisoria decorata con icone che, nelle chiese ortodosse, separa lo spazio riservato ai fedeli da quello riservato al clero per la liturgia che, oggi,  si può ammirare nel suo rinnovato splendore.

A sesto acuto, con in alto due angeli inginocchiati in preghiera e sotto quattro icone circolari, con l’apertura delle due ante, a mo’ di persiane, viene scoperto l’altare dal quale l’officiante impartiva la comunione secondo il rito ortodosso-bizantino: pane e vino, entrambi consacrati, al posto dell’ostia.

La cappella sarà aperta al pubblico il primo agosto con una cerimonia ufficiale e potrà essere visitata gratuitamente fino al 15 agosto.

La piccola chiesa fa parte di un complesso (ex Villa Paris, poi Villa Russicum, Park Hotel e infine Villa Maria) di cui fanno parte una splendida Villa di fine ottocento e un parco di grande valenza arborea che da vita ad un irripetibile scenario naturalistico.