Abruzzo

Teramo. Aumenti per la gestione dei rifiuti nel teramano

Aumenti per la gestione dei rifiuti nel teramano. L’Assessore Stati risponde all’interpellanza di Ruffini ed ammette che i costi per il conferimento sono eccessivi.

Nell’ultima seduta del question time si è svolta l’interpellanza sulla gestione dei rifiuti integrati nel teramano. Il Consigliere regionale del PD, Claudio Ruffini, aveva chiesto di conoscere quali sono le ragioni per cui non è stato sottoscritto l’Accordo tra Regione Abruzzo e Regione Molise per l’utilizzo, da parte dei Comuni della Provincia di Teramo, della discarica di Guglionesi (CB) e perché non sono state emanate le direttive che definiscono la tariffa per il conferimento dei rifiuti urbani presso gli impianti regionali, come stabilito dalla L.R. 45/2007 art. 59.

L’Assessore Stati ha risposto che a livello normativo è previsto per lo smaltimento dei rifiuti il principio di autosufficienza a livello di ogni Regione. La Provincia di Teramo senza discarica in esercizio è per forza di cose costretta a conferire rifiuti fuori dal suo Ato. La Regione Abruzzo, ha riferito la Stati, con delibera di giunta n.513 del 28 giugno 2010 ha prorogato al 31.12.2010 la possibilità di conferire rifiuti urbani extra-ato per sopperire alla mancanza di accordi tra le Province ed evitando emergenze ambientali. Sulla mancata sottoscrizione dell’accordo con la regione Molise l’assessore all’ambiente ha ribadito di aver sollecitato più volte l’ente e che l’obiettivo è di chiudere l’accordo prima delle ferie estive.

Sull’eccessivo costo del conferimento la Stati ha ammesso che le tariffe “subiscono lievitazioni eccessive” ma che la Regione Abruzzo non può fissare tariffe puntuali, ma piuttosto può “definire delle direttive al fine di comporre le diverse voci della tariffa di conferimento, e fissando dei limiti minimi-massimi delle singole voci”.

Per avere un’idea della lievitazione delle tariffe basti pensare, dice Ruffini, che si è passati dai 177 euro a tonnellata del 2009  ai 202 euro a tonnellata del 2010.

“Mi ritengo soddisfatto in parte” dice Ruffini in merito alla risposta dell’Assessore Stati “perché è stato riconosciuto che le tariffe di conferimento dei rifiuti sono eccessive e che la Regione deve intervenire ponendo dei parametri in modo tale che le tariffe non si autoalimentino con delle voci anomale. Nel frattempo che vengano prese delle decisioni i Comuni teramani e quindi i cittadini sono costretti a pagare delle tariffe altissime vanificando le azioni messe in campo dagli Enti locali per raggiungere elevati livelli di raccolta differenziata.” Il conferimento presso altri siti della Regione, spiega Ruffini,  sta infatti determinando continui aumenti dei costi per il conferimento dei rifiuti perché gli impianti regionali sono “unici” e agiscono quasi in regime di monopolio.”

Per quanto riguarda l’accordo da raggiungere con la Regione Molise, Ruffini auspica che le affermazioni della Stati- che ha annunciato la sottoscrizione prima delle ferie estive-  siano rispettate in maniera tale da permettere ai Comuni teramani di uscire da questa fase emergenziale ed offrendo loro la  possibilità di scelta nel conferire i rifiuti prodotti presso altri impianti di smaltimento.

“La Regione deve però intervenire su questa vicenda e non può in alcun modo rimandare la palla ai Consorzi. La mancata adozione delle direttive regionali finora, sono una responsabilità imputabile chiaramente all’amministrazione regionale di centro-destra che sta provocando continui aumenti alle tasse dei rifiuti dei comuni teramani. Dopo le promesse della campagna elettorale i nodi stanno arrivando al pettine:la provincia di Teramo è sempre più sola ed abbandonata a se stessa. Dov’è finita l’azione politica dei rappresentanti teramani per il territorio che li ha eletti?Nessun riguardo finora anzi solo segnali punitivi e vessatori per i teramani sempre più tassati.”

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