Teramo e Provincia

Teramo. Mosaico del Leone: siglata l’intesa

Mosaico del Leone: siglata l’intesa

col proprietario del Palazzo Savini

Il Comune autorizzato alla riproduzione e all’uso dell’immagine

La Giunta Municipale ha approvato l’atto tra l’ente e il proprietario dell’immobile denominato “Palazzo Savini” in cui è situato il Mosaico del Leone, con quale si stipula l’accordo che sancisce un importante passaggio per la destinazione del prezioso rinvenimento di epoca romana.

La stipula regola di fatto l’avvio delle operazioni per il restauro del Mosaico e ratifica l’autorizzazione al Comune di Teramo per la riproduzione e l’uso dell’immagine del Mosaico stesso, esclusivamente per fini istituzionali.

L’atto trova ispirazione in precedenti accordi intercorsi tra la proprietà dell’immobile e il Comune, in base ai quali veniva stabilita la disponibilità del reperto a fronte degli interventi necessari per la sua conservazione.

L’ultimo intervento, in ordine di tempo, risale a pochissimi anni fa, quando l’attuale Sindaco Brucchi, allora Assessore ai Lavori Pubblici, compì un intervento di restauro dell’immobile e di salvaguardia del bene archeologico, minato costantemente da infiltrazioni d’acqua e umidità. Lo stato dei fatti, fa però ritenere che la sua collocazione non risulti idonea a proteggerlo da deperimento finanche irreparabile. La Soprintendenza Bap per l’Abruzzo sta nel frattempo mettendo in atto tutte le soluzioni finalizzate alla salvaguardia del bene allo scopo di consentirne la collocazione nella sua sede originaria, ma non è da escludere l’ipotesi  di uno spostamento del manufatto, con un intervento di rimozione che dovrà innanzitutto essere approvato e autorizzato dalla stessa Soprintendenza Bap per l’Abruzzo. Va aggiunto che, in questo senso, la Fondazione Tercas ha manifestato l’interesse a poter ospitare il Mosaico del Leone negli spazi museali della “Casa del Melatino”, provvedendo con proprie risorse al completo recupero dell’opera, alla sua custodia e alla manutenzione, nonché a garantire la fruibilità da parte di studiosi e visitatori, eventualmente in collaborazione con la rete museale civica.

Con la stipula dell’accordo approvata dalla Giunta, trova intanto soluzione una vicenda che si protraeva da anni e che sembrava lontana dal trovare sbocco, legata alla tutela del bene e alla sua fruibilità. Il tutto, inoltre, senza che alcun costo gravi sulle casse dell’ente.

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