Chieti. Intervista agli amministratori del Comune di Chieti: Dott. Mario Colantonio

Chieti, 4 Agosto ‘10, Mer, S. Domenico – Anno XXXI n. 307 – www.abruzzopress.infoabruzzopress@yahoo.it – Tr. di Ch  n. 1/81


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Intervista agli amministratori del Comune di Chieti: Dott. Mario Colantonio

Assessore alla Programmazione, Progettazione e Manutenzione Opere Pubbliche

di Rosaria Maresca

Breve Curriculum: Mario Colantonio nasce ad Atessa (CH) il 17 maggio 1965. E’ Diplomato Geometra ed ha conseguito la laurea. E’ dipendente della Provincia di Chieti, ha avuto varie consiliature a S.G.Teatino ed è stato Consigliere Capogruppo nella precedente amministrazione. È coniugato e ha due figli.

Deleghe: Infrastrutture Immobiliari; Infrastrutture viarie; Servizio Manutenzione del Territorio; Programmazione, Progettazione, Manutenzione Opere Pubbliche; Viabilità; Progettazione e Manutenzione Servizi e Sottoservizi Urbani; Gestione Servizio Idrico Integrato; Espropri.

Assessore, partiamo da un argomento molto sentito in questo momento dalla popolazione di Chieti, anche in virtù dei tanti disagi subiti: a che punto sono i lavori dei cantieri aperti?

«La situazione cantieristica è ampliamente avviata. Sicuramente, c’è da dire che molti lavori li abbiamo ereditati dalla passata amministrazione; per Chieti alta mi riferisco a quelli di via Arniense e Corso Marrucino, ma anche allo Scalo sono stati appaltati lavori: alcuni sono in corso di completamento – tipo quelli di via Ricciardi – altri ancora devono partire.»

Quindi la nuova amministrazione ha operato nel segno della continuità amministrativa…

«Si. È chiaro che nel momento in cui andiamo ad affrontare dei lavori, noi, come nuova Giunta, effettuiamo sicuramente una revisione e vediamo se ci sono delle urgenze e delle peculiarità per le quali determinati progetti devono essere assolutamente integrati e migliorati rispetto a quelli proposti.»

Quale situazione ha trovato al momento del suo insediamento e quali sono gli obiettivi nel medio tempo?

«La situazione che ho trovato è quella di un personale fortemente stressato per il fatto che le dotazioni organiche, specialmente nei settori tecnici del Comune, sono sotto organico. Il numero degli elettricisti, degli idraulici e degli stessi operai è assolutamente insufficiente per rispondere alle esigenze di una città capoluogo e questo comporta che non si è in linea con la manutenzione della Città. Oggi credo che non bisogna solo limitarsi a mettere una pezza di rattoppo sulla strada o ripristinare un tombino, bisogna operare bene su più fronti: mettendo a posto una pavimentazione artistica, riparando urgentemente le numerosissime rotture ai tubi dell’acqua che avvengono quotidianamente sul territorio e in diversi punti della città. Giustamente i cittadini vogliono le loro risposte, ma per darle occorre personale e non ci si può affidare solo alla volontà e alla tenacia degli esigui operatori del Comune. Dal canto proprio, poi, la stessa amministrazione vuole portare una nuova ventata di orgoglio, motivi validi per mettersi in evidenza. Personalmente apprezzo e stimo tutti gli operatori che oggi stanno lavorando con la massima collaborazione per far camminare la macchina amministrativa ma spero di poter potenziare tutti i settori e i servizi per dare risposte migliori ai cittadini.»

Chiederà, quindi, più risorse umane per il suo settore?

«Spero che si sopperisca a questa mancanza, ma non è materia che mi compete direttamente.»

Assessore, lei ha la delega alla Gestione del Servizio Idrico Integrato, dopo anni di problemi quale situazione si prospetta per la città?

«Bisogna dire che noi, nello specifico, non abbiamo problemi idrici, però, purtroppo, siamo impossibilitati a trattenere l’acqua che transita su Chieti. Il lavoro dell’amministrazione, d’intesa con la Regione e con il Commissario straordinario alla crisi idrica, sarà quello di potenziare i serbatoi esistenti sulla città – specialmente nella zona dello Scalo, – creando delle pompe di spinta che andranno a sostituire le carenze di pressione che ci sono sulla rete (molti palazzi di Chieti Scalo, per esempio, non hanno la pressione sufficiente per far arrivare l’acqua agli ultimi piani) e soprattutto effettueremo delle grandi riparazioni, già individuate, sulla condotta dello Scalo. Secondo studi e

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effettuazioni di verifiche sulla rete, infatti, si è appurato che i consumi idrici diurni di Chieti Scalo sono pari a quelli notturni, ciò vuol dire che ci sono grosse dispersioni. Sono interventi che costano diverse centinaia di euro ma abbiamo già messo delle somme importanti in bilancio. Una cosa è certa: da ora in poi si coordinerà al meglio la sistemazione della rete idrica, soprattutto nelle nuove progettazioni. Qualsiasi sistemazione si faccia in questa città – viaria, di marciapiedi o manti stradali – non sarà effettuata senza sostituire prima le condotte rotte, perché è inutile che ripariamo le strade e facciamo dei bei marciapiedi o delle belle illuminazioni quando il sottosuolo ha tubature marce.»

Cosa pensa della privatizzazione del servizio idrico?

«Oggi noi siamo i meno interessati alla privatizzazione. Abbiamo un servizio totalmente in house, personale qualificato, anche se sotto-organico, operatori validi – partendo dal responsabile del servizio e finendo con alcuni operatori che costituiscono la memoria storica di questa città -. Ci sono, però, dei punti dolenti. Questa città, nel 2010, è priva delle piante dei sottoservizi. Ora, per fare un paragone, Parigi aveva le piante dei sottoservizi nel 1840, nelle città dell’impero romano si sapeva perfettamente dopo passavano fogne e condotta idrica per le terme. Chieti, nel ventunesimo secolo, è priva di questo strumento. Il mio lavoro, quindi, sarà anche quello di dotare questa città di questo imprescindibile strumento tecnico, sarà una meta da raggiungere. Chiunque deve avere la possibilità di saper operare in un luogo ed essere informato se in un determinato punto ci passano le condutture dell’acqua, del gas o dell’elettricità.»

Nelle settimane precedenti, il Sindaco ha fatto visita al Teatro Marrucino e le sue impressioni, sullo stato di cura e manutenzione, sono state negative. Poiché lei ha la delega alle Infrastrutture e il teatro è un po’ il fiore all’occhiello della città, quali sono i lavori da mettere in atto?

«Le infrastrutture cittadine necessitano tutte di interventi, chiaramente, un maggior riguardo sarà rivolto alle strutture scolastiche. Detto questo, è indubbio che il teatro ha la sua importanza – tra l’altro, c’è da dire che ha subito dei danni recentissimi in seguito al diluvio di sabato 24 luglio, il secondo piano si è completamente inondato – faremo su di esso dei lavori di ristrutturazione.»

Sono state le infiltrazioni d’acqua a recare maggiore danno?

«Se andiamo a vedere i motivi reali dell’allagamento scopriamo che molto è dipeso da incuria e mancanza di manutenzione. Piccole cose che, prese in tempo, potevano evitare danni maggiori. Se si va sul tetto dello stabile, infatti, si trovano canali ostruiti e fango che dimostrano inadempienze di anni precedenti. Noi, per fortuna, siamo intervenuti d’urgenza già a poche ore dal temporale e siamo riusciti a debellare dei difetti cronici che sicuramente si sarebbero riproposti il giorno successivo. Il teatro, come ho detto, subirà delle ristrutturazioni nella parte moderna, perché, paradossalmente, la parte antica è rimasta intatta anche dopo il sisma dell’ aprile 2009.»

E gli altri immobili del Comune in che condizioni sono? In particolar modo mi riferisco al cuore del Comune: Palazzo d’Achille

«Per Palazzo d’Achille il nostro obiettivo – dopo lo studio di vulnerabilità sismica e l’ indicazione progettuale che verrà fatta sul risanamento dell’edificio – è la progettazione, che confidiamo di portare a termine entro la fine dell’anno. Contiamo, poi, di poter bandire la gara d’appalto per i lavori all’inizio del 2011. Il ripristino del Municipio è sicuramente una priorità assoluta. Un altro edificio storico, le ex scuole Nolli – giacché ci sono sicuramente delle difficoltà obiettive a che l’immobile ritorni ad essere edificio scolastico – si presterà molto ad essere un’estensione degli uffici comunali, permettendoci di qualificare alcune strutture che oggi sono collocate in zone non idonee.»

Assessore, in seguito al temporale dello scorso 24 luglio (a cui lei stesso faceva riferimento) molte strade ed esercizi commerciali della città hanno subito danni e mostrato carenze, in che stato sono realmente le infrastrutture viarie della città e quali le condizioni del territorio?

«La città di Chieti ha una sua peculiare caratteristica morfologica e urbanistica, è chiaro che tutte le acque che scorrono a Chieti alta vanno a finire a Chieti bassa. Ecco che ritorna la necessità di ottimizzare tutti i servizi di reperimento e di tenuta delle acque. C’è da dire anche, però, che la pioggia di sabato 24 è stato un evento eccezionale, perché in venti minuti è caduta acqua della capacità di tre giorni e i risultati sono stati evidenti: piazzale Marconi non si era mai allagato in quel modo. Devo affermare, però, che si sono evidenziate le solite problematiche: tombini ostruiti, griglie non mantenute, etc. A questo punto, confesso di confidare molto nella nuova società che si aggiudicherà la gara d’appalto per la pulizia: è ora che venga reso un servizio veramente valido. Tutto deve essere pulito e curato perché il cittadino deve essere salvaguardato da questi danni.»

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Visti i problemi allo Scalo, saranno fatti dei lavori a riguardo?

«Nell’immediatezza dell’ evento, dopo aver svuotato dall’acqua il secondo piano del teatro, ho visto a Chieti Scalo una situazione grave, per fortuna, però, già dopo mezz’ora i riassorbimenti erano visibili. E chiaro che bisogna creare, partendo dalle colline più alte, delle griglie di rottura e dei rompi-tratti che evitano di far si che grossi masse d’acqua ricadano sul territorio. Via Colonnetta, a Chieti Scalo, in primavera sarà interessata da una grossa progettazione che la sistemerà anche nei sottoservizi e quindi riusciremo a migliorare qualcosa anche in questa zona.»

Lei ha anche la delega alla progettazione delle opere pubbliche, nelle scorse settimane, il sindaco ha ribadito più volte la necessità di parcheggi per la città e altre opere, il Comune quali progetti ha in cantiere?

«In questa fase il Comune ha delle urgenze. La prima è ripristinare la mobilità tramite la messa in funzione della scala mobile che collega piazza Escrivà al Terminal bus. Nei prossimi giorni formalizzeremo le variazioni di bilancio che ci consentono di affidare il ripristino totale dei lavori. Purtroppo, però, temo che sarà molto difficile renderla funzionante in concomitanza con la riapertura delle scuole, perché fra i tempi di appalto e quelli burocratici  – anche se si tratta di ripristinare parti meccaniche – è un lavoro che ci terrà impegnati almeno tutta settembre e la prima quindicina di ottobre. Dopodiché, la città ha già un project di potenziamento del parcheggio di via Gran Sasso. È chiaro, però, che si opererà subito con rese di parcheggio a raso.»

Quali parcheggi saranno potenziati?

«Personalmente, sto facendo fare degli studi per rendere maggiormente accessibile il parcheggio dell’ospedale di Colle dell’Ara. A via Vestini sarà progettata una scala, posta al margine estremo del parcheggio, con una gradinata anche mobile che invogli la gente a parcheggiare lì sotto. Certo c’è da dire che quella di via Vestini è stata un’opera mal progettata, non funzionale: il cittadino malato o anziano che deve recarsi in ospedale non percorre 400 m a piedi, in salita, per andare a parcheggiare un macchina.»

Che giudizio dà ai suoi primi mesi di amministrazione?

«Da un punto di vista medico non sono dimagrito, non per una questione di alimentazione, ma perché mangiare alle dieci di sera o frettolosamente ad ora di pranzo mi comporta un metabolismo diverso. A parte questo, i miei primi quattro mesi sono stati positivi da un punto di vista di orgoglio personale. Saranno, poi, i cittadini a giudicare, ma penso di aver dato un’impressione di persona vocata alla missione, perché fare politica oggi è una missione. Qualcuno pensa che ci si arricchisce economicamente, ma vi garantisco che come Assessore in aspettativa da dipendente pubblico guadagno di meno. Una cosa però l’ho guadagnata: l’apprezzamento del cittadino, a volte anche quello più umile, che ti stringe la mano per strada. Io spero di mantenere quest’andamento, ho messo vent’anni di attività politica per arrivare a questo obiettivo e sicuramente sono attento a quello che faccio, lavorando con diligenza, onestà e soprattutto capitalizzando la fiducia che la cittadinanza mi ha dato. Fra i ringraziamenti annovero anche quelli rivolti al sindaco che mi ha concesso la delega.»

R. M.

LE INTERVISTE AGLI AMMINISTRATORI DI CHIETI

SARANNO RACCOLTE IN UN OPUSCOLO A CURA

DELLA DOTT.SSA ROSARIA MARESCA

E DESTRIBUITO DA ABRUZZOpress

ALLA CITTADINANZA TEATINA

PERCHE’ SIA EDOTTA DEI PROGRAMMI

E DELL’IMPEGNO POSTO PER ATTUARLI

DA COLORO CUI E’ STATO DEMANDATO IL COMPITO DI GESTIRE

GLI INTERESSI DELLA CITTA’ DI CHIETI

New York:                                                              Londra:                                                                  Milano:

Lino Manocchia, Linoman98@aol.com Emiliana Marcuccilli, emilianamarcuccilli@libero.it Alessandra Nigro alessandra.nigro@gmail.com

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