Abruzzo

Chieti. Intervista agli amministratori del Comune di Chieti Rag. Marco D’Ingiullo, Assessore al Demanio e Patrimonio

Chieti, 7 Agosto ‘10, Sab, S. Gaetano da Thiene – Anno XXXI n. 311 – www.abruzzopress.infoabruzzopress@yahoo.it – Tr.  n. 1/81


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Intervista agli amministratori del Comune di Chieti

Rag. Marco D’Ingiullo, Assessore al Demanio e Patrimonio

di Rosaria Maresca

Breve Curriculum:

MARCO D’INGIULLO nasce a Chieti il 4 aprile 1963. E’ Diplomato in Ragioneria ed è Perito Commerciale. Impiegato presso lo Studio di Consulenza Contabile Febbo, ha ricoperto l’incarico di Consigliere Comunale dal 2000 al 2010. È coniugato con due figli.

Deleghe:
Demanio e Patrimonio; Società Pubbliche Partecipate; Informatiz-zazione ed Innovazione Tecnologica; Centro Elaborazione Dati; Servizi Telefonici.

Assessore, quali sono i problemi che ha riscontrato al momento del suo insediamento e quali sono le azioni che porterà avanti?

«Innanzitutto, ho voluto iniziare il mio mandato facendo una ricognizione di tutti gli immobili del Comune. Una ditta esterna, infatti, è stata incaricata perché stilasse un inventario dei beni. Un lavoro importantissimo che ci ha permesso di scoprire – diciamo così – una “realtà sommersa”.»

In che senso? Patrimonio comunale non conosciuto?

«Non precisamente questo. Abbiamo scoperto, bensì, che il Comune possiede dei beni immobiliari il cui valore è di gran lunga superiore a quello espresso in bilancio negli ultimi anni. Dopodiché, da parte mia è scattato un lavoro capillare di controllo sugli affitti di questi locali e ho potuto scoprire che molti locatori non pagano la pigione al Comune: sono inadempienti! Sostanzialmente, quindi, in questo momento sto facendo un recupero credito.»

Lei si riferisce ad immobili dati in affitto a privati cittadini?

«Si. Il Comune possiede numerosi locali, anche negozi lungo Corso Marrucino, per esempio.»

Una situazione paradossale, non crede?

«Si, molto. Ma lo è ancor di più se si pensa che ho scoperto che ci sono altri negozi che hanno addirittura sublocato gli immobili avuti in affitto dal Comune. Sto cercando, quindi, di riportare il tutto ad una situazione di normalità.»

Intorno a quanto si aggira la percentuale di non riscossione degli affitti?

«È considerevole. Posso dirle, per esempio, che c’è un’associazione che ha circa 10.000 euro di arretrati nei confronti del Comune. In tal senso, dunque, mi sono adoperato subito con carta e penna.»

Una sollecitazione di pagamento?

«Certo! Una cosa che bisogna fare e che sto vagliando a tappeto. Il Comune è proprietario di questi immobili, ma sa quanto spende per la loro manutenzione? E per cosa spende, allora, se non ne riceve alcun beneficio?»

Per rimanere in materia, quanto spende il Comune per la manutenzione del suo patrimonio?

«Una cifra elevata. Motivo per cui, probabilmente, alcuni immobili verranno messi in vendita. È un modo anche per poter incamerare dei soldi che serviranno a sollevare il bilancio dell’Ente (non molto florido) e per poter investire, poi, lo stesso ricavato nella manutenzione dei beni storici della città.»

Mi può fare qualche esempio di immobile comunale che andrà in vendita?

«Ci sono degli appartamenti situati nella zona del Centro storico, altri appartamenti a Chieti Scalo e, poi, anche locali di ex scuole dismesse. Insieme ai dipendenti del mio settore sto facendo una ricognizione per vedere proprio questi locali sfitti e decidere, quindi, quali di essi saranno inseriti in un apposito bando. »

Ci sono anche locali di pregio?

«Per lo più locali che sono sicuramente da ristrutturare.»

Per quanto riguarda il Patrimonio Comunale, quali beni, saranno particolarmente tutelati?

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ABRUZZOpress N. 310 del 6 agosto ’10                                                                                                                                    Pag

«I beni storici e quelli che fruttano risorse. Fra i beni che producono interessi, per esempio, ci sono gli appartamenti e i negozi del Centro, per intenderci, quelli che pagano regolarmente l’affitto e che creano gettito, dunque, per le casse del Comune.»

Assessore, sappiamo che l’Agenzia del Demanio Statale ha ceduto parte dei “suoi” beni agli Enti locali, lei già conosce quelli che saranno gestiti dal Comune di Chieti?

«Francamente ancora non sappiamo nulla di certo, anche perché la legge Calderoli non è ancora stata approvata. Immagino, però, che non saranno pochi.»

In una dichiarazione recente, il Presidente dell’Anci nazionale, Sergio Chiamparino, ha detto che alcuni beni che lo Stato ha ceduto ai Comuni potrebbero essere più una rogna che un investimento, lei come giudica queste cessioni?

«Non le giudico negativamente. Innanzitutto perché esse comporteranno un arricchimento immobi-liare e poi perché saranno un accrescimento in attivo del patrimonio comunale. Fra l’acquisizione di questi beni ci potrebbero essere anche dei terreni, quindi tutto di guadagnato.»

Lei ha la delega alle Società pubbliche partecipate, per intenderci “Teateservizi” e “Chieti solidale”, come sono i rapporti con questi Enti strumentali del Comune e cosa intenderà fare per il miglioramento delle stesse?

«Con “Teate servizi” abbiamo ereditato una società che va avanti ma non funziona al 100%. Stiamo cercando di progettare, un nuovo piano industriale che possa dare più solidità a questa società.»

Come?

«Creando nuovi servizi. Un fatto è certo: la società interinale che ci fornisce i dipendenti ci richiede delle somme notevoli. Un costo, all’anno, che si aggira intorno ai 250-300 mila euro. Per poter evitare questa spesa, quindi, stiamo cercando nuove opportunità per questa società, in modo da poterla rendere più stabile e non dover ricorrere all’assunzione tramite agenzia interinale.»

Assessore, lei ha anche la delega all’Informatizzazione ed all’Innovazione Tecnologica, quali sono i progetti in cantiere?

«Premesso che è un incarico che ho ricevuto da poco, sto lavorando ad alcuni progetti che si svilupperanno nei prossimi mesi ma di cui è ancora prematuro parlare.»

Nemmeno una piccola anticipazione?

«Diciamo che ci sarà qualcosa riguardante l’accessibilità informatica ai documenti dell’Ente comunale da parte dei cittadini e delle imprese e poi, sicuramente, perseguendo lo sviluppo del “Codice dell’Amministrazione digitale” si farà in modo di trasformare tutto il materiale cartaceo in digitale. Insomma, si cercherà di fare tutto a portata di click.»

Assessore, leggo dalle sue deleghe che lei si dovrà occupare anche del Centro Elaborazioni Dati, di cosa si tratta?

«Il CED – Centro Elaborazioni Dati – è un ufficio importante, perché raccoglie tutti i dati del Comune di Chieti. Attraverso di esso noi conserviamo il materiale d’archivio del Comune. Si trova vicino piazza San Giustino. A mio avviso dovremmo migliorarlo e renderlo ancora più efficiente.»

Cosa mi dice relativamente ai servizi telefonici comunali e ai piani tariffari dei cellulari aziendali?

«Le dico che ad ottobre scadrà la prima convenzione e sarà motivo di rinnovo dei piani tariffari dei nuovi telefoni aziendali. Spero, attraverso un nuovo bando, di far risparmiare qualcosa all’Ente. »

Assessore, i progetti che le sono più a cuore e sui cui punterà nei prossimi mesi?

«Innanzitutto le alienazioni (di cui le dicevo prima) di alcuni beni immobili comunali – in modo da recuperare liquidità – e poi l’investimento di questi stessi soldi nella manutenzione di altri beni, magari nella ristrutturazione di edifici più importanti. Un altro punto di mio interesse, poi, sarà quello di cercare di favorire la creazione di nuovi locali per lo svolgimento della attività amministrative.»

Come valuta i suoi primi mesi di mandato?

«Direi bene. Dopo un primo momento, in cui per me era tutto nuovo, mi sono ambientato e spero di proseguire con questo ritmo. »

Assessore, cosa ne dice di rincontrarci fra qualche mese per offrire ai cittadini un aggiornamento sul suo lavoro?

«Le dico che va bene, sono qui per questo.»

R.M.

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Lino Manocchia, Linoman98@aol.com Emiliana Marcuccilli, emilianamarcuccilli@libero.it Alessandra Nigro alessandra.nigro@gmail.com

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