Giulianova. Cittadino Governante: Questa Amministrazione è lontana dal bene comune

Il Cittadino Governante risponde al vice-sindaco Filipponi e all’assessore Ranalli sulla “svendita all’asta” di beni pubblici

Questa Amministrazione è lontana dal bene comune

e nelle repliche si parla d’altro pur di non rispondere!

Altro episodio in cui questa Amministrazione dimostra di non saper tutelare e gestire i beni della collettività. Un’Asta pubblica imboscata in pieno agosto, per svendere sei lotti di area verde della estensione di 100 mq circa, a prezzi medi di 40 euro al metro quadro! Questi sono i saldi di fine stagione che propone, a qualche “illuminato acquirente”, l’oculata Amministrazione Mastromauro, tanto per perdere altri spazi pubblici, per privare di altre risorse e di altre possibilità Giulianova e tutti i giuliesi. Ma Il Cittadino Governant è sempre attento nello stanare le solite magagne che anche se poi verranno concluse con la prevaricazione, saranno state almeno smascherate. L’episodio che questa volta crea pericolosi precedenti è la individuazione e la vendita di piccoli appezzamenti comunali ritagliandoli da particelle catastali ben più grandi; insomma le aree non sono frazioni sparse e senza continuità, ma parti di importanti zone verdi comunali e se si inizia la svendita da un lato, cosa accadrà al resto? E poi, anche ammesso che il valore assoluto di quegli appezzamenti sia esiguo, tuttavia il valore che essi hanno se associati alle attigue abitazioni è alquanto importante; una abitazione che può fregiarsi di un giardino di 100mq lievita notevolmente di prezzo ed in cambio si sarà politicamente grati a vita per aver beneficiato di una tale vantaggiosa manovra!

Si scoprono così sei aree, ricamate ad hoc, svendute dal Comune senza un perché. La prima motivazione che verrebbe in mente ad un retto cittadino è che l’azione viene compiuta per il bene di tutti, magari per proporre quelle aree ad Associazioni o Enti che le valorizzino; e invece no, visto che l’iniziativa si tradurrà in favori ai privati. Qualcuno dice di no, e anche noi vorremmo ricrederci, ma invitiamo tutti all’apertura delle buste dell’Asta regolare e registrare i fortunati prevedibili vincitori! Giorno 27/08/2010 alle ore 10 presso la sede comunale di via I. Nievo.

La replica alle nostre osservazioni (documento integrale su www.ilcittadinogovernante.it) giunge proprio da colui che non è stato chiamato in causa, il vice-sindaco Filipponi, onorati della sua presenza, ma almeno risponda alle domande che si sono poste, e cioè, sperando in un repetita iuvant, anche se non c’è peggior sordo di chi non vuol ascoltare, le ripetiamo:

ü                 Perché il Comune intende privarsi di questi beni pubblici? Quali sono le finalità pubbliche della alienazione dei sei beni immobili?

ü                 Con quali criteri si sono scelti quei sei lotti e dietro quale iniziativa?

ü                 Qual è la trasparenza dietro tali operazioni visto che l’Area proponente è la terza e cioè “Servizi alla collettività e territorio”, e quindi qual è l’utilità per la collettività giuliese?

ü                 Perché, dopo il caso Acquaviva, ancora una volta l’Asta viene dichiarata valida anche in presenza di una sola offerta?

ü                 Il Comune ha debiti fuori bilancio da coprire con queste vendite?

ü                 Come mai i prezzi a base d’asta sono così bassi rispetto al valore di mercato?

La replica fuori luogo del vicesindaco sottolinea solo la regolarità del bando, e vorremmo vedere, manca solo che il Comune faccia vendite sottobanco, in nero! Il problema è che il Comune non sta facendo, e quindi non sa difendere, i beni dei cittadini giuliesi. Segue l’intervento dell’altro fidato scudiero di questa Giunta, a difesa della sua poltrona, e cioè l’Assessore dai 31 voti, l’avvocato Nadia Ranalli che ripete un compitino sulla differenza tra monetizzazione e alienazione (concetti che ci sono ben noti) senza minimamente sfiorare le questioni richieste mostrando di non accorgersi della gravità di principio dell’episodio, replica che ci impone di ribadire la richiesta di dimissioni per mancata tutela degli interessi generali.

Caro vice sindaco, cara assessore, vediamo quali sofismi innalzerete stavolta per nascondervi davanti alle chiare domande rivoltevi (ma le cui chiare risposte, visto che non arrivano, forse non le sapete o non le potete dare, sempre fidando sul vostro intelligere); mentre noi siamo sempre a testa alta e alla luce del sole, attenti sempre al bene di tutti ed al rispetto della preziosità di ogni singolo frammento della nostra Giulianova. L’asta, come da regolamento, può essere revocata in qualsiasi momento, vediamo se saprete compiere almeno questo gesto di buona amministrazione. Intanto confidiamo in chi ha senso civico e capacità di autonoma valutazione delle manovre compiute da questa Giunta Mastromauro che ancora una volta mostra e dimostra di essere imbrigliata in trame recondite, quanto più lontane tanto meno visibili.

Giulianova, lì 24 agosto 2010.

Il Cittadino Governante – Associazione di cultura politica