Abruzzo

Giulianova. Recupero della vista sul mare nelle passeggiate sui lungomari e sui moli; promozione della mobilità sostenibile in ambito litoraneo.

Al Sindaco Avv. Francesco Mastromauro

Al Presidente del Consiglio Comunale Nello Di Giacinto

MOZIONE

Oggetto: Recupero della vista sul mare nelle passeggiate sui lungomari e sui moli; promozione della mobilità sostenibile in ambito litoraneo.

Abbiamo letto, nelle settimane scorse, delle proteste del PD regionale contro la Legge salva-recinti approvata dal Consiglio Regionale, e dell’invito del segretario regionale del PD Paolucci  alla mobilitazione “per salvare il patrimonio ambientale della costa abruzzese”.

Abbiamo ascoltato sottolineare, ripetutamente, da parte del Sindaco Mastromauro l’importanza della “visuale sul mare” e definire vergognoso il provvedimento a favore delle recinzioni degli stabilimenti balneari adottato dalla Regione. Abbiamo pensato allora che almeno  a Giulianova il litorale e le zone circostanti fossero ben gestite in tutti i suoi aspetti, visto che il Sindaco è un esponente del PD, è stato assessore al Demanio marittimo, nonché responsabile politico del Piano Demaniale Marittimo Comunale.

Ma basta farsi una passeggiata per rendersi conto che Giulianova, nell’ambito costiero, sta sempre più imbruttendosi (cosa che sta accadendo, purtroppo, anche nelle altre parti della nostra bella e maltrattata città).

Infatti, non si possono non rilevare i seguenti aspetti negativi:

1)      Parcheggi sull’arenile all’inizio della spiaggia, a nord del molo nord.

2)      Oscuramento, con manufatti e siepi, della visuale sul mare ben oltre il 25% del fronte lineare in concessione previsto dalla legge regionale (e persino, dal Piano Spiaggia comunale) sia all’inizio che nella parte centrale del lungomare monumentale che altrove (area La Playa etc.).

3)      Oscuramento con ombrelloni enormi del famoso scorcio panoramico giuliese comprendente mare, litorale e collina dal punto di vista  dell’ingresso del molo nord, riconquistato nel ’94 con l’abbattimento delle impattanti barriere metalliche.

4)       Arenile, a sud dello stabilimento ubicato proprio all’inizio della classica  passeggiata   giuliese sul porto, tenuto in condizioni indecorose.

5)      Spiagge libere quasi inesistenti, ancora al di sotto dei minimi di legge e ulteriormente ridotte a causa dell’assegnazione temporanea ad operatori, con provvedimenti discutibili, che da anni, nonostante si sia detto il contrario col Piano spiaggia, vengono rinnovati col pretesto dell’urgenza e dell’impossibilità del Comune di occuparsi delle spiagge libere.

6)      Nessun recupero della vista sul mare sulle cosiddette “vie del mare” o negli altri tratti di litorale, anzi accentuazione dell’oscuramento, particolarmente nelle zone centrali del lungomare.

6        Progressiva occupazione, nel tratto nord  ed in quello centrale, dell’arenile confinante col lungomare, alle spalle degli stabilimenti, con insediamenti (a volte, ai limiti della decenza estetica) che ricordano sempre più il famigerato “modello Ostia” col suo  “sfruttamento intensivo” dell’arenile.

7)      Assurdo e impattante muro trasversale in cemento (“la vela”) all’inizio della banchina nord del porto, visibile chiaramente anche da Via Nazario Sauro.

8)      Incredibili devastazioni di Piazza Dalmazia e Piazza Willermin, all’inizio e alla fine del lungomare monumentale, con infrastrutture per parcheggi e viabilità, brutte e pericolose.

9)      Organizzazione della mobilità sui lungomari in senso poco sostenibile e poco moderno: infatti i pedoni e i ciclisti sono  penalizzati mentre, anacronisticamente, le auto vengono, ancora, privilegiate.

C’è oggi questo ordine del giorno proposto dalla maggioranza favorevole al paesaggio marino. Noi concordiamo, ovviamente, e lo sosteniamo.

Inoltre, nell’invitare il Sindaco e l’amministrazione alla coerenza con le continue, ma finora sterili, dichiarazioni a favore del paesaggio e della mobilità sostenibile, proponiamo, con spirito costruttivo, la seguente Mozione:

  • Rimozione delle barriere fuori legge poste sull’arenile, dopo accurati controlli su tutto l’ambito costiero, per recuperare la visuale del mare e della spiaggia dai punti di vista dei lungomari e delle passeggiate sui moli nord e sud (particolarmente nei tratti iniziali)
  • Abbattimento, all’inizio del molo nord, del muro in cemento armato perpendicolare alla vecchia parete in mattoni.
  • Organizzazione della mobilità sostenibile in tutto l’ambito litoraneo con scelte innovative nel Piano Traffico e approntamento delle necessarie infrastrutture e cioè: organizzazione di un moderno ed efficiente trasporto pubblico (a partire da un serio collegamento con frequenti navette tra il centro del Lido ed il centro del Paese);  sensi unici sui lungomari (ben studiati nelle direzioni, nei vari tratti); attivazione degli ampi parcheggi già realizzati a ridosso della ferrovia; piste ciclabili sulle carreggiate già esistenti; marciapiedi dei lungomari riservati solo ai pedoni.

Giulianova 3 agosto 2010

Gruppo consiliare

Il Cittadino Governante per cambiare

C.g. Franco Arboretti

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One Comment

  1. La corsa a chiudere la visuale sul mare è cominciata già da diverso tempo, ombrelloni giganti , siepi, anfiteatri, piccole baracche in canne, casotti.

    Nell’ex Sadam avremo addirittura un “modello Montresilvano”, sapete, ci mancava ….

    Quanto alla vela di cemento armato dall’Ente porto hanno sempre affermato che doveva essere abbattuta/rivista ma, a quanto pare….

    Sono i regali dei nostri architettti.

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