Abruzzo

Giulianova. Regolamento per il commercio su area demaniale marittima. Il vicesindaco Filipponi e l’assessore al Commercio Fabio Ruffini replicano al capogruppo della lista “Obiettivo Comune”.

Regolamento per il commercio su area demaniale marittima. Il vicesindaco Filipponi e l’assessore al Commercio Fabio Ruffini replicano al capogruppo  della lista “Obiettivo Comune”.

Papocchio”. Questa la definizione data da Gianluca Antelli, capogruppo di “Obiettivo Comune”, al regolamento relativo al commercio sulle aree pubbliche del demanio marittimo. Il vicesindaco Gabriele Filipponi e l’assessore al Commercio Fabio Ruffini rispediscono al mittente le accuse di Antelli, comprese quelle di “cattiva gestione” e di “incosciente arroganza” attribuite all’amministrazione sempre in relazione al regolamento.

Altro che papocchio. Il regolamento approvato in Consiglio – dice il vicesindaco Filipponi è frutto di una serie di incontri e confronti con le tre amministrazioni del litorale teramano nord, cioé Tortoreto, Alba e Martinsicuro, proprio per adottare una disciplina finalmente unitaria del commercio su area demaniale marittima. Quindi, contrariamente a ciò che sostiene Antelli, questo è un regolamento non solo concordato con i Comuni e con i sindacati di categoria più rappresentativi, ma anche analitico e ben strutturato, volutamente approntato per evitare confusione e incertezza. Il papocchio, la cattiva gestione e l’arroganza sono solo nella mente di chi le cose non le sa”.

Antelli – fa eco l’assessore Ruffinici attacca sulle 20 licenze per il commercio itinerante. Pretende il consigliere Antelli che costoro siano figli di un Dio minore? Sono invece lavoratori che traggono dalla loro attività quel poco che consente loro di vivere assai modestamente. A volte di sopravvivere. Per questo non abbiamo voluto ghigliottinare questi lavoratori, di cui rispettiamo la dignità, con l’azzeramento delle licenze. Le quali, va ricordato, sono meno di un terzo rispetto a quelle concesse in passato dalla Regione, pari a 63. E’ quindi solo un atto di considerazione verso una categoria di lavoratori spessissimo bistrattata e non certo – aggiunge Ruffini – il prodotto di una sorta di anarchia, come sostiene velenosamente Antelli. E poi di quale anarchia si parla? Dimentica il consigliere Antelli i numerossimi controlli svolti e le sanzioni elevate dalla nostra Polizia Municipale? Controlli che hanno consentito di evidenziare situazioni di illegalità con la denuncia dei trasgressori. Per noi lavoro e legalità sono due valori fondamentali”.

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