Sport

USA. Canastota “Madrina” del pugilato mondiale

Chieti, 15 Agosto ‘10, Domenica , Assunzione – Anno XXXI n. 323- www.abruzzopress.infoabruzzopress@yahoo.it – Tr.  n. 1/81


Agenzia ABRUZZOpress >>> InterNational


Servizio Stampa – CF 93030590694 – Tel. 0871 63210 – Fax 0871 404798 – Cell. 333. 2577547  –  Dir. Resp. Marino Solfanelli


Ap – Sicurezza



Canastota “Madrina”

del pugilato mondiale

di Lino Manocchia


CANASTOTA, 15 Agosto ’10 –  Una cittadina di 4225 abitanti, Canastota, acquistata nel 1810 dal “colonizzatore” Reuben Perkins, in un ex territorio indiano, chiamato “Krriste Stota”, – oggi Canastota – è la sede della importante International Boxing Hall of Fame, il Tempio d’onore dei grandi “attori” del palco cordato. Ad un tiro di fucile dalla città di Itaca, Canastota è un abbecedario di pugili ammessi nel magnifico Padiglione – che conserva preziosi cimeli – della boxe in base ai loro record, il più delle volte vittorioso, che annualmente s’arricchisce di altri nomi, records, della storia.

La  IBHOF e consorella della World Boxing  Hall of Fame che si trova presso gli uffici del grande Madison Square Garden di New York.

Fu nel 1990 che per iniziativa di Ed Brophy – attuale Chairman dell’istituzione – del grande campione Carmen Basilio (foto) e del nipote Billy Backus, anch’egli campione del mondo, fu inaugurata  una nuova sede per dare lustro all’avvincente storia del pugilato.

Per poter entrare nella Hall dei famosi i pugili professionisti devono attendere cinque anni per essere ammessi, ed essere in possesso un record rispettabile.

Una cornucopia di nomi che vanno da Rocky Marciano a Muhammed Ali, Joe Frazier, dall’indi-menticabile guerriero Carmen Basilio (un ex Marine il cui nome originale era Carmine,) a Sugar Ray Robin-son, Johnny Saxton e Tony  De Marco, il grande trainer di Muhammad Ali, l’italo americano Angelo Dundee (Angelo Mirena), ed una schiera di famosi “attori” del mondo dei guantoni. Innumerevoli sono state le battaglie sul palco cordato del figlio di oriundi italiani che oggi conta 83 anni, e vive con la consorte Jasie nella città di Rochester – due ore da Canastota – ed ogni tanto onora la cittadina con una sua visita. «Carmine, afferma il Chairman Brophy, è una persona speciale, che occupa un posto speciale nel cuore dei cittadini di Canastota del fans di pugilato nel mondo.»

Si ricorda che Basilio era conosciuto col nomignolo scherzoso di “re delle cipolle”  per la  sua coltivazione straordinaria di cipolle. La sua carriera, nel 1990, purtroppo fu stroncata da una operazione cardiaca “tripla bypass”, che gli indicò la via del pensionato. Il suo record offriva 56 vittorie (27 per K.O.) 16 sconfitte e 7 pari.

Abbiamo avuto il piacere di parlare con  il Chairman dell’organizzazione  Ed Brophy, un dirigente appassionato, esperto, deciso a rendere sempre piu’ importante la Hall of Fame del suo Paese.

Gli abbiamo chiesto:

La carica  di Presidente della Hall of Fame, quanto tempo dura. E’ questo il  lavoro che ha sempre sognato o ha qualche altra preferenza?

«Sono Direttore Esecutivo della IBHOF dal 1984 quando il Villaggio di Canastota annunciò, nel

>>>

ABRUZZOpress – N. 323 del 15 agosto ’10                                                                                                               Pag 2


corso di una conferenza stampa, la creazione del progetto di una Boxing Hall. Ho il piacere di aver diretto lavorando con un gruppo di volontari ed addetti ai lavori onde tenere in vita il “magico” che Canastota ha  acquistato nel corso degli anni.»

Mi può citare cinque dei più grandi boxeur, delle maggiori categorie, e perché Lei li preferisce?

«Io preferisco non stilare graduatorie. Lascio questo incarico alla commissione che elegge ed ammette nuovi candidati alla Boxing Hall.»

Il numero dei pugili, dei recenti anni sem-bra scemato rispetto a 20-30 anni fa. Può spiegarlo?


«Mentre il pugilato è tutt’ora uno sport popolare, i giovani aspiranti a diventare boxeur hanno l’opportunità di partecipare a tante altre categorie, cosa che non era possibile 20-30 anni or sono.  Qualche anno fa, soltanto la boxe ed il baseball apparivano sulle prime pagine dei giornali degli Stati Uniti, a differenza di oggi che lo sport viene ampliato dall’interesse di milioni di atleti.»

La classe dei vari pesi è mutata notevolmente negli ultimi anni. Favorevolmente?

«Sono apparse diverse nuove categorie e queste hanno concesso ai pugili l’opportunità di

battersi per il titolo. Per il futuro non si prevedono aumenti di classe.»

Etnicamente parlando, si nota che vi sono sulla piazza pochi pugili “bianchi” rispetto al passato. Come lo spiega?

«Il mondo cambia, le posizioni finanziarie aumentano, e tanti giovani non se la sentono di cimentarsi sul palcoscenico cordato.»

Quanti pugili italo-americani sono stati ammessi nella Hall  of Fame?

«Sono diversi, e tutti meritevoli di appartenere alla lista elite del pugilato mondiale.»

Le pongo una domanda ipotetica. Se Rocky Marciano incontrasse Muhammed Ali  sul ring – quando ambedue erano nel meglio della loro carriera – chi pensa vincerebbe e perché?

«Se Rocky Marciano e Muhammad Ali si potessero incontrare  nella loro migliore forma  fisica, avremmo un incontro interessante ed eccitante. Ma quello, purtroppo è soltanto un “incontro-sogno” che non avrà mai vita e noi continueremo a sognare.»

Qual è la situazione finanziaria della Boxing Hall of Fame e cosa si intende fare per  ottenere aiuti nel futuro?

«La Boxing Hall of Fame ha compiuto 21 anni e continua a mietere progresso. E’ noto che tutti i Musei sportivi hanno bisogno di sovvenzioni. La nostra Hall prosegue a fronte alta, appoggiata da un solido gruppo di volontari che assicurano il successo, anno dopo anno. Siamo fiduciosi che per i prossimi cinque anni le sovvenzioni diverranno consistenti. E’ importante per la preservazione della ricca eredità del pugilato.»

LINO MANOCCHIA

image_pdfimage_print
Condividi:

Leave a Comment

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

*

Controllo anti spam: * Time limit is exhausted. Please reload CAPTCHA.