Val Vibrata (TE). Per la moria di pesci sul fiume, scende in campo Walter Squeo di Federpesca.

Walter Squeo di Federpesca Abruzzo

Ieri i nostri occhi hanno assistito a un vero e proprio scempio ambientale sulle rive del Fiume Val Vibrata, fino a Villa Rosa ed Alba Adriatica tonnellate di pesci morti, soprattutto carpe, cadevani, cefali ed anguille ,subito il rappresentante di Federpesca, Walter Squeo si è interrogato sulle cause dell’accaduto, in maniera indignata e con tanta rabbia in quanto da anni lui e la marineria giuliese sono sempre in prima linea per difendere il mare e l’ambiente per poi ritrovarsi sotto il naso questa situazione raccapricciante.

Fiume Vibrata

A questo punto, dice Squeo “dove sono gli organi preposti per la salvaguardia dell’ambiente? Fanno un gran parlare di aree marine protette, di tutela del sistema marino e poi ecco qui tanti pesci morti, sicuramente causato dallo sversamento nelle acque del Vibrata di agenti tossici e nocivi, quindi  – aggiunge Squeo – invece di pensare come si fa di solito a preparare la tazzina di porcellana di Capodimonte per ospitare il caffè, pensiamo alla qualità del caffè da versarci, cosi dobbiamo fare con i corsi d’acqua provveddendo ad una bonifica dei fiumi in modo tale da evitare queste situazioni spiacevoli. Senza puntare – dice in una nota Squeo – sempre il dito  verso chi ogni giorno vive il mare, perchè le marinerie sono sempre i primi a segnalare questo genere di cose, in quanto persone attente e rigorose, quindi – continua Squeo – non possiamo accettare  di stare zitti e aspettare che il mare venga inquinato da queste acque che provocano solo distruzione e morte.

A questo punto  – sempre nella nota di Squeo – si chiede un intervento del Ministro Rotondi che è solito villeggiare a Pineto per  andare ad individuare in modo solerte e decisivo i responsabili, in quanto ci sono cause sono più che chiare ed evidenti. La moria dei pesci è avvenuto per inquinamento delle acque, sul territorio dove scorre il Fiume Val Vibrata, vogliamo ricordare che ci sono molte lavanderie che operano sul quel zona, ma non per questo vogliamo puntare il dito contro di loro, bisogna fare dei controlli più severi per vedere dove avvengono gli scarichi. Quindi si chiede alle autorità competenti – conclude Walter Squeo di Federpesca – di cominciare a risolvere il problema a monte, ma nello stesso tempo bisogna provvedere alla bonifica per garantire a tutti la sicurezza delle acque.