Abruzzo

Abruzzo. Comunisti Italiani: “Con la disdetta del contratto dei metalmeccanici da parte di Federmeccanica, la Confindustria accelera il percorso del contratto nazionale e di delegittimazione dello Statuto dei Lavoratori”.

SOLIDARIETA’ ALLA FIOM

Con la disdetta del contratto dei metalmeccanici da parte di Federmeccanica, la Confindustria accelera il percorso del contratto nazionale e di delegittimazione dello Statuto dei Lavoratori”.

Lo affermano il Segretario Regionale dei Comunisti Italiani, Antonio Macera, ed il Responsabile del Lavoro dei Comunisti Italiani della Federazione di Chieti, Giuseppe D’Ortona.

Il comportamento degli industriali si colloca nel solco della più odiosa tradizione padronale.

Come concepire altrimenti la decisione di Confindustria di Chieti che, in spregio ad ogni più elementare principio democratico, chiede i danni alla FIOM per lo sciopero indetto? Un gravissimo episodio di antisindacalismo che si aggiunge a numerosi altri episodi, tutti orientati a colpire sindacato ed operai.

In questo senso, Pomigliano si è configurato come l’anticipazione di un attacco generalizzato e persistente ai diritti fondamentali dei lavoratori: la messa in discussione del diritto di sciopero corrisponde alla messa in discussione degli stessi principi costituzionali.

Gli scioperi indetti dalla FIOM l’11 ed il 18 settembre per la difesa del contratto nazionale dei metalmeccanici, sono stati convocati anche in difesa dei diritti dei 1500 precari che la FIAT  ha mandato a casa. Incomprensibile scelta, se si pensa che straordinario e richieste di lavoro aumentano.

E’ scandaloso che, mentre aumenta la produzione, non si provveda a riassorbire i lavoratori precari mandati a casa.

Antonio Macera e Giuseppe D’Ortona esprimono a nome del Partito dei comunisti Italiani la loro piena e totale solidarietà ai lavoratori in lotta ed assicurano il massimo sostegno del Partito nella battaglia in atto.

I Comunisti Italiani saranno a Roma il 16 ottobre prossimo al fianco della FIOM.


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