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Abruzzo. D’ALESSANDRO SULLA VICENDA STATI:SERVE CONSIGLIO STRAODINARIO PER CHIARIRE I RAPPORTI AVUTI CON ABRUZZO ENGINEERING.

D’ALESSANDRO SULLA VICENDA STATI:SERVE CONSIGLIO STRAODINARIO PER CHIARIRE I RAPPORTI AVUTI CON ABRUZZO ENGINEERING.

CHIODI PRENDA ATTO CHE HA UNA MAGGIORANZA A  PEZZI.

“Prendiamo atto delle dichiarazioni dell’Assessore Stati chiarendo fin da subito che il merito della vicenda giudiziaria non può interessare la politica in quanto è materia esclusiva degli organi competenti” dice il capogruppo del Pd Camillo D’Alessandro.

Sul piano squisitamente politico invece, l’Assessore Stati non ha ancora chiarito alcune partite- aggiunge D’Alessandro – ricordando innanzitutto che il Pd aveva chiesto un consiglio regionale straordinario prima della pausa estiva proprio per consentire alla Stati  sia di precisare il proprio ruolo in questa vicenda sia il lavoro svolto da Abruzzo Engineering ed ogni altro aspetto utile per fare chiarezza da un punto di vista politico-istituzionale.

“Tutto questo ci è stato negato” incalza D’Alessandro “e quindi mi auguro che alla ripresa si svolgerà un consiglio regionale straordinario che darà a tutti l’opportunità di fare chiarezza.”

Detto questo, per il capogruppo Pd, la Stati non ha mai chiarito come mai nell’esercizio delle sue funzioni riteneva di doversi rivolgere al dott. Carmine Tancredi che non riveste alcun ruolo formale.

Restano da chiarire almeno tre aspetti:

–         quali sono le ragioni per cui un assessore regionale avverte il bisogno di avvalersi di un professionista. “Vorremmo sapere se sia stato Chiodi ad indicare alla Stati il nome del suo socio, oppure se vi sono altre motivazioni non conosciute”

–         va chiarito se la Stati, nel rivolgersi a Tancredi, fosse a conoscenza dell’incarico di consulenza che lo stesso ha con Selex, la
società che tramite Finmeccanica controlla quote per 7,50% di Abruzzo
Engineering. “Sarebbe il caso di capire la natura della consulenza del dott. Carmine Tancredi e quando è iniziata”.

–         Il ruolo politico di Chiodi che in questa vicenda viene chiamato in causa dallo stesso Tancredi, che intercettato telefonicamente, afferma che il Presidente è a conoscenza di tutto. “Il tutto non è stato spiegato e quindi potrebbe essere la Stati a spiegarlo.”

Con la decisione dell’Assessore Stati di aderire al gruppo misto abbandonando0 la Pdl e le continue tensioni dovute alle posizioni dei finiani, dopo meno di due anni il Presidente Chiodi si ritrova in Consiglio regionale appeso al filo di solo qualche voto in più.

“La maggioranza granitica si è trasformata in una granita sciolta al sole d’agosto con il capogruppo Giuliane che non risparmia critiche all’indirizzo di Chiodi. Se si votasse oggi al centro-destra mancherebbero numerosi voti e candidature. Chiodi ne prenda atto.”

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