Teramo e Provincia

ATR di Colonnella. Chiesta una proroga della fase di “cessione” aziendale

ATR di Colonnella.   Chiesta una proroga della fase di “cessione” aziendale

Catarra: “Ci sono le condizioni tecniche e di mercato per l’acquisto del gruppo da parte di imprenditori interessati:  il nostro impegno, politico e istituzionale,  a rendere competitivo l’investimento sul territorio”

Anche sulla base della relazione del commissario straordinario, Gennaro Terraciano, questa mattina a Roma, al tavolo del Ministero dello Sviluppo, Provincia e Regione hanno chiesto di prorogare fino a marzo la “fase di cessione” dell’azienda nella convinzione che ci sono ancora i margini per coinvolgere imprenditori interessati all’acquisto del gruppo ATR di Colonnella.

“Le soluzioni tecniche andranno studiate ma ci sono, sono praticabili  e saranno valutate dagli esperti  – ha dichiarato il Presidente al termine della riunione – a noi spetta il compito di lavorare di concerto con Regione e Governo, coinvolgendone i massimi esponenti, per rendere appettibile il nostro territorio ad eventuali investitori. Anche in questo caso occorre individuare strade praticabili ma è chiaro che il finanziamento di strumenti come il protocollo d’intesa Val Vibrata- Tronto restano la via migliore e più utile a rilanciare il polo produttivo. In questo senso, va rilevata l’assoluta unità di intenti fra istituzioni locali e regionali e sindacato. Pur nella consapevolezza della difficoltà complessiva del momento questa è la strada da percorrere”.  In questo senso l’intenzione esplicitata dalla Provincia di coinvolgere il sottosegretario al Ministero dello Sviluppo economico: Stefano Saglia.

Nel corso della riunione, alla quale hanno partecipato, oltre ai sindacati locali e nazionali,  l’assessore regionale Paolo Gatti e il sindaco di Colonnella, Marco Iustini, si è evidenziato che, nonostante non vi siano state offerte di acquisto per i due bandi già esperititi (36 milioni di euro la stima della procedura di vendita) si sono registrate significative manifestazioni di interesse da parte di alcuni gruppi imprenditoriali;  non si sono concretizzate a causa dell’elevato costo del gruppo, molto condizionato dal “peso” del patrimonio immobiliare.

Istituzioni e sindacati, quindi, hanno chiesto al Ministero che venga data la possibilità di formulare ipotesi di acquisto, accompagnate da un serio piano industriale,  svincolate dal patrimonio immobiliare.

La Provincia, intanto, si occuperà della richiesta di proroga della cassa integrazione straordinaria (scade il 15 dicembre) per tutto il periodo necessario.

Teramo 23 settembre 2010

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