Abruzzo

Giulianova. Scuola: La Lista Civica per Mastromauro ritiene che questo accorpamento sia inutile e dannoso

Dopo la battaglia dello scorso anno, vittoriosamente combattuta, si torna nuovamente a parlare di accorpamento dell’Istituto “Cerulli”, che come è noto comprende il Professionale per l’Industria, cioé il vecchio IPSIA Pagliaccetti, e l’Istituto Tecnico, con l’ Alberghiero “Crocetti”. Si avrebbe così, come d’altronde era stato sottolineato l’anno scorso, un “mostro” di 1.300 studenti. Risultato logico di questo scriteriato accorpamento sarebbe la sostanziale ingestibilità della nuova creatura.

La Lista Civica per Mastromauro ritiene che questo accorpamento sia inutile e dannoso. Perchè invece non optare per una soluzione diversa e più ragionevole? Accorpare cioé l’Istituto Tecnico con il Liceo Scientifico “Curie” e il Professionale per l’Industria con l’Alberghiero “Crocetti”. In questo modo si avrebbe un polo tecnico-scientifico che aumenterebbe l’offerta formativa e sarebbe sicuramente più gestibile in riferimento al numero di studenti. Senza contare il fatto che si eviterebbe così di assassinare il nostro glorioso Istituto Tecnico.

Un esempio di accorpamento di questo tipo lo possiamo trovare a Nereto, dove infatti esiste un polo tecnico-scientifico nato dall’unione del Liceo scientifico con l’Istituto Tecnico Commerciale.

E in ogni caso ci chiediamo se sia così impossibile rafforzare il “Cerulli” conservandogli  l’autonomia  e dotandolo di nuovi indirizzi. Si potrebbe in proposito istituire un indirizzo in grafica e comunicazioni, oppure in trasporti e logistica, così da garantire un’offerta formativa più ampia e  adeguata alle richieste che provengono dall’utenza.

Possibile che la scure debba sempre e solo abbattersi su Giulianova mentre a Teramo sono stati utilizzati criteri molto meno severi? Si pensi al caso del “Forti” e del “Comi” che sono stati accorpati solo quando la popolazione scolastica è grandemente dimunita. Due pesi e due misure, evidentemente. Ma Giulianova, egregi signori della Provincia e della Regione, non è figlia di un Dio minore!

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