Roma. BODY SCANNER: DI STANISLAO(IDV), SOSTEGNO INDIRETTO AI PRODUTTORI DI CLUSTER BOMBS?

Roma, 8 Settembre 2010

BODY SCANNER: DI STANISLAO(IDV), SOSTEGNO INDIRETTO AI PRODUTTORI DI CLUSTER BOMBS?

“Siamo agli sgoccioli, manca l’ultimo impianto ancora attivo per la sperimentazione a Palermo, che si concluderà a fine settembre e poi Maroni deciderà quali macchinari acquistare, nonostante l’apparecchio che dovrebbe permettere di ”spogliare” le persone prima che salgano sull’aereo, e di scoprire se portano armi, bombe o altre cose pericolose, avrebbe fallito la sua missione di sicurezza.” E’ quanto afferma l’On. Di Stanislao, capogruppo IdV in Commissione Difesa. “ Peccato – continua Di Stanislao – che ancora una volta il Governo italiano sia in continua contraddizione. Sembra che con molta probabilità l’azienda fornitrice  ufficiale dei body scanner sarà la statunitense L-3 Communications che ha già fornito macchinari per la sperimentazione,ovvero una delle più grandi compagnie produttrici di cluster bombs del pianeta. Dunque, ricapitolando, l’Italia firma la Convenzione per la messa al bando di cluster bombs, ma non la ratifica, tre tra i più grandi gruppi bancari italiani finanziano aziende che producono cluster bombs, compresa la L-3 Communications, ma il Governo pensa bene di eliminare l’elenco dettagliato elenco delle singole autorizzazioni rilasciate dalle banche ossia l’elenco di riepilogo in dettaglio suddiviso per istituti di credito che dall’entrata in carica del Governo Berlusconi è stato «sostituito» con altri elenchi e ora ecco che ricompare la L-3 Communications per i body scanner. Oltre alle molteplici problematiche – conclude Di Stanislao – riscontrate nel periodo di sperimentazione dei body scanner e gli accesi dibattiti sui rischi per la salute umana, non si può essere d’accordo nel bandire un arma e poi in parallelo acquistare la merce di un azienda che produce la stessa arma. Sarebbe un sostegno indiretto del governo italiano ai produttori di bombe a grappolo.”